Perché l'ha fatto?

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«Madelyn!»

Chiusi l'armadietto girandomi velocemente e non appena vidi Allison, affrettai il passo verso di lei.

«Che è successo?»

Le chiesi appoggiando i libri sul petto incrociando le braccia intorno ad essi.

«Non hai saputo?»

Aveva un'espressione preoccupata, ma assottigliai gli occhi negando con la testa.

«No, Al.»

Mi prese il braccio portandomi nel bagno, chiudendo a chiave la porta.

«Aaron..»

Prese un lungo respiro chiudendo gli occhi.

«Aaron mi ha detto che girano delle voci a scuola..»

«Quale voci?»

Chiesi spazientita posando a terra lo zaino e i libri.

«Alcuni dicono che Andrew abbia messo foto tue su internet.»

«C-cosa?»

La guardai sbalordita, mentre le mie guance si coloravano di rosso dall'imbarazzo.

«Che tipo di foto?»

«Una tua foto..nuda. Mad, non so se siano vere. Spero di no, ma penso che..»

La interruppi subito.

«Sì, lo so.»

Appoggiai la schiena sul muro freddo e mi trascinai a terra.

«Gli mandai una mia foto, ma successe un anno fa. Pensavo l'avesse cancellata!»

«Se davvero lo ha fatto è ancora più stronzo.»

Una lacrima rigò il mio viso, ma la scacciai subito.

«Perché Al? Io lo amavo così tanto. Perché mi ha fatto una cosa del genere?»

Le chiesi guardandola, come se potesse rispondere alla mia domanda.

Si chinò fino alla mia altezza tendendomi una mano, così la presi e mi fece rialzare da quel pavimento lurido.

Mi abbracciò all'improvviso come se non ci fosse un domani.

«Ricorda che ci sarò sempre per te, Mad.»

«Lo so.»

Dissi nascondendo il viso sotto i suoi lunghi capelli.

«Dai, andiamo.»

Sorrise e aprì la porta del bagno.

«Facciamo vedere al mondo che Madelyn Cooper è una fottuta spacca culi!»

Ridacchiai per come mi aveva chiamata e ci demmo il cinque.

Entrai in classe e come immaginavo, gli occhi erano tutti puntati su di me. Cercai di fare l'indifferente, anche se risultava molto difficile.

«Penso sia proprio vero.»

Sussurrai addolorata alla mia amica per non farmi sentire dagli altri.

Mi fece un occhiolino di incoraggiamento e ci sedemmo ai nostri rispettivi posti.

***

«Non ci posso credere. Quel bastardo sta ridendo e scherzando con i suoi amici come se non avesse fatto nulla di male!»

Esclamò allibita Allison mentre masticava una gomma.

Adesso basta.

Sbattei furiosa l'armadietto, con l'intenzione di andare dal ragazzo che mi aveva rovinato la vita.

Picchiettai sulla sua spalla per farlo girare e quando lo fece gli diedi un rumoroso schiaffo che sentirono tutti.

«Vai a fare in culo, brutto stronzo.»

Gli dissi sputandolo in faccia, per poi ritornare dalla mia amica, mentre tutti mi guardavano sorpresa dal gesto che avevo appena compiuto.

Anche Allison mi guardava stupefatta, facendomi un applauso con le mani.

«Andiamo.»

Le presi il braccio trascinandola insieme a me, uscendo da quell'edificio.

«Sei stata grande, Mad. E chi se lo aspettava?»

«Deve capire che Madelyn non è più quella ragazzina debole. E se lo meritava per tutto quello che mi ha fatto.»

Annuì sorridendo fiera di me ed entrammo in macchina, ritornando poi a casa.

«Maledetta matematica!»

Imprecai e buttai a terra i libri, urlando disperata.

All'improvviso, un messaggio da uno sconosciuto comparve sul blocco schermo del cellulare.

Da: Sconosciuto
Hey! :)

A: Sconosciuto
Chi sei?

Da: Sconosciuto
Scusami, sono Austin..Austin Blake. Ti ricordi di me? ;)

Oddio, mi ero dimenticata della sua esistenza!

A: Austin
Hey! Scusami, mi ero completamente dimenticata di averti dato il mio numero.

Da: Austin
Tranquilla. Volevo chiederti una cosa. Che ne dici se dopodomani vieni a casa mia? Ci sarà una festa e sarai la benvenuta! ;)

A: Austin
Certo! Può venire anche la mia amica?

Da: Austin
Come potrei dirti di no? Dammi il tuo indirizzo che vengo a prenderti alle 9 p.m

A: Austin
Grazie mille Austin, ma non c'è ne bisogno.

Da: Austin
Non esiste proprio.

Lo ringraziai di nuovo e gli diedi il mio indirizzo. Il cuore mi batteva forte come se avessi appena corso una maratona.

Ma perché?

Posai il telefono sulla scrivania e sclerai sorridendo.

Una domanda sorgeva spontanea: Ci sarà stato anche l'idiota del fratello?

Speravo di no, perché la voglia di sopportarlo per tutta la serata non ce l'avevo.

Ma comunque non potevo non ammettere che era bello.

Bello era dir poco.

Perfetto. Perfetto in tutto, anche con mille tatuaggi e piercing.

Perché mi dovevano attrarre sempre quelli stronzi, belli da far schifo e troppo sicuri di se stessi?

Ero così immersa nei pensieri che non mi ero nemmeno accorta di star scarabocchiando sul quaderno.

Presi subito dopo il telefono per avvertire Allison della serata di domani.

Nel momento in cui stavo cercando di calmare la mia amica dall'urlo eccitato che fece a telefono, la porta bussò.

«Allison, ti chiamo dopo.»

Dissi chiudendo la chiamata e andando di sotto per vedere chi fosse.

Mi alzai in punta di piedi e guardai attraverso lo spioncino.

«Cazzo.»

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Holaaaa gente! Come state?
Secondo voi chi è stato a bussare? 🙊
Un bacio,
-Ire.❤️

BORN TO LOVE YOUWhere stories live. Discover now