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Adam

«Allora... Ti va di guardare un film?» disse sedendosi sul divano affianco a me. Era bellissima, in ogni suo movimento. I capelli lisci e lunghi. I suoi occhi verdi da cerbiatta. Il suo corpo sensuale.
«Ma certo. Che vuoi guardare?» chiesi.
«Ehm... che ne dici di Avatar?»
«Si ci sta. Era da un sacco che volevo vederlo.» dissi rilassando la schiena per accomodarmi meglio.

Dopo che mise il film, si sedette vicino a me.
Alzai gli occhi al cielo e sbuffai. Le presi un polso e la tirai verso di me. «Non azzardarti a starmi più lontana. Ti voglio sempre con me. Sempre. In qualsiasi momento.» dissi stringendola al petto. Sentii trattenere il respiro per poi rilassarsi completamente. Appoggiò la testa sul mio petto e mi misi ad accarezzarle i capelli. Profumavano di lavanda. Un profumo che una volta addosso non se ne andava più. Lei era così. Come il profumo che aveva addosso. Era entrata nei miei pensieri e non aveva intenzione di uscirne.
«Sai, era da un pò che non mi sentivo così. Non so cosa succederà in futuro ma ti chiedo una sola cosa. Se non vuoi che sia una cosa seria, ti prego di andartene anche adesso. Perché non posso più sopportare altro dolore.» disse con voce debole.
«Non ti avrei cercata sennò.» dissi con lo sguardo sulla TV. Sentii il movimento della sua testa mentre si alzava. Mi stava osservando.
«Hai dei bei occhi.» disse infine.
Distolsi lo sguardo dal film e lo posai sul suo. Avevo gli occhi marroni. Il 79% della popolazione mondiale aveva gli occhi come i miei, ma a lei piacevano comunque.
«Come il 79% delle persone esistenti in questa terra, Nala.» dissi facendo una piccola risata.
«Questo è vero. Moltissime persone hanno il tuo stesso colore ma nessuno avrà i tuoi occhi. Si può capire molto guardando una persona negli occhi»
«E tu cosa hai capito guardando nei miei?»
«Moltissime cose...» disse per poi cominciare a guardare il film.
«Sai che prima o poi dovrai dirmelo, vero?»
«Si, lo so. Ma non stasera.»
Le diedi un bacio sulla testa e feci un bel respiro per godermi ogni momento.

***

«Ma che cazzo! Non è giusto!» disse piangendo mentre guardava il film.
«Nala... Questo film non fa piangere...» dissi.
Si staccò dal mio petto e mi guardò distorta.
«Si certo come no, non fa piangere il fatto che sto tizio sta per rovinare questo mondo bellissimo in cui vivono delle creature meravigliose e non fa piangere il fatto che loro due hanno appena litigato!» disse tirando su col naso.
Ok. Non è un film che fa piangere ma... a lei si.
«Va bene, ho capito. Prendi troppo sul serio i film. Dai vieni qui.» dissi aprendo le braccia come invito per appoggiare la sua testa sul mio petto. Si asciugò una lacrima e continuammo a vedere il film.

