Capitolo 38

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Kathrine
-Apri cazzo!- sento Justin urlare da fuori la porta.
Ma non mi sento di aprirgli, soprattutto in questo momento.
Mi sento disperata...come può mio fratello, il ragazzo che mi ha vista crescere, che mi ha aiutato nei momenti di bisogno...volermi uccidere...
Me la sto prendendo con tutti ultimamente per la mia vita di merda...ma Justin non c'entra niente, lui è l'unico raggio di luce nella mia vita, e con questo mio comportamento gli sto facendo del male, così decido di aprire la porta.

Lo trovo che mi guarda con le lacrime agli occhi mentre Dan lo tiene per un braccio.

-Lasciami- ordina a Dan, che con un sospiro lo lascia andare facendo cenno a tutti di andarsene.
Entra nella stanza chiudendo la porta dietro di se.
Rimaniamo per quelle che mi sembrano ore seduti sul pavimento, abbracciati, con le mie lacrime che gli bagnano la felpa grigia.

-Ti amo- dico dopo un po.
Lui sorride, mandandomi in estasi come ogni volta del resto. Rimango ad ammirare i suoi occhi color caramello, fino a quando non si accorge che lo sto praticamente mangiando con gli occhi.
Ridacchia e mi cinge i fianchi con le sue braccia.
-Ti amo più di ogni altra cosa- mormora posando le sue labbra sulla mia guancia destra. Io insoddisfatta faccio il broncio, lui ridacchia e mi bacia sulle labbra capendo cosa voglio.
Le schiudo immediatamente, volendo approfondire il bacio. Ci siamo solo noi...l'unica cosa che mi interessa in questo momento è lui.

Dopo un po di tempo, scendiamo al piano inferiore per pranzare e poco dopo ci raggiungono anche le ragazze, che da quello che ho capito abitano nella casa di fronte a quella dei ragazzi.

Subito Elis mi sorride venendomi incontro, seguita da altre due ragazze. Una che ha lineamenti asiatici e una ragazza con i capelli rossi.
–Io sono Marie- dice l'asiatica porgendomi la mano, che stringo volentieri.
-Juliet- si presenta la rossa amichevolmente.
-Kathrine - mi presento sorridendo.

In questo momento non posso fare a meno di sentirmi in colpa per tutte le volte in cui ho progettato di farli saltare in aria. Si sono dimostrati subito comprensivi e gentili con me.
In questo momento capisco cosa significhi davvero essere una famiglia.
-Kathrine ha deciso- annuncia Justin con un sorriso enorme.
Vedo Sara che mi guarda con odio...ma del resto non me ne frega niente di quella ragazza viziata.

-Accetto- dico sorridendo, mentre tutti sospirano di sollievo e urlano, mentre io ridacchio.

Mi giro trovandomi davanti Sara la puttana.
-Ascoltami bene bambolina. O te ne vai tu con le buone, oppure farò in modo di mandarti via io con le cattive- dice guardandomi male.
Non le rispondo nemmeno, certa gente non merita nemmeno risposta, le rido in faccia prima di darle le spalle e andare verso Justin, che mi abbraccia facendomi arrossire. Sara era infuriata...ma vabbè.

-Lei ora viene da noi!- esclama Elis balzando in piedi, tirandomi il braccio per farmi alzare. Ridacchio mentre Justin le sbarra la strada
-Non se ne parla, lei rimane qui- ribadisce deciso.
Elis e Justin si guardano in cagnesco.
-Jus questa volta ha vinto Elis- dico ridacchiando, mentre lui sbuffa.
Gli do un bacio casto sulle labbra e vado con Elis.

Arriviamo davanti alla casa, Elis apre la porta e mi conduce alla fine del corridoio dove c'è una camera.
-Ecco questa è la tua camera, ci vediamo dopo- dice allontanandosi mentre apro la porta.
Butto lo zaino con le mie cose sulla sedia e mi corico sul letto addormentandomi come un sasso.

Never Back DownWhere stories live. Discover now