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Nala

<<Lasciami!>> dissi cercando di liberarmi dalla sua presa.
<<Una volta che entri nella tana del lupo non ci esci più cerbiatta.>> disse con la sua voce dannatamente sexy.
Sì, era bello lo ammetto, era oltre il bello, stupendo a dire il vero. Ma credo fosse un tantino più grande di me... forse 8 anni in più. Insomma, credo che l'età fosse quella.
Mi trascinò dentro la stanza VIP e quando mi lasciò il braccio, mi sistemai i capelli, i quali mi toglievano la visuale.

Sbuffai e dissi mentre mi sistemavo il vestito. <<Dannazione! Potevi fare piano ora sono tutta sudata!>>
Alzai lo sguardo e davanti a me vidi...

Li contai tutti con l'indice <<uno, due, tre... sette, otto>> dissi sottovoce.

<<Cazzo mi trovo con otto fregni in una sola stanza, wow>> dissi a bocca aperta.
Credo che avessi detto tutto ad alta voce, perché cominciarono a ridere.

<<Nove.>> sentii di nuovo quella voce. Alzai un sopracciglio curiosa.

<<Ti trovi con nove fregni.>> disse correggendomi.

<<No.>> dissi sicura. Contai di nuovo come avevo fatto prima e dissi <<Sono otto... tu non conti, ti sei comportato male con me e sei fuori dalla lista "fregni".>> dissi incrociando le braccia al petto.

Invece di guardarmi negli occhi, il suo sguardo si abbassò sul mio seno.

< Ehi! Potrei denunciarti per aver guardato il seno a una quindicenne!>> dissi

Quel punto tutti sbianchirono. Lui mi guardò confuso e sorpreso.

Non ce la feci. Scoppiai a ridere.

<<Le vostre facce>> dissi tra le risate <<erano fantastiche!>>

Andai verso la poltrona in cento e mi sedetti. Mi asciugai una lacrima e dissi <<oh per la cronaca! State tranquilli, sono maggiorenne!>>

Guardai lui. Era... più sorpreso di prima, credo. Ma poi il suo sguardo divenne quello di un padre che sta per sgridare sua figlia per aver rovinato la sua macchina preferita.

Mi girai verso i ragazzi e dissi <<Ho esagerato?>>

<<Giusto un po'...>> disse uno con gli occhi azzurri, capelli scuri e lisci. Credo fosse il più giovane tra tutti.

Alzai le spalle come se nulla m' importasse, e in verità era così.
<<Vabbè capita. Non sempre puoi avere il controllo su tutto, vero?>> dissi incrociando il suo sguardo.

<<Ok adesso hai esagerato>> disse sempre il ragazzo con gli occhi azzurri.

Avevo fatto centro. Credo di conoscere abbastanza le persone come lui. Sembra quello più grande che comanda gli altri. Pensa di avere tutto sotto il suo dominio e quando non è così, impazzisce.

Mise le mani nelle tasche dei pantaloni e disse serio: << Tutti fuori. >>

Appena mi alzai si avvicinò e mi spinse, facendomi sedere di nuovo.
<< Tu no>>.

Alzai gli occhi al cielo e sbuffai.

Una volta usciti tutti si mise davanti a me, poi si abbassò appoggiando i gomiti sulle ginocchia. Il suo viso era di fronte al mio seno. Lo guardò per qualche secondo e poi alzò lo sguardo verso il mio.

<<Se pensi di cavartela così facilmente, ti sbagli.>> disse alzandosi.

Così mi alzai anch'io. <<Senti devo andare, mi sono stufata. Non so chi tu sia e non voglio saperlo.>> dissi superandolo.

Mi prese per un polso e mi fece girare verso di lui. Mi circondò la vita con il braccio e sentii il suo membro premere contro il mio ventre.

Trattenni il respiro e lo guardai senza battere ciglio. Ero... paralizzata.

Fece alcuni passi indietro e si sedette sulla poltrona dove prima c'ero stata io. Mi trascinò con se e mi fece sedere sopra di lui.

<<Basta questo per farti stare zitta, mmh?>> disse, in un sussurro, vicino al mio orecchio.

Spostò i miei capelli di lato e si avvicinò alla collo. Soffiò leggermente e sobbalzai.

Lo senti sorridere divertito, mentre una mano si abbassava sul fondoschiena e l'altra mi stringeva la coscia.

<<Sei spaventata piccola cerbiatta?>> disse vicino le mie labbra.

<<N-non farlo.>> dissi sottovoce.

<<Cosa? Baciarti?>> disse sfiorandole leggermente.

Annuì piano cercando di respirare.

<<E perché mai dovrei darti retta?>> disse salendo leggermente con la mano verso l'interno coscia.

<<P-perché... perché io... io non ho..>> non riuscivo a parlate. Tutto il mio corpo si trovava in fiamme.

<<Non farlo>> dissi sperando che si fermasse <<ti prego>>
Mi guardo negli occhi e mi lascio andare. Mi alzai di scarto e mi voltai dandogli le spalle. <<I-io... io devo andare>> dissi infine uscendo da quella stanza.

FUCK ME | fuck youWhere stories live. Discover now