ATTO 3 - La Tragedia

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Quello che sarebbe dovuto essere l'inizio della magistrale era invece la ripetizione del terzo anno. Sarah era esausta, soprattutto dopo una stagione estiva stremante dove le furono addossate colpe da ogni dove.
Si sarebbero però ora aggiunte altre problematiche a cui non avrebbe dovuto ritagliare parte del suo tempo.
Stava recuperando gli esami e nel mentre preparava la tesi. Per quell'anno avrebbe concluso quel ciclo di studi.
Tuttavia, si sa, se frequenti un luogo dove il passato è persecutorio, presto esso verrà e colpirà anche te.
Isy, una delle due ragazze facenti parte del passato di Matthias e Lucas, a cui solo ora diamo il nome, si era presentata fra quelle mura accademiche, cercando quasi di farle un'agguato. Ne sapeva abbastanza da capire che era meglio non farsi coinvolgere.
« Solo tu puoi aiutarmi e ora l'ho capito... » Disse la ragazza una volta che era riuscita ad avere l'attenzione di Sarah.
Da parte sua, Sarah, non aveva alcuna intenzione di aiutarla, soprattutto perché voleva restare fuori da quella faccenda in ogni modo possibile.
« So che devo fare leva su di te per convincere loro. Aiutami, ti prego. Mi mancano. »
Sarah non avrebbe fatto nulla per aiutarla senza prima parlarne con loro, per cui prese tempo, tempo che le servì anche per decidere quanto realmente volesse farsi immischiare in quella faccenda.
Alla fine non poté non decidere di aiutare i suoi amici, ma il suo intervento avrebbe avuto un costo.
« Se ora intervengo e ve ne libero, dopo non dovrete più tornarci o io non vi aiuterò più e con me avrete chiuso. » Disse lapidaria volgendo prima lo sguardo negli occhi di Matthias e poi di Lucas.
Entrambi promisero di starne fuori, purché li avesse liberati da quella presenza che sembrava ormai perseguitarli da tutta la stagione.
Qualcosa le diceva che non doveva immischiarsi, ma ambo le parti l'avevano messa in mezzo e in qualche modo doveva tirarsene fuori. Decise di fidarsi della decisione dei suoi due amici e affrontare Isy una volta per tutte. Una parte di lei però ha sempre pensato che quei due fossero dei codardi, avrebbero dovuto loro affrontare Isy e porre fine a quella storia, nonostante lei l'avesse tirata dentro.
« Consiglio spassionato. Lascia stare. Andate ognuno per la vostra via, ormai quel che è rotto è andato. Ci sono troppe cose più a ferirvi che a tenervi legati e anche tu ne gioverai da questo distacco. »
Fu detto tutto nel modo più sincero e semplice possibile, con un tono da consigliera fidata.
Non era certa che Isy avrebbe accettato quella risposta, ma lei sembrò invece sorprenderla con la sua decisione di battere in ritirata visto che i due non le rispondevano a telefono ne si facevano trovare.
Sembrava che finalmente quel capitolo fosse chiuso, più per i bene dei partecipanti maschili che per Isy in sé.
Sarah poté tornare ai suoi studi e gettarsi alle spalle anche quell'evento teatrale, drammaturgicamente adolescenziale

