Capitolo 46

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Kathrine

Scendo dalla macchina per poi girarmi verso mio fratello, impegnato a fumare una sigaretta.
-Tu non vieni?- chiedo sperando in un si.
Max si gira verso di me sorridendomi.
–Devo portare i soldi a casa di Jake, lì saranno al sicuro, dopo ti prometto che torno qua- promette facendomi l'occhiolino mentre mette nuovamente in moto la macchina.
Annuisco sospirando.
Mi avvicino alla porta di casa dei ragazzi, e inizio a bussare fino a quando non mi apre Chaz, in mutande.
-Aspetta un secondo- mormora chiudendomi la porta in faccia per ricomparire qualche minuto dopo, stavolta con dei jeans.
–Meglio?- domanda sarcasticamente.
–Decisamente- rispondo con tono deciso, senza trattenere una piccola risata.
–Justin?- domando lanciando una rapida occhiata alle sue spalle.
-In camera sua- dice.
- Ti spostii?- chiedo ridendo.
-Certo- risponde ridendo.
Entro in casa dirigendomi in camera di Justin. Busso e nessuno risponde, così entro senza fare rumore vedendo Justin dormire.
Sembra un Dio greco, anche quando dorme.
Mi avvicino a lui sedendomi sul letto e iniziando ad accarezzargli il viso.
Apre lentamente gli occhi.
-Ehi bellissima- dice con la voce ancora assonnata.
-Ehi- dico dandogli un bacio mentre lui si siede sul letto accanto a me.
-Allora dove siete stati tu e tuo fratello?- dice stropicciandosi gli occhi.

Sospiro preparandomi a spiegarli la situazione –In poche parole Max a causa di una scommessa ha perso tutti i soldi, così ora lui e io siamo costretti a svolgere dei.. piccoli lavoretti- rispondo per poi abbassare lo sguardo.
-Avresti potuto dirmelo, ti avrei dato io i soldi che servivano a te e tuo fratello- dice.
–Non se ne parla Justin, in più sai com'è fatto mio fratello, non lo accetterebbe mai.- dico.
Lui si morde il labbro, abbassando lo sguardo.
-Vabbè, ma se hai bisogno di qualcosa, puoi chiedere- dice dandomi un bacio a stampo sulle labbra.
-Sai...mentre tu aiutavi tuo fratello, io ti ho preso una cosa- continua alzandosi e dirigendosi al cassetto, da dove prende una scatolina e me la porge, io la apro.
È un bracciale con un infinito con due rondini nella parte superiore, dove sono scritte le nostre iniziali, in una rondine la K e nell'altra la J.
-Grazie, lo adoro- dico saltandogli in braccio.
-Di niente, figurati- dice dandomi un bacio.
-Allora di che lavoretti si tratta?- chiede curioso.
-Uhm, io devo distrarre e mio fratello ruba dei soldi- dico, mentre lui mi guarda confuso.
-E come distrai?- dice guardandomi con le braccia incrociate.
-Uhm...- Prima di spiegare, divento tutta rossa e lo capisce da solo.
–Mi sa che devo rimarcare un po' il territorio, tanto per ricordarti che tu sei mia.- sussurra al mio orecchio .
-Si, mi sa che devi- lo assecondo baciandolo mentre mi sdraio sul letto. Sto per sfilargli la felpa, quando la porta si apre ed entra mio fratello.

-Porca puttana levati da mia sorella!- urla Max fulminando Justin che si alza per poi sbuffare.
-Non ti hanno insegnato a bussare?- domanda irritato mentre Max lo fulmina con lo sguardo .

-Io e te dobbiamo parlare - dice indicandomi.
–Devo farti un bel discorsetto- conclude lanciandomi un'occhiataccia.

-Usate le precauzioni, vero?- domanda girandosi verso di me.
-Maaax- urlo imbarazzata, mentre Justin si trattiene dallo scoppiare a ridere.
-Ascoltami bene signorina, adesso parlo con il Don Giovanni qua vicino- dice con un tono che non ammette repliche, prima di girarsi verso Justin.

