12. lezioni e valigia

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Arrivate in classe entra poco dopo di noi la docente che ci insegna sia italiano sia latino perché dovete sapere che io faccio lo scientifico tradizionale che come materia di indirizzo, oltre a matematica e fisica, ha anche il latino.

Iniziamo da latino in cui la prof interroga e per fortuna potevo stare tranquilla perché ero stata tra le prime ad essere chiamate le volte procedenti. Oggi aveva sentito solo 2 persone; si sa le interrogazioni di latino sono sempre le più difficili perché ti devi ricordare tutte le 5 declinazioni, tutti i tempi verbali, i vari complementi, le 4 coniugazioni che ci sono in latino ecc... Dopo un'oretta finisce l'ora di latino e la prof ci dice che facciamo 5 minuti di pausa prima di iniziare con le interrogazioni su Manzoni e sui Promessi Sposi.

Dopo la pausa l'insegnante inizia a chiamare i vari nomi dei poveretti che si dovranno sacrificare oggi.

Prof: "Allora, oggi sentiamo... Alice, Sofì e Tommaso."

"Scusi prof, ma sente solo questi oggi?"

Prof: "Sì"

Tiro un sospiro di sollievo e lascio il povero braccio di Ambra che stavo "stringendo" dall'ansia.

"Scusami per il braccio"

Ambra: "Ma va tranquilla, non ti preoccupare"

Beata lei che non si deve preoccupare delle interrogazioni, ha lo studente atleta. Praticamente nella mia scuola se pratichi uno sport a livello agonistico, nel suo caso ginnastica aerobica, hai le interrogazioni programmate in cui decidi tu quando farti interrogare; che fortuna.

Devo dire che l'ora di italiano è passata molto velocemente o perché abbiamo avuto una piccola pausa prima o semplicemente perché non stavo interrogata ahah.

Suona la campanella che segna la fine delle lezioni e l'inizio del weekend; che bello, finalmente.

Prepariamo gli zaini, ci alziamo, salutiamo la professoressa e usciamo da scuola. 

Con nonno ad aspettarmi fuori ritorniamo a casa, pranziamo alle 13:15 e verso le 14:00 salgo al piano di sopra per riposarmi giusto 5-10 minuti.

Mamma: "Tesoro, posso entrare?

"Sì mamma, vieni pure"

Mamma: "Tesoro devi preparare la valigia che alle 15:30 hai il treno"

"Hai ragione. Mi aiuti?"

Mamma: "Certo, ci mancherebbe"

"Grazie"

E lei mi sorrise.

So che portare una valigia per due/tre giorni è esagerato, ma devo portarmi un bel po' di cose. 

Ah e comunque sia la valigia è di piccole dimensioni.

Dentro ad essa metto: 

- l'intimo

- alcune paia di scarpe

- varie maglie

- vari pantaloni/jeans

- una pochette con dentro il mascara, il profumo e i miei amati Labello

- una pochette con dentro lo spazzolino, il dentifricio e la crema per i brufoli (non si sa mai)

- un'ennesima pochette con dentro la spazzola e gli elastici

- pigiama

- caricabatterie del telefono e del pc

- pc

- libro e quaderno di storia dell'arte e di inglese


Mamma: "Tesoro, ma perché ti porti i libri ed il pc a Torino?"

"Perché le prof ci hanno dato da fare due powerpoint. Quello di inglese lo faccio con Lucia e deve essere consegnato per settimana prossima. Quello di storia dell'arte è per il 10 dicembre, ma lo dobbiamo presentare in aula magna il 15 dicembre davanti a tutti."

Mamma: "Ah ma è il progetto di cui avevamo parlato ieri a cena?"

"Sì"

Mamma: "Ma con chi ti hanno messo in gruppo?"

"Lucia"

Mamma: "Va be' questo si sapeva, ormai voi due state sempre insieme ahah; poi?"

"Gabriele ed Edoardo"

Mamma: "Aspetta QUEL Gabriele e QUEL Edoardo?"

"Sì, proprio loro"

Mamma: "Oddio, adesso quello ti abbaierà sempre di più"

"In realtà no"

Mamma: "Eh? Cosa intendi?"

Da lì inizio a raccontarle dell'incontro con Gabriele.

Mamma: "Guarda è stato anche carino a dirti la verità, però boh non mi convince. In ogni caso vacci con i piedi di piombo (se non lo sapete è un modo di dire raga) e stai attenta"

"Sì mamma, non ti preoccupare. Anche perché lo sai anche tu che è da quando aveva iniziato ad abbaiarmi che non mi piace più"

Mamma: "Lo so, ma ti conosco bene; sei pur sempre mia figlia e sono convinta che adesso che avete chiarito potrebbe riiniziare a piacerti"

"Boh, non lo so"

Mamma: "Va be' tranquilla, non ci pensare; non voglio metterti sottopressione ahah"

"Ahah"

Mamma: "Comunque, hai preso tutto?"

"Credo di sì"

Mamma: "Ne sei proprio sicura?"

"Oddio no, la maglia della Juve! Dov'è?"

Mamma: "Eccola qui"

"Grazie mille, non so cosa farei senza di te"

Mamma: "Beh, modestamente"

Scoppiamo entrambe a ridere.

"Grazie per avermi aiutato con la valigia"

Mamma: "E di che"


MY LITTLE STAR|| KENAN YILDIZWhere stories live. Discover now