23 @BeeAppi - Filippo

497 35 14
                                    

Passeggiamo per il parco, mano nella mano per la prima volta. 

Il cuore è completamente impazzito e ancora non riesco a credere che, come per Cenerentola, anche il nostro amore si sia trasformato in realtà. Avevo paura, tanta, che potesse mandarmi a fanculo. Arrabbiarsi e voltarsi senza guardarsi indietro. Avevo messo in conto anche di inseguirlo, di aspettarlo sotto casa o al conservatorio pur di ricucire per lo meno quell'amicizia che ci aveva uniti fin da subito. Ma nulla di tutto questo è accaduto perché, seppur con un certo turbamento, ha lasciato decidere al suo cuore. 

«Quanto ti sei divertito?». Mi domanda. 

Rivolgo lo sguardo al cielo. «Nemmeno un po'. Avrei voluto dirtelo non sai nemmeno quante volte, ma ogni volta avevo paura di rovinare tutto». 

«Sapevi benissimo che ero pazzo di te». 

E forse era proprio questo che mi bloccava. Se avessi rovinato la fantasia che lui aveva di me? Come ne saremo usciti poi? Diversamente da Elia io ho avuto tutto il tempo per capire e comprendere quello che stava accadendo e altrettanto tempo per tirarmene fuori senza creare nessuna crepa alla nostra solida amicizia nel caso non avessi voluto qualcosa di più da lui. E forse per questo ho volutamente aspettato quel momento in cui ero certo che il sentimento che sentiva per me come persona, fosse altrettanto forte da non spezzarsi e non perderci. «Vero, ma quanto lo eri per Filippo?». 

Si ferma e poi si volta a guardarmi. «Pensavi d'essere come uno di quei ragazzi che ho avuto in passato? Non ho forse scritto a Bee che mi stavi mandando via di testa come nessun altro?». 

Ingoio quell'emozione che si fa strada dal cuore fin fuori dagli occhi e lo stringo forte a me. «Perdonami». Gli dico soltanto. Non ho scuse, non ho giustificazioni. So d'aver agito male, ma nulla di quello che ho fatto l'ho fatto in mala fede. Lo desideravo come niente altro al mondo e l'incertezza che tutto potesse finire mi ha bloccato. «Ho detto a mia mamma che sarai il ragazzo che sposerò». 

«Tua mamma sa di noi?». Si allontana per guardarmi, le gote rosse. 

«Mia mamma sa tutto di me e di te, un po' come tuo papà». 

Alza gli occhi al cielo. «Mi domando quanto gongolerà quando capirà che stiamo assieme davvero». 

«È lui che ha dato vita alla nostra ship. Se non mi avesse scelto come suo assistente probabilmente, anche se vicini, avremmo rischiato di non incrociarci mai». Lo bacio sulla punta del naso fredda. «Stai congelando». 

«Un po'». Mi dice stringendo un po' più forte la mia mano. «Potresti sempre riscaldarmi». 

lo guardo da sotto le ciglia e mi perdo nel desiderio che si cela dietro a quelle iridi ambrate. Passo dopo passo accantono l'idea della passeggiata romantica per una cosa che gli avevo promesso. E in un silenzio complice, lo porto a casa mia. 

Riesco a fare un solo passo oltre l'entrata prima di stingere a me il mio migliore amico, il mio ragazzo. «Oggi». Gli dico sulle labbra che sto baciando.

«Oggi, cosa?». Mi domanda buttando indietro il collo dandomi libero accesso alla sua pelle fredda. 

«Ti amerò». Mi impossesso della sua bocca e dopo aver buttato per terra i giacconi, mano nella mano corriamo letteralmente in camera, verso quel letto che ci ha accolto la prima volta. 

Ridiamo e ci baciamo mentre cerchiamo di toglierci i vestiti senza mai staccarci, tentando l'impossibile. 

«Pensavo volessi fare le cose con calma». Mi dice mentre si stende nudo sul letto. 

Mi tolgo i boxer e poi mi perdo ad ammirare il suo corpo snello e delicato, pieno di passione e sogni ancora da realizzare. «Abbiamo cinque anni di preliminari alle spalle, se non è andarci piano così, non so cos'altro vuoi!». 

ONLIFEDär berättelser lever. Upptäck nu