-Tu- lo indica parlando con aria minacciosa.
- Prova a fare rimanere incinta mia sorella e ti giuro che ti taglio il cazzo e poi t'impicco ad un albero- continua minacciandolo.
-Capito?- domanda alzando il tono della voce.
Justin annuisce.
–Bene- mormora uscendo fuori dalla stanza con aria soddisfatta.

Poco dopo la porta si apre di nuovo  ed entra Rebecca che mi salta in braccio abbracciandomi.
–Ma non si bussa più?- urla Justin alzando gli occhi al cielo, facendo ridere me e Rebecca.

-Dopo dobbiamo parlare- sussurra al mio orecchio facendomi l'occhiolino. Annuisco sorridendo.

Alla fine mi decido ad uscire dalla stanza e ad andare in salotto.
Vedo Jake e lo abbraccio, mi è mancato un sacco abbracciare il mio migliore amico, che subito ricambia.
Dopo poco scende pure Justin.
Lo vedo irrigidirsi quando vede Jake. Si dirige verso di me e il suo braccio stringe la mia vita, attirandomi possessivamente a sé.
Vedo la sua mascella contratta mentre Jake alza lo sguardo su di noi.
-Buonasera- dice Jake senza smettere di sorridere, per tornare subito a parlare con gli altri.
Justin non apre bocca, si limita a fulminarlo stringendo ulteriormente il mio fianco.
Spingo Justin verso le scale costringendolo a salirle, visto che sembra paralizzato.

-Si può sapere che ti prende?- sbotto quando entriamo in camera sua.
–Non mi piace quello lì- dice.
–Quello lì ha un nome, ed è mio amico- gli faccio notare incrociando le braccia al petto.
–Meglio per lui se tiene le mani lontano da te- borbotta abbassando lo sguardo.
Sorrido davanti alla sua reazione, è davvero dolce. Mi avvicino a lui saltellando, per poi abbracciarlo.

-Aw, qualcuno è geloso- canticchio guardandolo mentre si morde il labbro.
-Non sono geloso- mente evitando il mio sguardo, facendo allargare il mio sorriso.
-Ovvio Bieber, ti credo- lo prendo in giro prima di strizzargli una guancia.
– Smettila subito- ordina imbronciato, ma ciò lo rende solo ancora più tenero.
-Sei proprio dolce- continuo strizzandogli l'altra guancia.
–L'hai voluto tu- mormora avvicinandosi a passi lenti a me, mentre indietreggio.

A sorpresa scatta in avanti sollevandomi da terra, per poi buttarmi sul letto.
Si mette a cavalcioni su di me, per poi avvicinare il suo viso al mio.  Iniziando a farmi il solletico.
–Oddio.. ti prego.. lasciami- riesco a dire tra una risata all'altra, mentre lui continua a farmi il solletico.
-Solo se dici che sono il ragazzo più sexy del pianeta e che tu sei la mia schiava- dice ridacchiando.

-Okay...okay- urlo ridendo, con le lacrime agli occhi.
Lui ridacchia.
–Dillo e la smetto- dice continuando a farmi il solletico.
–Justin Bieber, sei il ragazzo più sexy del pianeta e io sono la tua schiava- mormoro.
Smette di farmi il solletico per poi farmi l'occhiolino.
-Brava bimba- dice sorridendo.
-Ma sei anche troppo dolce- aggiungo sorridendo.

Lui sorride di rimando, avvicinandosi al mio viso, stavolta per baciarmi.
–Solo per te piccola- mormora guardandomi negli occhi, mentre sento il mio cuore fare una capriola. Ammiro la sua sfacciata perfezione, fino a quando Justin non apre la bocca per sparare una delle sue solite cazzate.
–Ricordati di respirare mentre mi spogli con gli occhi- dice alzandosi dal letto, mentre io faccio lo stesso.
–Stupido- borbotto alzando gli occhi al cielo.

Never Back DownWhere stories live. Discover now