ATTO 2 - La Commedia

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Nei film il periodo del College ha solo due chiavi di lettura: puoi viverlo bene o come un vero disastro.
Per lei fu un'esperienza unica e dopo il periodo delle superiori e il fallimento a Legge quel periodo era come una favola.
C'erano alti e bassi, Matthias e Ingrid continuavano il loro tira e molla, Lucas e Sarah si avvicinarono sempre più mentre Jonathan sembrava essersi fatto da parte.
Nonostante tutto sembrava che le cose funzionassero. Persino lei alla fine aveva iniziato a trattenersi oltre l'orario delle lezioni e sfruttare in un altro modo le pause fra una lezione e l'altra.
Il trio Sarah, Lucas e Matthias era solito perdere le ore in un baretto in cui troneggiava un quadro di gatti umanizzati. Ognuno si loro rappresentava uno degli attori di questa storia o almeno così loro stessi avevano deciso, perdendo così in quella figura per interi pomeriggi. A volte venivano raggiunti anche da Ingrid e Jonathan.
Il tempo degli esani giunse e l'aria mutò drasticamente. Qualcosa era successo e nella compagnia tutti se ne resero conto.
Sarah faceva coppia fissa con Lucas anche se il loro rapporto non era ordinario. Lui nascondeva qualcosa e lei lo sentiva. Questo qualcosa saltò fuori e Lucas lasciò in tronco Sarah, proprio poco prima dell'inizio degli esami, anzi proprio il primo giorno degli esami che avrebbero dovuto sostenere.
« Lo hai fatto tramite un messaggio, ti rendi conto? » Disse quando i due furono davvero faccia a faccia.
« Di faccia sarebbe stato più complicato e non volevo perdere tempo. »
Quelle parole non sferzarono solo la sua pelle come un vento gelido, ma anche il suo cuore.
Quella mattina di inizio Giugno si era svegliata dopo un Incubo e la strana sensazione che tutto fosse finito. Il messaggio di Lucas le confermò ogni cosa, tuttavia, se l'istinto le aveva fatto capire che lui la stava per lasciare, era molto probabile che l'istinto avesse ragione a credere che non fosse stato Lucas a scrivere quel messaggio o comunque le parole non erano state scelte da lui.
Sarah inghiottì il magone e andò avanti, anche se non fu affatto facile.
Non passò molto tempo che anche Matthias e Ingrid presero strade diverse. La loro relazione non finì nel migliore dei modi.
Il problema però era che facevano parte della stessa comitiva e fra loro vi erano legami intrecciati di amicizia. Era difficile per cui non stare insieme ed essere costantemente l'uno di fronte l'altra.
Il gruppo in sé iniziò a risentirne parecchio, soprattutto perché arrivarono anche personaggi femminili del passato dei ragazzi.
Sia Ingrid che Sarah si ritrovarono a darsi man forte, ma Sarah era divisa tra l'amica e il trio, quando invece voleva solo scappare da tutto ciò, soprattutto perché Lucas divenne così litigioso con lei che non passava giorno che non si scannassero in qualche modo.
L'estate portò loro una tregua. Il trio si sciolse e, mentre Sarah tornava al suo regno desolato familiare, Lucas e Matthias tornarono con le loro vecchie fiamme. Anche se ciò, non era proprio così. Le due ragazze, le due nuove attrici di questa storia, erano già prese da altro e tenevano compagnia i due complicando soltanto le cose. A loro volta divenne per i due protagonisti maschili nient'altro che la copia di ciò che si erano lasciati alle spalle prima delle vacanze estive.

