4. THOR

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Brava, Chloe. Sei stata coraggiosa e hai saputo tener testa a quella testa calda. Ma poi dico, crede di essere così importante per il solo fatto di essere a capo di una famosa azienda? Ma che se ne andasse a quel paese!

'Sono Marco Valente, stiate tutti ai miei piedi! Ubbiditemi! Sono Dio!' Feci cercando di imitare la sua voce tuonante, risultando con certezza alquanto ridicola. Infatti alcuni impiegati mi guardarono con aria scioccata cercando di capire cosa mi stesse succedendo. Anche perche:

1. Stavo camminando senza sosta per i corridoi scendendo le scale a piedi con passo avanzato;

2. Parlavo ad alta voce sembrando una squilibrata;

3. Avevo appena tolto le scarpe coi tacchi per camminare comoda (mi era concesso visto che stavo scendendo tutti quei piani a piedi ed ero appena al trentesimo piano!) e di conseguenza ero scalza.

'Che avete da guardare, eh?' Mi rivolsi a loro con tono leggermente isterico. 'Tornate a lavoro che il signor Dio Valente vi licenzierà se guardate un secondo di più! Maleducati!' Quella tattica sembrò funzionare benissimo. Abbassarono tutti lo sguardo e tornarono alle loro rispettive postazioni.

Continuai la mia discesa dai cieli arrivando col fiatone al piano venti e tentando di riposare, anche perché parlare ad alta voce e camminare a passo sostenuto avevano la loro dose di energia bruciata. Cercando di riprendermi dal mio stato confusionale (, sono drammatica) mi appoggiai con la schiena al muro, ovviamente bianco e senz'anima come il tizio al trentaduesimo piano, e alzai la testa chiudendo gli occhi per un istante.

'Grazie ancora per avermi tenuto aperte le porte dell'ascensore, signorina.' Una voce profonda mi risvegliò dal mio attimo di pura tranquillità. 'È stato molto gentile da parte sua.' Intuii dell'ironia nel suo tono.

'Non c'è di che.' Gli risposi ancora con gli occhi chiusi facendogli capire che era il momento di sparire.

'Cenerentola ha perso le sue scarpette di cristallo?' Ancora quel tono fastidiosamente ironico...

'Senta, mi lasci in pace. Mi faccia godere la tranquillità.' Dissi esasperata.

'Mmmh... acida questa mattina, eh?'

Eh no! Quando è troppo è troppo!

'Ma dico, mai uno che si faccia gli affari suoi in quest'azienda?' Aprii gli occhi dirigendomi diretta verso la fonte della voce profonda. In realtà non riuscii neanche a fare tre passi che mi scontrai con una roccia, sì, quella era la consistenza del petto della "voce", sentendo un leggero dolore al mio adorato nasino. 'Ahi! Ma è fatto di granito?' Espressi i miei pensieri casti ad alta voce. Brava, Chloe! Essere senza filtri è una delle più belle qualità. E sentii la "voce" scoppiare in una risata che, mio Dio, era il suono più bello mai ascoltato prima. Eh sì, per me era la "voce" perché, intenta a risistemare il mio naso dall'impatto violento, non ero ancora riuscita a guardare il viso della fonte di quella risata melodiosa.

'Lei è unica, gliel'hanno mai detto?' Ammise tra una risata e l'altra. Intanto decisi finalmente di alzare lo sguardo e guardare in alto, molto molto in alto, il viso sconosciuto. Dovevo dire che, beh, la visione non era per niente male, anzi. Dinanzi a me c'era Brad Pitt, Chris e Liam Hemsworth, Colin Farrell e tutti quegli attori biondi messi assieme racchiusi in un unico corpo: Mister Voce Melodiosa. Probabilmente restai a fissarlo più del dovuto anche perché, cavolo, chi non lo avrebbe fatto?

'Quando ha finito di fissarmi...' Disse accennando ancora a qualche risatina. 'Signorina...?' Mi allungò la mano in vena di presentazioni.

'Rossi. Chloe Rossi.' Mi presentai sperando avesse già dimenticato la figura di poc'anzi.

My Boss - Il Mio Capo ✔ (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now