4. audizione

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Erano passati un paio di giorni dall'entrata di Beatrice e Ayle in casetta, ed entrambi erano riusciti ad integrarsi al meglio e a socializzare con ognuno dei ragazzi presenti, sempre disponibili e pronti ad aiutarli.

Si trovavano più o meno tutti nel giardino principale della casetta, da poco tornati ognuno dalla propria lezione, quando venne chiesto loro di raggiungere lo studio sotto richiesta della produzione. A tutti era sembrato parecchio strano, e mentre raggiungevano la loro meta, si iniziarono a porre delle domande in merito, ansiosi.

«Io mi sto cagando sotto. Ve lo giuro uagliù» disse con molta sincerità Gaia, mentre camminava tra le sue due compagne di stanze.

«Secondo me sarà qualche provvedimento, forse anche grave, altrimenti non capisco l'urgenza di farci correre in studio — Beatrice si strinse nella felpa — o al massimo, se non vogliamo essere catastrofici, sarà qualche compito o gara» si affrettò ad aggiungere dopo aver notato lo sguardo preoccupato delle due ragazze.

«Io sono sicuro di non aver fatto e detto niente questa volta. Nessuna cazzata» prese parola Holy con convinzione. Dopo aver ricevuto la prima sgridata dell'anno, stava iniziando a contare tre volte prima di dire determinate cose. O almeno ci provava.

«Spero non sia niente di grave. Ad esempio una sfida» disse Sarah con quel suo tono di voce dolce.

Stella cercò di smorzare la situazione. «Lo scopriremo solo vivendo» e fece una risata isterica.

I ragazzi raggiunsero immediatamente lo studio vuoto, prendendo ognuno il proprio posto e guardandosi attorno in attesa che qualcosa accadesse, ma i minuti passavano e non succedeva nulla.

Holden, seduto dinanzi a Beatrice, si girò di lato e guardò i suoi compagni. «Rega' io me sto a morì de' fame» confessò con sincerità, facendo ridacchiare i pochi che lo avevano sentito.
Anche lui era parecchio in ansia, ma cercava di non pensarci perché sapeva quanto potesse essere nociva quella sensazione, e inoltre era abbastanza sicuro, come aveva detto poco prima Francesco, di non aver fatto nulla.

Prima che qualcun altro potesse dire anche solo una parola, entrarono la Celentano ed Emanuel Lo, e i cantanti rilasciarono un sospiro di sollievo, sebbene fossero ansiosi per i loro amici ballerini.

Dopo un timido "buonasera" da parte degli alunni, la maestra prese subito parola. «Siamo qua perché vi dobbiamo spiegare delle cose importanti che voi ancora non avete capito e lo dovete capire. Intanto facciamo mandare subito un filmato» disse con serietà mentre scriveva chissà cosa sui fogli che aveva davanti.

Sul grande led in alto vennero mostrati Simone e Holden in Sala Relax appena finita la puntata. Il cantante si complimentò con il ballerino, dicendogli che, sebbene fosse arrivato ultimo alla classifica di Anbeta, a lui era piaciuto molto.

«No a me me rode er culo perché io non so' d'accordo, sincero. Non dovevo arriva' ultimo. Per questo me rode er culo» gli rispose il biondino con un tono di voce davvero incazzato.

«Come stai amore?» Chiara gli si avvicinò premurosa.

«Sicuramente non posso essere la persona più felice del mondo e me rode er culo ripetette per la terza volta mentre si infilava la felpa marrone — perché sono arrivato ultimo e non sono d'accordo su questo» continuò nervoso.

NUVOLA | HoldenWhere stories live. Discover now