CAPITOLO 8 "Al tuo fianco".

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Oddio.

Ce la posso fare, infondo devo solo ingannare sei persone, scappando esattamente sotto il loro naso, ma la cosa più grave è : come faccio a fidarmi di Simone così ciecamente?

Siamo dal fioraio che mi ha suggerito e non riesco ad immaginare quale possa essere il suo piano, sono intenta a fingere interesse verso delle peonie e poi lo noto.

Quanto è bello. Subisco il suo fascino e ne sono in totale balia.

"Signorina le interesserebbe vedere le rose che abbiamo ricevuto oggi, sono ottenute da degli incroci e sono più uniche che rare." Mi propone con lo sguardo di chi mi vuole dire "reggimi il gioco".

"Ah ok." Mi afferra con prepotenza il braccio, conducendomi sul retro del negozio. Non riesco neanche a lamentarmi della sua irruenza, perché divento una statua di cera.

Sul retro del negozio, c'è una strada con una maserati nera parcheggiata. Questo è il suo grande piano di fuga?

"Muffin, non dirmi che sei senza parole! Pensavo che con un papino/fidanzatino come il tuo fossi abituata al lusso!" Mi schernisce il deficiente, mentre si porta una mano tra i capelli, sistemandosi il suo ciuffo bruno.

"No in realtà sono un po' delusa dal tuo piano, così saremo come Bonnie and Clyde e fuggiremo fino a quando? Ti rendi conto della situazione in cui ti stai cacciando per me? Non posso comprometterti..." Realizzo così che devo accettare lo schifo di vita che mi si prefigge, non voglio che entri nei miei casini.

"Simpatica, davvero, sei adorabile! Non mi frega nulla dei guai che avrò, uno in più uno in meno! Secondo te come faccio ad avere questa auto? Facendo il cameriere?"

Mi guarda, aspettando che capisca qualcosa e poi aggiunge: "Sali subito, prima che quei energumeni si accorgano che siamo via già da un po'."

Salgo in auto e fa lo stesso anche lui, subito dopo mette in moto e il rombo della maserati mi intimorisce un po' e iniziamo a sfrecciare nella stradina.

"Dove andiamo?"

"Ovunque. Penso che qualsiasi luogo sia meglio di quello che ti aspettava." Dice serio, senza guardarmi, con gli occhi puntati sulla strada.

" Dice serio, senza guardarmi, con gli occhi puntati sulla strada

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Pov Simone

           

Allora è proprio vero che le donne sanno solo lamentarsi! Ho organizzato tutto e lei che fa? Critica il mio piano!

Sto volutamente mantenendo il broncio, in realtà vorrei solo ridere della sua ingenuità. Voglio vedere cosa fa se non le parlo.

"Allora? Ora non mi parlerai più?"

Resto in silenzio, crogiolandomi della sensazione di saperla in pugno.

"Se è perché ho offeso il tuo piano, mi sembra esagerato!"

Ma quanto sono bravo a fingere interesse nel vedere l'asfalto della strada?

"Ok, va bene, scusami! Ti ringrazio! Se non fosse per te, beh non ci voglio neanche pensare..."

Quando vedo che abbassa lo sguardo capisco che ho ottenuto quello che volevo.

"Come te la sei passata in questi anni?" Cambio discorso, realmente interessato a lei.

"Me lo stai chiedendo davvero?"

Annuisco e aspetto che lei mi racconti tutto, voglio saperne di più di tutta questa storia.

"Mio padre è un folle, ha rinchiuso in un bunker me e mia madre per anni, poi dopo che sono scappata e mi ha riportata in quel rifugio, mi ha impedito di vedere mia madre per otto anni, e solo una settimana fa ho scoperto che è morta tre anni fa suicidandosi. Mio padre ha dunque pensato di sostituirmi a lei e ha deciso che devo essere sua moglie." Concludo, evitando accuratamente di guardarlo negli occhi.

"Che schifo, vorrei ucciderlo con le mie mani." Esordisco, stringendo con forza il volante.

"Ma perchè è così ossessionato da te?" Aggiungo, so per certo che manca qualcosa a questa storia.

"Penso perché è malato." Ma la spiegazione che mi sta dando non mi convince per niente, tuttavia non voglio forzarla.

"Dove stiamo andando?" Mi richiede nuovamente, toccandomi il braccio.

"C'è un casolare di mia proprietà tra qualche chilometro, dormiremo lì stanotte e poi domani prenderemo l'aereo."

"L'aereo? Dove mi vuoi portare?"

"Lontano." Concludo e riporto l'attenzione sulla strada.

"Ma che risposta è?" Chiede visibilmente irritata.

"Ti fidi di me?" Domando improvvisamente e già so che è stato stupido, siamo praticamente degli sconosciuti e nonostante tutto le ho chiesto se è pronta a seguirmi senza fare domande.

"Si." Ed ecco che la sua risposta sincera mi spiazza. Praticamente neanche la mia ombra si fida di me e lei invece non ha esitazioni.

"Fai male sai, non devi affidarti così tanto agli uomini, non siamo una bella categoria, soprattutto quando abbiamo a che fare con le donne." Spiego cercando di aprirle gli occhi, non tanto su di me, ma sugli altri, che vedendola così ingenua e indifesa, potrebbero approfittarne e mi basta pensare a questo per andare improvvisamente in escandescenza.

"Ma io non mi fido degli uomini, degli altri, solo di te." Ed eccolo il mio colpo al cuore! Quanti ne sto avendo da quando l'ho rivista? Dovrei prenotare una visita dal cardiologo, questa ragazza sta minando seriamente il mio stato di salute.

"Comunque partiremo per Malta, lì ho degli affari da risolvere  e ne approfitterai per cambiare aria."

"Quali affari?"

"Non ti deve interessare." Concludo brusco, forse troppo, ma non voglio assolutamente coinvolgerla con quello che prevede il mio lavoro.

Durante il tragitto abbiamo parlato così tanto, che quasi mi stupisco di essere già arrivato alla proprietà.

"Ti avverto principessa, è molto rustico questo posto, ma è difficile da trovare, quindi dovrebbe essere ok." Mi volto verso di lei, attendendo una sua smorfia o un commento sdegnato, ma nulla. Entriamo nel casolare e Vittoria si guarda interessata.

"Si può sapere perchè sei così silenziosa ora?"

"Questa un tempo era casa tua, vero?" Chiede timorosa e a quella domanda sono basito, come fa a saperlo? Molti anni fa ho rimosso ogni traccia di oggetti personali e ricordi miei e di mia madre.

"Come hai fatto a capirlo?"

"Ha il tuo stesso odore."

"Stai dicendo che profumo di casa abbandonata e ammuffita?" Esordisco incredulo.

"No, ma emana calore, come te." All'ennesima risposta spacca-cuore  della biondina, decido che stasera chiamerò Matteo Bianchi, il  mio cardiologo.

Angolo della matta 😜💕
Per coloro che mi stanno seguendo e che ritengono questa storia carina, sappiate che siamo sempre più vicini al fulcro della storia e le cose si complicheranno sempre più!
Spero che la storia non risulti noiosa e ricordo che sono sempre disponibile a ricevere recensioni o critiche che siano positive e negative, detto ciò vi bacio 😘❤️
A presto chicas 🦄

Τύχη: quando la fortuna non basta.Where stories live. Discover now