- CAPITOLO 18 -

11.6K 292 143
                                    

             🥀 Pov Thomas 🥀

Lo guardo ridere con lui.
Gli tocca il braccio.
Si scambiano un occhiata complice.
E lo bacia.

Quel pezzo di merda bacia le labbra, che pensavo fossero mie.

Ma sono stato stronzo.

Lo ammetto.

E' che é difficile accettarlo.

Ho due madri lesbiche e mi é sempre stato detto che sarei stato gay di conseguenza.

Non ho mai pensato potessero essere vero, anzi, mi incazzavo anche.

Proprio per questo, quando ho scoperto di esserlo, é stato come se non volessi accettarlo per non dar soddisfazione alla gente.

Che ve lo dico a fare.
Anche gli etero si ecciterebbero con Austin davanti.

E' cosi dannatamente...

Cristo.

Ricordo ancora quando l'ho visto per la prima volta, sotto una prospettiva diversa.

Due anni prima...

« Andiamo! Tira fuori le palle e buttati! » urla Kyle a Austin.

Cosi lui si sfila la maglia lentamente, rivelando il suo addome scolpito e abbronzato.

Davanti a me ho un adone di un metro e ottantasei, dagli occhi verdi e i capelli biondi.

Sento un leggero pizzicorio nello stomaco e decido entrare in casa.

Dopo poco sento dei passi e mi giro.

« Tutto bene? Sei andato via all'improvviso » é Austin.

Non so come o quando sia successo.

Ma quando l'ho visto cosi, bello e preouccupato per me...

Ho ceduto.

Lui si siede affianco a me e é palpabile la tensione che c'é tra noi.

Allungo la mano con l'intento di accarezzargli il viso, ma la ritraggo all'indietro.

E probabilmente Austin é sempre stato l'unico a comprendermi, perché in quel momento capisce le mie emozioni e si avvicina.

Inaspettatamente mi bacia e beh il resto...

Lo sapete già.

Ripensando all'inizio di tutto, mi maledico.

« Dio che cazzo ho combinato, ho rovinato tutto » sussurro tra me e me.

In quell'istante, quasi come se fossero inseparabili, i nostri sguardi si incrociano.

Distoglie completamente l'attenzione dal suo "meraviglioso, incredibile e mastodontico ragazzo" e mi guarda.

Gli occhi che prima brillavano di luce propria, prima si spengono e si riempono di maliconia.

Poi succede in un attimo.
Un secondo.
Un battito di ciglia.

I suoi occhi s'infuocano.

E io conosco quegli occhi.

Cazzo se li conosco.

« Vado a pisciare » dico a Nathan, alzandomi, consapevole che lui mi sta guardando.

Percorro qualche metro e mi appoggio con la schiena ad uno dei tanti muri.

Ti sto aspettando Austin.
So che ho fatto lo stronzo, ma ti prego, vieno qui da me.
Non lasciarmi solo.

𝐌 𝐈 𝐍 𝐄 • 𝘚𝘦𝘪 𝘮𝘪𝘢, 𝘯𝘰𝘯 𝘭𝘰 𝘤𝘢𝘱𝘪𝘴𝘤𝘪?Where stories live. Discover now