1 @AppiBee - Filippo

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-Sto preparando gli scatoloni per il trasloco, tu che fai?

Guardo la valigia aperta sul letto e poi rileggo il messaggio. Alla fine ci siamo trovati nello stesso momento a fare più o meno la stessa cosa. 

-Preparo i bagagli per andare nell'appartamento che ho trovato vicino all'università

Sono felice perché ho finito di dover fare quasi tutti i giorni un'ora di viaggio per seguire le lezioni e vedere il mio ragazzo sebbene sia consapevole che tutto tra noi stia finendo. In principio avevo iniziato questa ricerca per poter ricucire il nostro rapporto, ma presto mi sono reso conto che sono il solo a voler davvero salvare qualcosa. 

-Finalmente dirai addio alla tua relazione a distanza

Sorrido amaramente nel leggere la risposta perché lui ancora non sa nulla del mio rapporto che si sta sfaldando. Ricordo ancora il nostro primo incontro quando ci siamo scontrati con dei tweet in una conversazione dove si discuteva su chi fosse il cantante più famoso nel mondo fino a trasferire la conversazione in privato perché stavamo intasando le risposte di un'altra persona. Non eravamo d'accordo su nulla eppure eravamo riusciti a trovarci complici nell'accettare i nostri punti di vista e da quel giorno avevamo iniziato a sentirci sempre più spesso fino a farlo tutti i giorni. In poco tempo eravamo diventati i custodi dei nostri segreti più intimi, delle nostre difficoltà e delle gioie più emozionanti. Avevamo imparato a esserci sempre l'uno per l'altro e il fatto che sapessimo poco nulla di noi ci aveva aiutati a creare quello che abbiamo oggi. 

-A quanto pare. Tu invece sei pronto per conquistare il cuore di qualcuno che ti meriti?

Non ricevo subito risposta e vedo che non lo ha ancora letto, segno che avrà abbandonato il telefono da qualche parte per fare altro. Appoggio anche io e il mio e continuo a piegare abiti. 

«Ti manca qualcosa?». Sento chiedermi da mia mamma dal corridoio. 

Mi guardo attorno, ma anche se mi mancasse qualcosa sono sicuro non lo vedrei perché la sofferenza che sprigionano i miei occhi copre tutto quello che mi sta attorno. «Non credo». 

Infilo dentro il carica batteria, le ciabatte e un cappello tutto nello stesso sacchetto come se fossero complementari e poi riprendo in mano il telefono guardando se almeno uno dei due tra il mio ancora ragazzo e il mio amico abbiano risposto al messaggio, senza trovare nulla. Sbuffo per Riccardo perché speravo fingesse almeno dell'entusiasmo nel sapermi da lui nel giro di poche ore e sorrido per RuMa che dopo anni tornerà a vivere con suo padre come aveva sempre desiderato. 

«Hai preso tutti i libri?». Mia mamma si affaccia alla porta con in mano un bicchiere colmo dei suoi intrugli purificanti. 

Le indico il trolley. «Tutti al loro posto!». Appoggio una mano sul cuore. «Lo so che sei felice che me ne vada, ma potresti aspettare a gioire?». Dico teatralmente. 

Da quando ha divorziato con papà ha ripreso a uscire con alcune sue vecchie amiche e, anche se non lo ammette, so che ha ricominciato a vedersi con l'unico uomo che abbia mai amato e che testardamente ha lasciato. Sono felice per loro, ma alle volte è più facile pensare che siano loro gli adolescenti in questa casa e non io. 

«Ho già comprato la tequila!». Mi sorride da dietro la tazza alzando e abbassando le sopracciglia con fare complice. 

Scuoto la testa e poi vado ad abbracciarla. Mia madre mi mancherà tantissimo, soprattutto perché è la mia alleata in tutto. «Ti chiamo e prometto che tornerò spesso». 

«Ehi!». Mi spinge indietro dolcemente. «E chi ti da il permesso?». 

Scoppiamo a ridere assieme e poi torniamo ad abbracciarci. 

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