Capitolo 25

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Kathrine
Per sbaglio mentre mi rigiro nel letto colpisco il viso di Justin.
-Ouch- farfuglia con la voce ancora impastata dal sonno, mentre si stropiccia un occhio tornando a sdraiarsi sul mio letto.
Sorrido automaticamente, non avrei mai pensato di dirlo ma è così dolce.
-Aww, sei così carino!- esclamo avvicinandomi e strizzandogli una guancia.

Mi lancia un'occhiataccia –Io non sono carino, non sono tenero, non sono dolce.- mi corregge sfilandosi la maglietta prima di buttarla ai piedi del letto. Rimango a fissarlo
incantata, guardando il suo petto prima di scendere verso lo stomaco. È a dir poco perfetto...sembra un dio greco.
Lui mi sorprende in flagrante, così abbasso lo sguardo imprecando tra me e me.

-Sono sexy, piccola- sussurra al mio orecchio facendomi sobbalzare.

-Invece sei anche tenero- lo prendo in giro.

Si gira verso di me per fulminarmi.

-Non lo ripetere un'altra volta- dice a denti stretti.
So che non è davvero arrabbiato, posso notare la nota giocosa nei suoi occhi.
-spiacente, non smetterò più di ripeterlo- guardo le mie unghia fingendomi annoiata.

Lancio un urletto per la sorpresa, quando mi sento sollevare da terra.

-Bene, l'hai voluto tu- dice falsamente minaccioso prima di buttarmi sul letto. Lui inizia a farmi il solletico. Inizio a ridere contorcendomi mentre lui ride.
-Justin.. ti prego.. basta- lo prego tra una risata e l'altra.

-Kathrine !- sento urlare mio fratello dal piano di sotto.

Mi irrigidisco immediatamente insieme a Justin, che mi guarda in preda al panico.

Si alza recuperando la maglietta a infilandosela velocemente.
-A dopo piccola- sussurra al mio orecchio stampandomi un rapido bacio sulle labbra.

Lo osservo confusa, quando lo vedo calarsi giù dal mio balcone.

Mi precipito alla porta aprendola con la chiave, prima di spalancarla trovando mio fratello che mi guarda preoccupato.
-Che vuoi?- chiedo infastidita.

-Ero preoccupato, non rispondevi- mi accusa grattandosi la testa.
– non è che ogni volta che non ti rispondo sono morta o qualcosa di simile- gli dico alzando gli occhi al cielo.
Lui annuisce per darmi ragione.
Scendo le scale seguita da mio fratello, che continua ad osservarmi anche mentre preparo la colazione.
-Si può sapere che ti prende?- sbotto infastidita girandomi di scatto.

-Non lo so, ultimamente ho la sensazione che tu mi stia nascondendo qualcosa- ammette scrutandomi attentamente.

-ti sbagli- mento mentre verso i cereali nella tazza piena di latte.
Si avvicina sedendosi sul bancone.

-Lo spero, anche perché non ti conviene mentirmi- dice in modo minaccioso.

-certo, certo- farfuglio mangiando la mia colazione prima di correre in camera mia. Richiudo subito la porta facendo un sospiro di sollievo.
Mi lavo e mi vesto velocemente, uscendo di casa ancora più in fretta.
Entro dal cancello della scuola, mi sento tirare per il braccio e in pochi minuti mi ritrovo con la schiena contro il muro e il viso di Dan che mi scruta attentamente.

Prima che possa urlare lui porta una sua mano davanti alla mia bocca, tirandomi verso di sé con forza.

-Ci rivediamo, bellissima- dice poggiando le sue labbra sulla pelle del mio corpo.
-levati- dico tentando di spingerlo via, ma mi stringe troppo forte.
–sei sempre così tenace, eh? Peccato- sospira.

Gli do un calcio nei gioielli di famiglia quando lui mi stringe il sedere con le sue luride mani, lui inizia a contorcersi dal dolore e io ne approfitto per scappare il più lontano possibile da quel mostro.

Never Back DownWhere stories live. Discover now