Anatomia di un rapimento: Capitolo 6

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KETTY'S POV

Mi ritrovo rinchiusa qui, in questa gattabuia fatta di reti da calcio e sciarpe della Roma.

Mi ricorda quella volta in cui mi trovavo nel mio bar di fiducia all'angolo tra Shibuya e Time Square. Sorseggiavo il mio solito caffè, amaro come la mia vita e pungente come una giornata di sole senza sole. Mi aveva distratto qualcosa, non ricordo bene cosa. Sono stata più di un'ora con il caffè in mano, senza sorseggiarlo.

Ad un certo punto Angelo, il barista nonché mio caro amico, mi urlò "Bevi quel caffè, diamine. Se no perde l'aroma!"
Così un uomo bello, virile, impostato e mascolino urlò di tutta risposta: "Ma come perde la roma, nartra volta?! E che cazzo!"

Non ho ancora capito chi è il Totti qui dentro.

Ma tornando al presente, bello e burrascoso.
"Sì dai, frustami più forte!" urlo in preda all'euforia.
Adesso siamo al punto giusto della storia, ce sta o' mar for.

Il signor Jonathan agita lentamente il suo frustino colpendomi ripetutamente lungo la schiena. Ha uno sguardo confuso sul volto, dunque ad un certo punto gli chiedo dolcemente "Che hai, che ti succede?". Strano che lui abbia questa espressione, mi sto divertendo da matti.
In soli cinque secondi ha scoperto il mio lato oscuro, il Fetish per i frustini.

A causa di questo Kink non riesco a cucinare una torta senza eccitarmi. Due piccioni con una schiava.

"Perché cazzo non stai piangendo?!" mi chiede con tono arrabbiato.
Gli animi si scaldano di già.

"Per farmi piangere devi usare il manganello. E non ti dirò quale". Alla mia risposta sbuffa come un toro inferocito e lancia il frustino sul divano di pelle nera lì accanto, davanti una videocamera in 4K e un set di luci e microfoni.
C'è anche un uomo con un ciak in mano, la coppola in testa e con un paio di baffi lunghi e folti che sta seduto su una sedia pieghevole.
Sopra la sedia c'è stampato un nome: "Michael Bay".
Capisco il sadomaso, ma le esplosioni sono un po' eccessive.

Sento i passi di Jonathan che si allontanano mentre io sono legata qui, ripensando ai miei traumi e ovviamente il mio pensiero va a Tonuccio. Chissà cosa starà facendo. Chissà se Bob lo starà utilizzando per i suoi esperimenti. Adesso che ci penso, anche Bob ha un sacco di frustini e manette nel suo bunker. Evidentemente gli piace giocare a guardia e ladri.
Ma non capisco cosa c'entri con i suoi esperimenti scientifici.

All'improvviso entra Santina con il suo boccione luminescente, mentre farfuglia parole magiche che noi umani probabilmente non potremo mai comprendere.
"Bibidibodidibù alakazam. bididodibì pikachu, chipi chapa dubi dubi daba daba bum bum bum"
Solo Jonathan sembra capirla, annuendo dall'altra parte della stanza. Come lo so?
Boh, io sono bendata, legata, sadomasa, malata, masochista, Waterman e Supervista, Crimson mentone, squiddi e figlia di puttana. Ipotizzo.

Perché Tonino non mi ama?

Qualcosa di umidiccio mi risveglia dai miei sogni ad occhi aperti. Mentre La seniora confabulava il suo rito di iniziazione, una pallina salivosa ha raggiunto il mio viso skincarato alla coreana.

"LaSeniora, come procede il nostro piano? Hai già annunciato al nostro eroe cosa lo aspetta? Se Tony vuole indietro questa cogliona qui, deve ridarmi la videocassetta originale con la serie completa del Mondo di Patty! Me l'ha rubata pensando fosse la trilogia del Padrino." Esclama Jonathan battendo i pugni sul muro con fare melodrammatico e sofferente, degno di una serie tv indiana.

"Cringe amooo" urlo divertita.

"Mi sono già pentito di averla presa come ostaggio" sospira Jonathan, stanco e affannato.

La Seniora risponde a tono con qualche passo di salsa cubana, intonando una melodia arabeggiante con dei tocchi asiatici. Armeggia la sua palla luminescente come se stesse cercando di invocare qualche defunto, ma ad un certo punto appare un pop-up che chiede di accettare qualche biscotto. La Santina sbuffa e poi sorride al suo padrone.

