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Nala

«Ci vediamo domani» disse dandomi un bacio sulla guancia e nel frattempo mi stringeva la vita.
«Domani non posso, devo uscire con mia sorella essendo che deve comprare dei libri» dissi alzando lo sguardo verso il suo.
«Può accompagnarla uno dei miei fratelli.» disse deciso
«Non lascerò mia sorella con quei animali selvatici» dissi ironica.
« Nala» sembrava un avvertimento
«Adam» dissi usando il suo stesso tono.
Avrei vinto io me lo sentivo
« Nala »
« Domani ho da fare e non posso uscire con te, ma...» dissi prendendolo per la cravatta. Lo tirai leggermente e mi trovai a pochi millimetri dal suo viso.
« ma?» disse curioso
« ma se mia sorella vorrà, potrai venire con noi» dissi infine girando i tacchi per andarmene.

Aprii la porta.
« Allora sei pronto ad affrontare mia sorella? O hai paura??» dissi sfidandolo
« paura di una ragazzina? Non credo proprio» disse entrando.
« Tu resta qui, io vado su a cambiarmi» dissi salendo le scale.
«accomodati pure» urlai una volta al piano di sopra.

Entrai in camera mia.
E abbastanza spaziosa ed emanava un'aria tranquilla.
A sinistra c'era un letto matrimoniale e a destra l'armadio. Invece la porta del bagno si trovava affianco all'armadio.
E poi c'era la mia bellissima libreria, l'avevo sistemata ieri sera ma già la voglia di cambiare qualcosa era alle stelle.

Mi misi una canottiera e i pantaloncini del pigiama. Il verde mi piaceva molto e gran parte del mio guardaroba era di quel colore.

Mentre scendevo le scale mi nascosi dietro il muretto della porta per... origliare.

«Non ci credo! Leggi fantasy?!» disse Nensy entusiasta.
«Ma certo! Per chi mi hai preso ragazzina?» disse Adam in tono altezzoso.
Quindi legge...
Immaginai io e lui nella casa sull'albero a leggere, con la musica di sottofondo e le candele con profumo lavanda.

«Sai domani vado con Nala in libreria. Vuoi venire con noi? Di solito non permetto a nessuno ad accompagnarmi... a parte Nala, ovviamente, ma tu caro Adam ritieniti fortunato» disse sorridendo.
«Ma che onore, grazie Nency. Verrò molto volentieri.» disse lui contento.

Troppo facile, di solito mia sorella odia tutti ma Adam pare stargli simpatico.
Entrai e feci finta di nulla.
«Allora ragazzi, di che parlate?» dissi per poi andare in cucina.
«Adam domani viene con noi in libreria» disse tutta contenta.
«Ma che bella notizia» dissi in modo ironico.
«Oh, ma dai! Secondo me andrete d'accordo. C'è una certa attrazione fisica tra voi due.» disse lei con un ghigno sul viso.

«Nensy.»

«Sto dicendo la verità. Tutto qui.» disse facendo spallucce.

Vidi Adam sorridere e leccarsi le labbra.
Alzai gli occhi al cielo e andai in cucina.

«Nensy, hai mangiato?» chiesi.
«No, non ancora. In realtà non avevo fame ma ora che ci penso ho voglia di pasta al sugo.» disse urlando dal salotto.
«Ah e va bene» dissi sbuffando.
«Posso ordinare una pizza se sei stanca.» propose.
«Tranquilla, ce la faccio» dissi.

Il sugo era già pronto, misi l'acqua a bollire e andai a sedermi con loro.

Adam guardava ogni mio movimento.
Aveva la schiena appoggiata allo schienale del divano, le gambe leggermente aperte e le mai dietro la nuca.
Era dannatamente sexy.

«Hai mangiato le medicine oggi?» chiese Nensy.
Era concentrata a giocare alla Playstation, seduta per terra mentre sclerava per le partite che perdeva.
Io e Adam eravamo seduti sul divano a pochi centimetri di distanza.

Adam si girò a guardarmi con un sopracciglio alzato.
«Medicine?» disse.
«Oh si. Nala è anemica. Diciamolo che mangia poco e il suo corpo ha bisogno di vitamine. E alcune volte sviene, soprattutto quando è stressata.» disse senza consapevolezza.

«Nensy!» dissi arrabbiata.

Lei fermò la partita e si girò guardandomi dispiaciuta.
«Scusa ero concentrata sul gioco e non ho fatto caso che stavo parlando troppo.» disse scusandosi.

Sbuffai e cercai di affrontare Adam.

«Nala...» disse Adam.

«Si, non c'è bisogno di farmi la ramanzina, grazie. Lo fanno già tutti. Quindi una persona in meno mi farebbe un sacco piacere.» dissi con lo sguardo sulla Tv dove Nensy aveva di nuovo cominciato a giocare.

Si girò verso di me e mi prese il viso tra le mani.
«Non sono qui per sgridarti o per giudicarti. Voglio aiutarti se me lo permetterai» disse rivolgendomi un sorriso dolce. Talmente dolce che mi si sciolse il cuore.
Sentivo gli occhi riempirsi di lacrime. Cercai disperatamente di non far scorrere nessuna lacrima ma fallii.
Lui asciugò le mie lacrime con le sue dita calde e morbide, poi mi prese e mi accolse tra le sue braccia.
Era così bello restare lì. Avrei voluto restare tra quelle braccia per sempre. Mi sentivo... protetta, al sicuro. Erano braccia così accoglienti e mi facevano sentire a casa. Era da un bel po' che non sentivo quella sensazione.

***

«Buonanotte, fiorellino» dissi dando un bacio sulla fronte a Nency.
«Notte, Nala» rispose lei. Quando feci per uscire, lei disse: «Ah, Nala?»
«Si?»
«Sai... Adam sembra a posto. Dagli un'occasione. Pensa a ciò che vuoi tu per una volta. Pensa alla tua felicità. Io starò bene.» disse sorridendo per poi girarsi dall'altro lato del letto.
Non risposi. Non dissi nulla, chiusi la porta e andai al piano inferiore.

FUCK ME | fuck youWhere stories live. Discover now