26: mendicanti di favole

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"«Non importa se sei distrutto.
Non importa se lo sono io.
Anche i mosaici sono fatti di cocci spezzati.
Eppure guarda che meraviglia»."

"Ci appartenevamo in un modo che nessun altro avrebbe potuto comprendere.
E forse era vero, forse era nella nostra natura rovinare le cose. Ma in quella maniera rovinosa e rovinata noi eravamo qualcosa di solo nostro.
Terrore e meraviglia. Brividi e salvezza.
Eravamo un delirio di note.
Una melodia graffiante e ultraterrena."
_ Nica

"Lui aveva lasciato rose dentro di me, aveva lasciato petali e scie di stelle lì dove prima ero un deserto di crepe. E ci eravamo scambiati qualcosa, in silenzio, all'ombra dei nostri difetti.
Rigel era un lupo e io lo volevo esattamente per ciò che era.
[...]
'Resta con me' pregò il mio cuore, 'resta con me, ti prego, anche se ho paura, anche se non so cosa ci succederà'.
'Anche se forse non andremo mai bene, non io e te, perché c'è una storia per ogni cosa e non esistono favole di lupi e falene.
'Ma resta con me, ti prego, perché se siamo rotti insieme allora è il resto del mondo a essere difettoso, e non noi.
'Se siamo rotti insieme, allora io non ho più paura'."
_ Nica

"Di lui volevo ogni cosa: i morsi, gli sbagli, il caos e le carezze.
Volevo le sue fragilità.
La sua anima autentica.
Volevo quel cuore che nessuno poteva addomesticare.
Volevo il ragazzo senza lieto fine, quello che era stato abbandonato ingiustamente sotto un tetto pieno di stelle."
_ Nica

"E Rigel mi baciò...
Mi baciò come se il mondo stesse per crollare.
Mi baciò come se fosse la sua sola ragione di vita, l'unico motivo per smettere di respirare.
[...]
Che, per quanto il mondo gridasse di no, noi ci appartenevamo fino all'ultimo respiro."
_ Nica

Fabbricante di lacrime: le migliori frasiWhere stories live. Discover now