🎭Capitolo 2🎭

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Tyler
Capitolo 2: Ricordi
Nevermore Academy/His Memory


Le cinghie stringono sempre più forte e la pelle brucia.

Urlo, ma nessuno sembra intenzionato ad interrompere l'esperimento a cui mi stanno supponendo.
O così lo chiamano loro.

«È inutile che ti agiti, dovrai abituarti a questo. Ora smettila di urlare che dai fastidio» la voce che risuona nella parete fredda e grigia mi fa ribollire il sangue nelle vene.

È mezz'ora che sono legato a questa sedia di ferro, praticamente ovunque.
Ogni tanto qualche scossa elettrica mi attraversa il corpo, facendomi strillare dal dolore.

«P-p-perchè m-i f-fate q-uesto?» riesco a mormorare con gli occhi socchiusi.

Noto un medico -credo lo sia- osservarmi attraverso un vetro, accendere il microfono.

«Per vedere se riesci a tenere a bada bene l'Hyde. Ora fermo» ghigna, quasi divertito dal mio dolore.

Apro gli occhi di scatto e mi accorgo di essere alla Nevermore, nel mio letto, al sicuro.
O quasi.

«Beh, probabilmente non lo sai ma io vedo soltanto una persona, il suo nome già lo sai. E vedo che stai morendo di paura per lei, per quello che le potrebbero fare»

Dafne ha ragione, ho paura che qualche uomo della Sharptooth possa farle del male.

Mi alzo di scatto camminando avanti e indietro per la stanza, frustrato.

Cosa devo fare?
Cosa devo dire?
Ma soprattutto, dovrei raccontarle della Sharptooth?

Lei è l'unico spiraglio di luce che vedevo nel buio in cui ero stato costretto a vivere per un anno intero.

Ciononostante Dafne mi aiutò molto.

Mi teneva compagnia, ci parlavamo a vicenda e ci confessavamo l'uno delle paure dell'altro, condividendo il dolore che provavamo ogni giorno.

Seguivo i suoi consigli e lei i miei, in quel periodo avevo solo lei, e lei aveva solo me.

Guardo il tatuaggio con scritto il mio numero e mormoro qualche imprecazione.

Cosa avrei dovuto fare ora che lei era di nuovo qui con me?

***

«Vuoi un aiuto?» esatto, sono andato a sbattere con l'ultima persona che avrei voluto vedere.

Spalanca gli occhi scuotendo la testa, «No, devo andare» il suo sguardo cade sul mio polso, che mi affretto a nascondere mettendo la mano in tasca.

Mi volta le spalle per poi entrare nell'aula di botanica.

«Hai intenzione di parlarle della Sharptooth?» roteo gli occhi, «Ancora con questa storia Dafne?» alza le spalle spostando i capelli dietro la schiena.

«Non lo so» sospira avvicinandosi a me, «So soltanto che-» «-La ami e hai paura per lei. Lo capisco, davvero» poggia una mano sulla mia spalla e abbozza un piccolo sorriso.

«Ma lo hai detto tu no? Lasciamo questi disguidi alle spalle fino a che non potremo farne a meno» apro la bocca per dire qualcosa ma lei mi lancia un'occhiataccia.

«Ora devo andare. Ci vediamo dopo, tu sai dove» mi strizza l'occhio prima di chiudere la porta dell'aula in cui è diretta alle sue spalle.


Sharptooth, un anno prima

Porgo il polso alla guardia e lancio il segnale a Dafne, che disarma l'uomo che ha davanti, mentre io faccio lo stesso.

Poker face (wednesday's story)Where stories live. Discover now