« C'è qualcosa che non va. »
La voce di Lucas la percosse mentre era assorta in una lettura.
Erano giorni che le girava intorno, a debita distanza, e finalmente si era fatto avanti. Dopo il suo intervento il terzetto si un po' separato, chi per lo studio, chi per nuove relazioni in avvicinamento.
Sarah lo aveva lasciato fare. Non era una che dava peso ai tira e molla e dopotutto, lei e Lucas, erano buoni amici. Anzi, forse lui era il suo unico amico sincero.
« Tu cosa intendi? » Chiese Sarah alzando lo sguardo dal libro e concentrandosi sul ragazzo.
« Matthias è strano. Credo c'è l'abbia con me. »
Sarah aggrottò la fronte. Forse perché era più grande di loro di qualche anno, ma sembrava che ogni cosa andassero da lei per risolvere i loro problemi, quando poi alla fine non vi erano più di un paio di anni a separarli.
« Isy è tornata e non so cosa gli dica. »
« Non ha mantenuto la parola... » Commentò Sarah delusa, ma non sorpresa.
Non voleva entrarci di nuovo in quella storia. Se l'era lasciata alle spalle, in più doveva anche mantenere fede a quanto aveva detto quando aveva deciso di aiutarli.
« Parlaci. » Aggiunse schietta tornando alla lettura.
« Aiutami. »
Sarah sospirò e chiuse il libro. Sapeva che quella era una pessima decisione.
Nel giro di qualche settimana tutto salì a galla. Isy aveva gonfiato/inventato su alcuni eventi del passato che c'era stato tra lei e Lucas e che non portarono solo problemi con Matthias ma anche con la n uova fiamma di Lucas, di cui al momento non ci cureremo. Eventi che hanno portato Matthias a sentirsi tradito da quello che considerava il suo migliore amico. Ciò scatenò Matthias fino a fargli affrontare l'amico.

Il momento esatto in cui l'amicizia tra loro finì fu in un giorno di Primavera, nei giardini interni accademici.
Sarah si trovò nel mezzo.
« Anche tu con lui?! » Gridò Lucas, ma lei fece muso duro. Stavano quasi per arrivare alle mani, talmente che Lucas era arrabbiato e lei non si sarebbe tirata indietro, ma qualcosa cambiò quel copione che si era creato nella testa di Matthias.
« Ovvio che no, ma sono stanca. Ho sempre detto che avrei scelto te. Entrambi mi avete chiesto aiuto e io ho messo una condizione. Chi torna a darle credito ha chiuso con me. »
« Ci è tornato solo Matthias. Io ho scelto te, con entrambe. »
Sarah sapeva cosa voleva dire la parola "entrambe", non riguardava solo Isy, ma anche l'altra ragazza di quel loro passato di cui non riuscivano a liberarsi.
Il sorriso di Matthias si spense, un sorriso che i due notarono. Lui voleva che Lucas le mettesse le mani addosso, che lei e lui si facessero male. Voleva dividerli.
« Sapete che vi dico? Quando sarò più di voi vi rivolgerò la parola. » Poi Matthias diede le spalle a entrambi.
Da allora non parlarono più con lui. Lucas e Sarah tornarono amici di sempre, con un legame ancora più rafforzato. Matthias sapeva che Sarah avrebbe scelto sempre Lucas, soprattutto se stesso lui aveva scelto lei in una situazione così particolare.
Era ferito nell'orgoglio, si sentiva messo da parte e per questo iniziò a odiarli. Matthias aveva fatto, del resto, la sua scelta, sapendo a cosa sarebbe andato incontro. Aveva scelto Isy e non passò molto tempo che lei se ne liberò, lasciandolo solo. Solo dopo si scoprì che Isy mirava a recuperare i rapporti con Lucas e sperava di riuscirci facendo prima leva su Sarah e poi su Matthias facendoli litigare tra loro.
In quel giorno di Primavera il trio si distrusse per sempre, ma il colpo Sarah non lo accusò più di tanto, ormai se lo aspettava e forse era stato meglio così per tutti.