***
« "Io ho già scelto, aspetto solo che lei scelga me."  Mi rimetto a piangere. Hai visto che carini che sono?»
Era letteralmente impazzita. Non pensavo fosse così sensibile e così romanticona. Era davvero brava a nascondere i suoi sentimenti e se li stava mostrando davanti a me questo significava che per lei valevo qualcosa.
«Ah! Lo sai che tra qualche giorno esce il secondo di Avatar?» disse contenta.
«Che ne dici se andiamo al cinema a guardarlo?» chiesi rivolgendole un sorriso.
D'improvviso restò a guardarmi stecchita. «Dici sul serio?» disse con una voce da bambina. Gli occhioni da cucciolo che mi rivolse mi fecero sciogliere all'istante.
«Ma certo. Lo guarderemo in 3D. Ancor meglio.»
« Aaaaaaaaa! Grazie, grazie, grazie!» disse urlando per poi mettersi a cavalcioni su di me mentre mi dava un forte abbraccio.
Cazzo! Colpo basso questa mossa, Nala.
La abbracciai anch'io e dopo qualche secondo si staccò per poi fissarmi negli occhi.
Mi guardò le labbra poi ancora gli occhi... e fece un sorriso. Un sorriso sincero e pieno d'affetto.
Le spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio e poi appoggiai la mano sulla sua guancia.
I suoi respiri divennero irregolari e il mio amico la sotto continuava a sentire l'atmosfera calda.
Pian piano i nostri visi si avvicinarono e restava solo qualche millimetro di distanza.
Eravamo talmente vicini da sentire l'uno il respiro dell'altra.
«Ho voglia di baciarti...» disse fissandomi le labbra. «Posso baciarti, Adam?» pronunciò il mio nome in modo talmente provocatorio che non le risposi neanche.
Mi affondai sulle sue labbra e al contempo lei muoveva i fianchi su di me in modo sensuale. I nostri respiri divennero un tutt'uno. Mi staccai e cominciai a baciarle il collo fino ad arrivare alle tette. Quelle meravigliose tette.
La presi per la vita e la alzai per poi farla sdraiare del tutto sul divano. Era così minuta e piccola sotto il mio corpo, e questo mi faceva impazzire. Continuai a baciarla, ancora e ancora finche le sue labbra non divennero rosse. Le presi entrambi i polsi con una mano e gliele tenni sopra la testa. Mi staccai dalle sue labbra, con la mano libera alzai la sua maglia fino sopra il seno.
Non indossa il reggiseno. Cazzo, così mi farà impazzire.
Cominciai a stringere un seno e l'altro a succhiarle il capezzolo.Lei invece iniziò a gemere sempre più forte. <<Shhh... tua sorella dorme.» dissi facendo un sorriso divertito.
Mi alzai sulle ginocchia e tolsi la cravatta. Le legai i polsi con essa per poi legarla ancora dall'altra parte sull'appoggia testa del divano.
Mi tolsi la camicia e rimasi a petto nudo.
Fece un sorrisetto e mi affondai su di lei.
La baciai ovunque. Le sue labbra erano così morbide e quasi rischiavano di sanguinare. Mi spostai di nuovo sul suo seno e cominciai a succhiare prima un capezzolo e poi l'altro.
Lei si muoveva sotto di me. Stavamo impazzendo.
Mentre con una mano le stringevo un seno, scesi ancor di più.
Le tolsi ciò che aveva addosso e la guardai con desiderio. Le baciai prima il ventre poi scesi sul pube, dopodiché toccai il suo punto debole; il clitoride.
La sentii sobbalzare e io cominciai a muovere la lingua più velocemente.
Cercò di chiudere le gambe, così staccai la mano dal seno e le apri le gambe tenendola ferma.
«A-Adam...» gemette.
Continuò a gemere sempre di più mentre inarcava la schiena.
Le misi una mano sulla bocca e mi fermai.
«Se tua sorella si sveglia, dobbiamo fermarci. Vuoi davvero che mi fermi, Nala?!» chiesi.
Fece di no con la testa e io ripresi ciò che stavo facendo.
Lei continuava a muovere il suo corpo e a fare dei piccoli gemiti sotto la mia mano.

Decisi di andare più veloce. Ed è li che impazzì completamente. Stava per venire e dopo qualche secondo, venne. Ma non mi fermai. Continuai a muovere la lingua sul clitoride e la sentii sobbalzare.
Aveva pensato che mi sarei fermato e invece no.
«Se mai venuta più volte di seguito?» chiesi.
Mosse la testa in segno di negazione.
«Bene» dissi con un ghigno sul viso.
Continuai a muovere la lingua e succhiare il clitoride finche non la sentii quasi senza respiro. I suoi gemiti erano ancor più forti e la mia mano sopra la sua bocca non serviva quasi a niente.
Venne altre due volte e poi ci fermammo.
La feci alzare delicatamente e la cullai sulle mie braccia.
«Stai bene?» chiesi baciandole la testa.
«Si...» disse esausta. Poi dopo un po' aggiunse: «È... è stato magnifico.»
Sorrisi divertito.
Andammo su e ci addormentammo.
Lei con la testa sul mio petto. Io stringendola tra le mie braccia.

FUCK ME | fuck youWhere stories live. Discover now