𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 26

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"𝐈𝐥 𝐥𝐢𝐭𝐢𝐠𝐢𝐨 𝐭𝐫𝐚 𝐢𝐧𝐧𝐚𝐦𝐨𝐫𝐚𝐭𝐢 𝐫𝐢𝐩𝐚𝐫𝐚 𝐝𝐚𝐥

𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐞𝐬𝐭𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐞 𝐫𝐚𝐟𝐟𝐨𝐫𝐳𝐚 𝐢𝐥 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨."

(𝐒𝐢𝐥𝐯𝐢𝐚 𝐙𝐨𝐧𝐜𝐡𝐞𝐝𝐝𝐮)

『♥』

Andai a letto che erano le 23 passate, stavo finendo di fare i fiocchi da attaccare sulle porte delle stanze e quando terminai, mi armai di nastro adesivo e tanta tanta furtività. Entrai lentamente in ogni stanza e appesi le decorazioni con l'intento di fare una sorpresa ai miei compagni al loro risveglio. Stavano tutti dormendo, tranne me. Quando entrai nella stanza blu, mi accorsi che Giovanni, Ayle e Joseph si erano addormentati con la abat-jour accesa, il primo dormiva con la mascherina sugli occhi, il secondo raggomitolato in un bozzolo di coperte con la faccia rivolta verso il muro, mentre Jo, stava supino, le labbra leggermente aperte, il braccio appoggiato sulla pancia e il petto che si alzava e abbassava lentamente, mentre la coperta stava abbassata sino al busto.

Sfruttai la luce soffusa per appendere il grosso fiocco il più in fretta possibile, poi, da brava mamma che ero - non è vero, ero solo la seconda più grande del gruppo dopo Mida - con cautela mi arrampicai sul letto più alto per spegnere l'abat-jour accanto a Joseph. Teneva un libro tra le mani, ancora aperto, segno che si era addormentato nel bel mezzo della lettura, così, mi allungai e con delicatezza sfilai via il libro dalle sue mani, ci infilai in mezzo una matita, che sapevo aveva l'abitudine di usare come segna libro, e lo appoggiai accanto a lui, ai piedi del letto. Non si mosse, non si accorse di nulla. Stavo per andarmene, ma non riuscii a trattenere il mio impulso di dargli il bacio della buonanotte. Mi sporsi in avanti, e appoggiai teneramente le labbra sulla sua fronte. 

Vedere il suo viso così vicino mentre dormiva, rilassato e nel suo mondo dei sogni con le labbra dischiuse, la voglia di lasciarci un bacio era così forte che mi formicolava la bocca dello stomaco, ma riuscii a trattenermi - almeno quello - e così, con l'agilità di un gatto, scesi dall'intricata disposizione dei letti in totale buio - non so con quale botta di culo non calpestai e non feci cadere niente - e uscii dalla stanza, tornai nella mia camera e mi misi a dormire. 

La mattina mi svegliai presto, come al solito, sarei dovuta andare prima in palestra per riscaldarmi e poi a provare con la Maestra, mancavano due giorni alla puntata, lei era molto contenta di come stava venendo e così anche io. Puntavo ad arrivare prima, volevo quel primo posto. Mi stavo preparando la colazione quando iniziai a sentire del movimento provenire dalle camere e solo quando mi videro in cucina, dalla bocca di ognuno uscì solo e unicamente la stessa frase: "sei stata tu a mettere quel fiocco sulla porta?", e puntualmente, quando rispondevo di Sì, venivano a ringraziarmi con un abbraccio o con un bacio sulla guancia. Dustin, Kumo e Nicholas fecero l'eccezione, il biondo mi prese in braccio facendo una piroetta su se stesso, il moro mi strinse in un abbraccio così forte che sbilanciandosi per poco non cadevamo a terra, mentre il castano rispose semplicemente con un "grazie". 

Stavo seduta attorno alla penisola mangiando i cereali dalla tazza, con la coda dell'occhio vidi Jo in lontananza arrivare con una brutta cera sul viso, restai a guardarlo sin quando non arrivò davanti a me. I suoi occhi mi individuarono e lui forzò un sorriso, aveva il viso un po' pallido, fece il giro della penisola, mi mese il braccio attorno alle spalle e si inchinò sul mio viso lasciandomi un bacio sulla tempia, «grazie per il fiocco», sapeva bene che ero stata io a mettercelo. 

«Figurati, ma...», mi girai a guardarlo quando tolse il suo braccio dalle mie spalle e si girò per farsi un caffè, tossì aprendo la confezione della cialda, «non stai bene, che hai?».

𝔇𝔞𝔪𝔪𝔦 𝔲𝔫𝔞 𝔰𝔢𝔠𝔬𝔫𝔡𝔞 𝔭𝔬𝔰𝔰𝔦𝔟𝔦𝔩𝔦𝔱à ♥ 𝓗𝓸𝓵𝓭𝓮𝓷Where stories live. Discover now