- CAPITOLO 5 -

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               🌻 Pov Allison 🌻

« Ti ho già detto che sei bellissima? » mi sussurra appena il film finisce.

« Si, ma se lo dici ancora ti vomito addosso » ammetto alzando la testa e incontrando il suo sguardo.

« Ah si? »

« Mhmh »

« Bene...Sei bellissima » dice prima di lasciarmi un bacio a fior di labbra.

« Sei bellissima » mi bacia ancora.

« Sei bellissima » ancora.

« Ok ho capito » dico divertita.

« Vieni qui bellissima » stavolta i baci decisamente meno casti.
Mi attira a se con le mani sui miei fianchi e continua a baciarmi.

Poi mi bacia il naso, il labbro superiore, quello inferiore, la guancia, la mascella, fino al collo.

« Sai che se fai cosi non me ne posso andare? » dico ridacchiando.
Lo sento sorridere sul mio collo e il mio stomaco viene invaso da farfalle.

Non so perché, ma con lui mi sento a mio agio.
Da subito sono riuscita a baciarlo e a starci vicino, senza voler scomparire.

« Va bene...ti lascio andare » dice mettendo un finto broncio.

« Torno domani? » chiedo in uno scatto di coraggio.

« In realtà...Domani io e i ragazzi andiamo ad una festa, magari vuoi venire? » propone.

I ragazzi chi? Se c'é anche Kyle no.
Non lo chiederò.
Mi affido al destino.

« Vabene » dico.

« Mandami l'indirizzo di casa tua, ti vengo a prendere » ci alziamo in contemporanea e mi accompagna alla porta.

« Allora a domani »

« A domani » mi bacia e me ne vado.

Casa mia é poco distante, però ovviamente perché la sfiga é la mia migliore amica, inizia a piovere.

Inizio ad aumentare il passo, ma non troppo, per evitare di scivolare.

« Signorina vuole una mano? » un tizio pelato mi si avvicina.

« No grazie » dico spaventandomi.

« Una ragazzina cosi bella e simpatica, non può prendersi il raffreddore » continua arrivando vicino a me.
Non lo guardo negli occhi e continuo a camminare.

« Andiamo é solo un ombrello signorina » dice provando a toccarmi la spalla, ma io mi scosto.

« Toccala un altro pò e ti stacco quel cazzetto moscio da sessantenne che ti ritrovi, coglione » lo minaccia da dietro una voce che ormai é a me conosciuta.

Il vecchio sbuffa e si allontana.
Arriva di fianco a me e mi metto sotto l'ombrello.

« Grazie » dico sinceramente, stringendomi da sola per riscaldarmi.

« Amo la pioggia, sono seria, ma l'odore che lascia ovunque mi disgusta. Poi odio il sole e mi piace camminare solo quando c'é n'é poco » gli confesso, senza sapere neanche io perché.

« Sai che cosi non ti riscalderai mai vero? » mi dice sicuro di se.

« Chi te lo dice? » ribatto.

« La scienza? Io? » risponde ovvio.

« Si certo, sono arrivata a casa. Ciao » gli dico sbrigativa dirigendomi verso la porta.

« Aspetta dove credi di andare? » domanda da dietro.

𝐌 𝐈 𝐍 𝐄 • 𝘚𝘦𝘪 𝘮𝘪𝘢, 𝘯𝘰𝘯 𝘭𝘰 𝘤𝘢𝘱𝘪𝘴𝘤𝘪?Where stories live. Discover now