"Tutto completato, mio Signore. Adesso i destinatari, grazie agli spiriti messaggeri che ho mandato, sono a conoscenza di ciò che sta succedendo e cosa devono attuare per porre fine a questa battaglia sanguinolenta tra anime impure."

Non capisco cosa sta blaterando, ma sembra emozionante e toccante. Se deve sanguinare qualcuno, che non sia il mio Tony ma Suellen. Così posso togliermela dalle palle.

"Perfetto vita" risponde Jonathan con un sorriso sicuro e uno sguardo vincente. Io lo guardo male. Come si permette? Non basta possedere un frustino per avere tutto questo potere.
Può anche aver preso il controllo sulla casa e la moglie di Tony, ma non potrà mai controllare il mio cuore che batte solo per un netturbino.

§

TONY'S POV

"Dai micetto, prostrati al mio esperimento!"

"Io non offro la mia prostata a nessuno, hai capito bombolone?!" rispondo stizzito all'ennesima richiesta da parte di 'sto scapestrato di Bob. "E non ti azzardare a toccare Lucas, o sarò io a toccarti. E non come vorresti tu."
Scienziato di 'sto gran cazzo.

Per il nervosismo, mi accendo una sigaretta e aspiro a pieni polmoni il fumo che comincia pian piano ad impossessarsi del mio fiato.
Bob ha un'aria triste, ma non mi importa. Sto solo sperando che quella cogliona sia riuscita nell'unica cosa che le ho chiesto di fare, dato che io non posso essendo un ricercato di fama mondiale.
Ho provato a fingermi cieco per prendere la pensione e truffare lo stato, ma a truffare me è stato il gran culone gotico della gran figa che è passato davanti all'ufficio dell'INPS.

A volte mi manca mia moglie Sephora.
L'ho sposata solo perché quando parla mi sento come se fossi sotto effetto di droghe. Non capisco un cazzo di quello che dice. Forse perché sono davvero drogato e suo padre ci ha lasciato l'eredità.

Lucas si avvicina a me tutto batuffoloso, non riesco a non stringerlo tra le mie braccia. Mentre ci scambiamo gesti d'affetto, mi vibra la pistola. E invece è il cellulare. Perché c'è un cellulare tra le mie pistole?
Cerco il cellulare tra l'infinità di armamenti che mi ritrovo su per il culo, finché non trovo quella scatolina infernale che mi stava facendo vibrare la prostata da dieci minuti.

È un'email. Mittente: "LaSeniora Oroscopo Del giorno"

"Oh, finalmente." Non mi identifico in un segno ben preciso. Leggo tutti gli oroscopi finché non trovo quello che mi piace e poi vado avanti con la mia giornata. Nessuno mi comanda, nemmeno l'universo.
Succhiami il cazzo, Saturno.

Apro l'email aspettandomi una sfilza di minchiate astrologiche, e invece mi trovo una foto piedi con annessa una didascalia. "Comesiusa questa badda. Cancella torna indietro. Come togliere piedi da mail"

"La newsletter feticista è il giovedì, oggi è domenica" penso tra me e me confuso. Anche Lucas mi guarda un po' schifato. Questo gatto mi fa sentire vulnerabile, nudo e spogliato di ogni mia maschera.

Subito dopo mi arriva un'altra notifica. Speravo fosse la nuova puntata di affari di famiglia e invece è un'altra email da parte della racchia dell'oroscopo.

I miei occhi si spalancano nel vedere l'immagine della rincoglionita legata e rinchiusa in una cella. All'inizio mi metto a ridere, ma poi leggo meglio il testo dell'email e mi rendo conto che quella è casa mia.

L'email recita: "Se non mi ridai ciò che mi hai rubato, Ketty morirà."

"Chi cazzo è Ketty?" esclamo ad alta voce.

Lucas mi graffia di tutta risposta. Non me lo aspettavo, mi sento tradito, umiliato e spogliato di ogni mia pistola, fiducia e convinzione.
"Stronzo, pensavo fossimo amici!" urlo al gattaccio. Ma lo adoro comunque.

"Meow" ulula lui.

TO BE CONTINUED...






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⏰ Last updated: Feb 06 ⏰

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Una storia mafiosaWhere stories live. Discover now