Ma ora torniamo a ciò che Isy condizionò oltre alla rottura con Matthias. Lucas aveva una relazione, o almeno stava nascendo, e le rivelazioni che di bocca in bocca furono passate e arrivarono alle orecchie di Millie diedero a quella relazione un freno così forte che chi era sulla carrozza fu sbalzato metri avanti al muso di quel treno.
Ancora una volta Sarah cercò di starne fuori, anche perché nella sua vita era ricomparso Jonathan a cui però lei non aprì la porta, ma fu davvero molto difficile.
« Anche se le sto lontano mi crea problemi. Quella ragazza è un tumore. »
Sarah sospirò alle parole di Lucas. Sia lui che Matthias erano soliti chiamare Isy e Lana (l'altra ragazza del passato loro) tumori, dal momento che le avevano nella loro vita senza potersene liberare. Tuttavia entrambi erano all'epoca dei fatti soggiogati dalle due ragazze. Qualunque ragazza veniva dopo era sempre in secondo piano e questo Sarah fu la prima a capirlo, nonostante col tempo, almeno Lucas, aveva scelto lei. Amara consolazione visto che non tornarono mai insieme.
« Quindi con Millie? » Chiese Sarah pur sapendo già la risposta.
« Ho dovuto chiudere... anche perché pure Lana ci ha messo il suo carico, ma alla fine ci siamo allontanati molto e non mi interessa più tanto di lei. »
Difficile da credergli, ma lei sapeva quanto stanco ormai fosse Lucas di trascinarsi quella catena che alla fine non portava a nulla e pesava sempre di più.
Nel mentre, sia lei che Lana divennero amiche, era impossibile per Sarah non provare pietà per quella ragazza che ora soffriva quanto aveva sofferto lei, per cui le diede supportò finché non trovò qualcun altro con cui stare. Almeno per un po' poté non pensare a Jonathan e ciò che si dissero prima che tutto finisse nel baratro.
Sembrava proprio che non vi fosse alcuna pace per gli attori di questa tragedia. Tutto si rivoltava contro e più si cercava di riparare qualcosa e più questo qualcosa andava in frantumi.

« Se vuoi, perché non mi cerchi tu? » Jonathan si avvicinò al volto impassibile di Sarah per darle un bacio sulla guancia. Lei rimase ferma, con quel cappello rosso che impediva al ragazzo di avvicinarla.
« Beh, magari se lo sposti... » Disse ridendo il giovane levandole il cappello e riuscendo nella sua impresa.
« Cercami tu se ci tieni davvero. »
Sarah riprese il cappello e lo rimise in testa mentre Jonathan andava via ridendo.
Non l'aveva presa sul serio, ma presto avrebbe capito che quelle sarebbero state le ultime parole che si erano rivolti mentre lei già se ne era resa conto nell'attimo in cui lei prese la strada per tornare in accademia.
La stagione estiva arrivò come un fulmine, lei alle prese con gli esami e la tesi, si era del tutto isolata dai propri compagni di corso. Era chiaro ormai che ognuno era andato per la sua strada.
La stagione fu piena di avversità. Lei e Jonathan non facevano che litigare, virtualmente, ma litigavano. Neppure ricordava perché fossero tornati a parlarsi, ma era stato un vero sbaglio. Erano come due cani rabbiosi, non facevano che ferirsi fino a che lei non si stancò e pose fine a quel legame diventato ormai un vero tormento.
Ne soffrì? Probabilmente mai come poi ne avrebbe sofferto lui nel corso degli anni a venire. Si sarebbero ritrovati ancora, ma lei sarebbe stata ormai fuori portata.
Tutti loro si sarebbero in qualche modo ritrovati, ma su sponde differenti, troppo lontani per scorgersi, troppo vicini per non sentirsi inconsciamente.
Come alla tesi di Sarah. Quell'unico giorno li rivide insieme per l'ultima volta. Lucas e Matthias che parteciparono addirittura alla presentazione realistica del modellino che Sarah aveva portato, come se non avessero mai litigato, come se fossero ancora quel trio che andava in quel bar col quadro dei gatti fra una lezione e l'altra, e Jonathan che in qualche modo era lì, proprio quel giorno, con chi poi avrebbe sfruttato contro di lei ma che anche quella persona gli si sarebbe poi rivoltata contro.
Per un solo istante, forse una sola mattinata, tutto sembrava essere tornato ai primi giorni di quella storia, quando tutto ancora doveva accadere.

Il palco degli studi [old version]Where stories live. Discover now