capitolo 15

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Ieri Joey è partito per Miami, dato che Bella (sua sorella maggiore) doveva partorire.

Mi manca tanto, con lui passavo la maggior parte del tempo.

Mi arriva un messaggio, sicuramente è di Kait.

'Kait: stiamo venendo da te :)'

Non dico nulla, ormai questa è diventata la casa del Buon Gesù.

Mi alzo dal letto e mi preparo velocemente.

Metto una t-shirt bianca e dei pantaloncini di jeans, mi lavo velocemente e metto un filo di mascara.

I ragazzi erano già arrivati, Coleen li aveva fatti entrare.

Scendo giù e saluto tutti quanti.
"Cosa facciamo?" Chiede Meg

"Io avrei fame" risponde Johnny massaggiandosi la pancia

"Obeso" gli dice

Aw, ma come sono teneri!
Si fidanzeranno, ne sono più che sicura.

Kait si alza e prende un pacco di patatine dalla dispensa.

"Mangia" dice buttandolo in faccia a Johnny

"Perché non andate al cinema?" Si intromette Coleen

"Buona idea" diciamo tutti all'unisono

"Ci vediamo dopo" dico

Prendo il telefono e i soldi poi usciamo.

"Io direi di vedere Pirati dei Caraibi" propone Kait

"Andata" dico andando alla biglietteria

"Cosa desiderate vedere?" Mi chiede la donna

"Pirati dei Caraibi, quattro biglietti per favore" dico porgendo i soldi

Prendo i biglietti e li distribuisco ai ragazzi, andiamo a prendere i popcorn poi entriamo in sala

"Ti squilla il telefono" mi dice Meg

Tocco la testa e in effetti ha ragione, sta vibrando.

"Adesso arrivo" la avviso

chiamata

- ehi Zoee - dice Joey

- Joeyyy - lo imito

- come sta Bella? - chiedo

- sta benissimo e la bambina assomiglia tutta ai Birlem - dice vantandosi

Vedo le luci della sala spegnersi così decido, purtroppo di chiudere la chiamata con Joey.

Mi siedo e inizio a vedere il film

fine film :))

"È stata BELLISSIMOOO" grida Johnny uscendo dal cinema

"Ok, ma non c'è bisogno di dirlo a tutto il mondo" scherzo

Lui da uomo maturo mi fa la linguaccia, che ricambio senza problemi.

Siamo maturi, certo.

"Andiamo da starbucks?" Chiede Kait

"Ho bisogno di un frappé" dice Meg

"Sei ossessionata dai frappe" dice Johnny

"Lo so, ci provo a non berli ma dio, è così difficile" dice facendo finta di morire

"Sono così buoniii" urlo facendo finta di cadere

"Ok, è ufficiale. Voi due non avete nulla di normale in quel cervello" dice ridendo

"Non avevamo dubbi" interviene Kait, aggiungendosi alla risata, seguita da me e Meg.

Arriviamo da Starbucks e ci sediamo all'unico tavolo libero, solitamente questo Starbucks non è molto frequentato come quello del centro.

"Bene ragazzi, cosa volete?" Ci chiede Daisy

"Due frappé ai frutti di bosco, grazie" dico

"Un frappe alla fragola e uno al cioccolato" dice Johnny

"Bene, arriveranno presto. Eh.. Zoe, poi mi dici come facevi a conoscere quel ragazzo" dice riferendosi a Jacob

"Magari un'altra volta" dico sorridendo

Lei si allontana e Johnny prende parola
"Parlava di Jacob, vero?" Mi chiede

"Già" rispondo

"Ma quindi lo conoscevi?" Gli chiede Meg

"Voi sapete che sono famoso, giusto?" Chiede

Tutte annuiamo.
"Bene, ci eravamo incontrati ad un raduno e lui beh, ha iniziato a picchiare delle guardie" spiega

In lontananza vedo un gruppetto di persone entrare e fermarsi alla cassa.

Sono i miei genitori, mia sorella, il suo ragazzo e sua figlia.

"Meg, mi serve un favore immenso" dico

"Dimmi" dice

"Guarda lì" dico indicando il gruppetto

"Esci dall'entrata secondaria e aspettaci li, appena ci porta da bere ti raggiungiamo" dice

"Grazie, ti devo un favore immenso" dico lasciandole un bacio sulla guancia

Prendo il telefono e scappo senza essere vista.

Non so perché ho tanto paura di parlare con mia sorella, forse sono solo insicura.

Non ci parliamo da troppi anni, è come se non fossimo più sorelle.

Finalmente i ragazzi mi raggiungono, così decidiamo di andare a Central Park.

Mentre camminiamo sentiamo qualche tuono, così i ragazzi decidono di andare via.

Io rimango per strada con qualche passante che scappa sotto la pioggia.

Forse dovevo portarmi una felpa.

Arrivò a central park e prendo il telefono.

Digito il numero di Joey e al primo squillo lui mi risponde

"Zoe adesso non proprio posso risponderti, ti chiamo appena posso" dice e chiudo subito

Bene.

Inizio a piangere, avevo accumulato troppe emozioni, non ce la facevo più.

Vedo tutto a rallentatore, la pioggia che cade sull'erba, le persone che camminano sotto degli ombrelli, altre che si coprono con quello che trovano.

E poi ci sono io, quella che cammina sotto la pioggia senza niente, e che piange senza una ragione.

Vedo qualcuno correre, probabilmente un ragazzo.

Arriva da me e mi abbraccia.
È il suo odore.

"Non piangere" dice asciugandomi le lacrime

Odio essere debole.
Odio provare certe emozioni quando sono con lui.

Odio il fatto di odiarlo.

"Perché sei qui?" Gli chiedo

"Non ritornavi a casa e mi sono preoccupato" risponde facendo spallucce

"Ti preoccupi per me?" Chiedo

"A volte" risponde facendo nuovamente spallucce

Ci stacchiamo dall'abbraccio e rimaniamo qualche secondo a fissarci negli occhi.

"Tieni" dice togliendosi la felpa

"Ti raffredderai" dico

"Posso sopravvivere"
"Tieni" insiste

"Grazie, Jacob" dico















Ehiiiiii, sono viva!
Ho fame e boh, vado a mangiare.
peace out✌🏻

fuck me daddy; jsWhere stories live. Discover now