L'autunno incombeva e l'inizio degli esami autunnali e della ripresa dei corsi dell'anno successivo arrivarono subito e passarono nell'arco di un soffio appena percettibile.
Sarah era diversa. Non cercò né Matthias né Lucas. Quell'anno nuovo era decisa a lasciarsi alle spalle ciò che sapeva essere meglio non riprendere.
In un ambiente vasto come una Università non era difficile farsi una nuova comitiva e così lei fece, intrecciando la sua vita con altri personaggi, finendo con l'intrecciarla anche con Jonathan, stavolta però le cose andarono molto diversamente.
« E se tu ti liberassi di lui semplicemente stando con qualcun altro? »
La voce di Jonathan si fece improvvisamente maliziosa e provocatoria.
Non sapeva neppure lei perché avesse deciso di uscirci, di provare a farci amicizia. Sapeva bene che aura girasse intorno a quella faccia da principino eppure... non poté non lasciarsi ammaliare da quegli occhi che fino all'anno prima aveva accuratamente cercato di evitare.
Si parlava di un donnaiolo, un viziato figlio di papà e mamma, figlio unico fra l'altro, che aveva ottenuto tutto dalla vita senza neppure schioccare le dita. Ma lei sentiva che c'era dell'altro che non era facile scorgere, ma forse si stava solo illudendo.
« Non sono una che riempie i vuoti con chiunque. » Ribatté lei storcendo il naso. Aveva uno strano presentimento.
« Allora fallo per finta. Giusto per allentare la presa e far capire che di lui ormai non ti importa più. »
La decisione che fu presa quel pomeriggio fu sugellato da un bacio delicato sulle labbra che lui le diede con la scusa che voleva vedere se i due potevano recitare quella parte come fossero dei ragazzini delle medie.
Pessimo errore, perché non appena quelle labbra si staccarono le une dalle altre, Sarah non dimenticò più quella consistenza e quel sapore e forse neppure lui.
Per un po' le cose sembrarono andare bene, anche se Jonathan non era proprio il tipo di ragazzo finto presente come avrebbe dovuto. Fece un paio di comparsate, quelle giuste che permisero a Lucas e Sarah di scoprire che come amici funzionavano molto meglio. Ciò permise anche a Matthias di tornare nella sfera amicale di Sarah. Il trio si era ricostruito, anche se la presenza delle due attrici apparse all'inizio dell'estate fu più costante, ma la giovane Sarah si riscoprì per nulla gelosa della presenza di queste ultime, anzi, qualcosa di tremendamente sbagliato stava succedendo dentro di lei.
La verità sulla recita tra Jonathan e Sarah non uscirà fuori se non molti anni dopo, quando ormai la compagnia non sarebbe più potuta tornare sui suoi passi, ma prima di ciò ne accaddero di cose, soprattutto tra Sarah e Jonathan.

« Dici di lasciar perdere questa recita? »
« Vorrei poter fare i fatti miei con altre senza farti passare per quella presa in giro. Ormai l'obbiettivo lo hai raggiunto. »
« Ci stavo pensando da un po' in effetti. »
Tuttavia i due non furono esattamente sinceri l'uno con l'altra. Jonathan aveva paura che lei potesse far troppo parte della sua vita e lei aveva iniziato a provare qualcosa per lui.
Le strade si divisero per un po'. Lasso di tempo che servi a Sarah a capire che quel gruppo era irrecuperabile. Troppi intrighi, bugie, liti. Lei stessa ne covava alcuni dentro di sé.
Col passare del tempo comprese cosa realmente legava Matthias e Lucas a quelle due figure nefaste di cui ormai non sembravano potersi separare. Spesso e volentieri un forte senso di nausea la percorreva. Più stava con loro e più capiva quanto essi si stessero volutamente avvelenando con la presenza delle due ragazze. Una che andava dietro al fratello di Lucas e l'altra che era fidanzata con un tipo che poi, fra l'altro, aveva anni prima tradito proprio con Lucas.
Man mano lei stessa si ritrovò ad allontanarsi. Era esausta e stanca di quella commedia di basso livello in cui era finita. Scoprire cosa legava quel gruppo le aveva fatto capire che non c'era mai stato nulla di sincero a legare i due ragazzi a lei. Si convinse che era meglio lasciar perdere e cercare altre compagnia.
Tuttavia, la nostra Sarah era la protagonista di una tragedia davvero esilarante. Finì col fare amicizia con una ragazza che alla fine la odiava perché era l'ex di Jonathan, visto che nessuno sapeva la verità, e costei le era vicina, una certa Milena, solo perché così poteva tenerla sotto controllo e scoprire se Jonathan fosse ancora interessata alla nostra protagonista.
Ormai era abituata a vedere amicizie formarsi e sfaldarsi nel giro di poche settimana, anche con le relazioni fu così. A volte duravano poche settimane, altre qualche mese in più, ma alla fine poco importava, nulla le restava di quanto viveva con queste persone.
Non si accorse neppure che quello che doveva essere il periodo più bello della sua vita era diventato quasi un Incubo... almeno fino alla fine del primo semestre del terzo anno quando Sarah fece l'errore più palese che potesse fare: riallacciare con Jonathan.

