8. una giornata impegnativa

1.4K 35 0
                                    

Finita la lezione di storia dell'arte, abbiamo avuto 2 ore di inglese in cui la professoressa ci ha spiegato un nuovo argomento e ci dato anche lei un powerpoint da fare a tutti però che vale come unico voto di educazione civica. Io e Lucia abbiamo deciso di lavorare insieme, come sempre d'altronde ahah; il titolo è "Climate Change" (il cambiamento climatico) e indovinate un po' per quando dobbiamo consegnarlo? Settimana prossima, ma io dico: siamo al 30 novembre, perché i professori si sono svegliati adesso ed ora per tutto dicembre avremo un sacco di cose da fare e studiare tutte insieme? Hanno avuto 3 mesi e invece no.
Basta meglio non pensarci altrimenti mi viene ansia.

Finalmente è suonata la campanella che segna la fine delle lezioni. Ah no aspettate, è quella per il primo triennio. Dopo 15 minuti però suona la campanella per noi del secondo triennio, dato che noi purtroppo usciamo 15 minuti dopo. Menomale che il sabato però non abbiamo scuola, altrimenti sarebbe stata una tortura ahah. (primo triennio = 1° 2° e 3° anno uscita alle 13:20 (dal lunedì al giovedì) e 12:45 (venerdì); secondo triennio = 4°- 5°- 6° anno uscita alle 13:35 (dal lunedì al venerdì)). Io e i miei compagni di classe prepariamo lo zaino, ci alziamo, salutiamo la professoressa uscendo dalla classe e ci fiondiamo giù per le scale dirigendoci all'uscita perché non ne potevamo letteralmente più dopo 6 ore di scuola (si le ore sono 6 dato che ogni lezione dura 55 minuti e non 60).

Vedo nonno che mi stava aspettando; così saluto le mie amiche e salgo in macchina. Casa mia non è molto distante da scuola, infatti dopo circa 5 minuti ero arrivata.

Appena entrata a casa comunico alla mia famiglia il mio 7 e mezzo in matematica; non ci credevano finché non gli ho fatto vedere il voto sul registro elettronico. La mia famiglia scoppiò di gioia e mia madre mi abbracciò sussurrandomi "Finalmente, ce l'hai fatta. Sono orgogliosa di te" e io tra le sue braccia le dissi : Grazie mamma, ti voglio bene"

Io e mamma abbiamo un rapporto stupendo, è sempre stata la mia migliore amica e sempre lo sarà. Lei è una delle persone più importanti che mi sostiene sempre, mi conforta e mi da consigli in tutto e per tutto. A lei confido e racconto tutto, letteralmente. So che lei non mi giudicherà mai e che sarà sempre dalla mia parte, le voglio un mondo di bene.

Dopo poco pranziamo tutti insieme, poi mi riposo giusto una mezzoretta e salgo al piano di sopra per studiare; per fortuna per il giorno dopo non avevo tante cose da fare, solo da ripassare Manzoni e i Promessi Sposi che domani la professoressa interroga. Decido così di avvantaggiarmi qualcosa facendomi gli esercizi di matematica e di fisica che sono per lunedì; almeno così, stando tutto il weekend a Torino, non dovrò preoccuparmi dei compiti.

Alle 17:00 circa finisco di fare i compiti e miracolosamente non mi sono distratta. Dopo vado a farmi una doccia e mi dovevo anche muovere perché alle 18:00 avevo un appuntamento dall'estetista per farmi le unghie. Alle 17.30 esco dalla doccia, mi asciugo i capelli e poi mi vesto per poi uscire alle 17:50 da casa insieme a mamma; stranamente non eravamo in ritardo. 

Una volta arrivate; Cinzia, la nostra estetista di fiducia, ci fa accomodare.

Cinzia: "Allora Leti, come le facciamo oggi le unghie?"

"Sinceramente non ne ho idea ahah, l'unica cosa di cui sono certa sono i colori"

Cinzia: "Quali?"

"Bianco e nero"

Il giorno dopo sarei andata a Torino da papà e dai ragazzi della Juve, come potevo non farmi le unghie in onore della mia squadra del cuore?

Cinzia: "bene, allora per i disegni ecc... faccio io?"

Mamma: "Sì Cinzia, ci affidiamo a te"

Cinzia: "Perfetto, iniziamo allora"


MY LITTLE STAR|| KENAN YILDIZWhere stories live. Discover now