Sarah e Jonathan iniziarono a frequentarsi, ma la loro fu un'amicizia molto particolare. Un legame che fu scelto stesso il pomeriggio in cui fecero, illusoriamente, pace.
« Non avrei dovuto lasciarti sola, guarda come mi sei tornata. » Disse lui sorridendo amaramente, come se davvero si sentisse in colpa.
« Che vuoi che ti dica, la prossima volta me la levo e te la lascio. » Rispose mimando il gesto da lei a lui e di certo non parlava del cuore.
« Pace fatta quindi? » Chiese Jonathan.
Sarah ci pensò un attimo, poi a pieni polmoni diede vita all'idea pessima che aveva avuto.
« Si ma stavolta faremo a modo mio. Saremo scopamici. Nulla di più. Ho voglia di sperimentare finalmente questo lato relazionale e sinceramente non trovando nessuno con cui farlo a livello sentimentale preferisco lasciarmi andare così. » Concluse facendo spallucce.
Ne fu certa, a Jonathan gli si illuminarono gli occhi, come se avesse vinto alla lotteria.
Sarah era vergine, per giunta non riusciva a farsi toccare con facilità. Gli unici che ci erano riusciti erano stati Lucas, in una paio di occasioni ma senza andare chissà quanto a fondo, e Jonathan, senza che lei se ne rendesse conto.
Era una pessima idea, ma lei aveva ormai superato i venticinque anni e si sentiva come se ormai le mancasse qualcosa. Fra l'altro nessuno le credeva e ciò che doveva essere una sorta di vanto era diventata una condanna.
La società sa essere molto crudele contro il singolo diverso dalla stessa massa di cui è composta.
Quell'anno fu una vera catastrofe sotto molti punti di vista, tanto che Sarah rischiò seriamente di buttare i suoi anni universitari dopo tutti i sacrifici che aveva fatto per raggiungere in tempi giusti tutte le tappe, visto che già aveva iniziato tardi quegli studi universitari.
Passò molto tempo con Jonathan, trascurando studi, amici e famiglia. Stavano sempre a casa di lui e fra un gioco e l'altro si concedevano ai piaceri fisici, ma sempre non andando oltre un certo limite. Limite che però, anche se non completo, fu superato lasciando in lei una cicatrice indelebile.
L'anno era finito e lei non aveva dato neppure un esame. I due litigarono e quel viaggio onirico finì nel peggiore dei modi, con lei che gli diede le spalle andando via e lui che le aveva rimasto una porta aperta ma con un vetro secondario a tenerla ben chiusa.
Lei si era innamorata, ma lui era un codardo della peggior specie, ma fu l'anno seguente a mostrare chi fosse davvero Jonathan.
Intanto l'estate divise nuovamente, come le precedenti, gli attori di questa commedia.

Sarah si isolò totalmente, restando imbrigliata nelle conseguenze che quell'anno portarono con sé. Non poteva più distrarsi o cercare di farsi capire dagli altri. Doveva recuperare il tempo perso, recuperare gli esami, trovare i soldi per quell'anno in più che avrebbe dovuto fare e per cui non avrebbe avuto la borsa di studio come gli altri anni.
Si era totalmente estraniata persino dal gruppo che, in modo o nell'altro si era riunito. Persino Lucas alla fine aveva trovato una nuova compagna mentre Matthias aveva avuto delle scappatelle, ma nulla di realmente tangibile. C'era ma non c'era davvero. E mentre i vari segreti venivano a galla, i suoi li teneva ben stretti a sé.
Decisamente, quel terzo anno, era stato un pessimo anno per lei.

Il palco degli studi [old version]Where stories live. Discover now