parte 8- solo un pò di tempo 🍂

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Appena pronti tutti e due, salimmo in macchina.

Io: secondo te in qualche modo li potremmo fare uscire?

Chiesi a Sami mentre guardavo fissa la strada buia davanti a noi.
L'unica cosa che mi rendeva più tranquilla era l'atmosfera che c'era.
Nella macchina, sin da quando l'ho conosciuto, c'erano sempre stati i led blu che rendevano tutto più tranquillo. Portava tranquillità.

Sami: non lo so, spero solo di si.

Io: ma i ragazzi che stavamo andando a conoscere ma che alla fine non c'erano, dov'erano alla fine?.

Sami: A lecco.

Io: sono scappati prima che arrivassero gli sbirri?

Sami annuì, sti sbirri devono rovinare sempre tutto.

Io: chi siete? In tutto.

Sami: io, keta, vale, simba, baby, neima, rondo ed escomar. Di femmine Gaia bianchi che certe volte si porta Sofia Crisafulli e ora anche tu.

Annuii, menomale c'era qualche femmina.

Io: e le femmine dove sono?

Sami: ho parlato l'altro giorno con Gaia, hanno detto che andavano anche loro a trovare Baby e Simba, quindi sicuramente sono lì davanti ad aspettarci.

Io: capito.

Appoggiai la testa sulla testiera del sedile.
Sami mi prese la mano ed iniziò a giocarci dolcemente mentre guidava.
Più lo guardavo, più pensavo che me l'ero scelta più che bene.

Dopo circa un'altra mezz'oretta arrivammo.
Sami posteggiò la macchina e andammo verso l'entrata quando vidi due ragazze bellissime che salutarono Sami con un bacino sulla guancia.

Una era abbastanza bassa con i capelli biondi lunghi e gli occhi azzurri, bellissima.
L'altra invece, aveva un bambino in mano splendido. Ha gli occhi azzurri e i capelli neri poco sotto le spalle.

Sami prese in mano il bambino e gli lasciò un dolce bacio sulla fronte per poi ridarlo alla presunta madre.

Poi ci presentammo.

Gaia: io sono Gaia.
Sofia: io sono Sofia.

Si presentarono tutte e due porgendomi la mano, che ovviamente presi.

Io: io sono Arbia.

Loro annuirono.

Sami: andiamo?

Chiese Sami, tutti annuimmo e a parlare con il polizziotto davanti la cella fu Sofia, l'unica senza precedenti.

Entrammo e a vedere Baby chiuso lì dentro mi venne un colpo al cuore, letteralmente persi tipo 1000 battiti.

Strinsi la mano a Sami e gliela accarezzai dolcemente quando vidi Baby guardarci.

Baby: avete qualcosa da dire? Ora.

Ridacchiammo.

Sami: appena esci ti racconto tutto.

Lui annuì.

Io: come stai?.

Baby: bene.

Sami: ti hanno detto qualcosa?.

Baby: si, esco tra 7 mesi.

Annuimmo.

Gaia: come regalo per l'uscita ti facciamo trovare uno scatolo con tutte le cose che ti piacciono di più.

Baby ridacchiò.

Baby: grazie grazie.

Io: non puoi uscire nemmeno un pò di quà?.

Baby: no, solo per mangiare.

Sofia: cosa ti fanno mangiare?.

Baby: pane, pasta, acqua e qualche volta mi portano un pò di frutta.

Io: anzi ti è andata bene.

Baby: vero. Andate da Esco o Simba ora. Ci vediamo.

Annuimmo e ci salutammo con un abbraccio per poi uscire dalla cella di Baby e andare in quella di Simba.

Simba: che bella sorpresa.
Disse fissando in alto, palesemente scazzato.

Io: nemmeno un abbraccio?.

Simba: è tanto se ricordo di respirare alcune volte.

Sami si avvicinò a lui e gli prese la mano per farlo alzare dal quel matarasso pieno di polvere.

Simba: come state?

Io: tutto bene.

Sami: si va avanti.

Gaia: tutto bene.
Gli sorrise.

Sofia: apposto.
Disse tenendo la manina al bambino.

Guardai Simba che stava fissando il bambino che teneva Sofia, gli leggevo nel pensiero ormai, voleva almeno accarezzarlo ma purtoppo i carcerati non possono toccare i bimbi. Che palle.

Simba: Sami.

Sami: dimmi.

Simba: hai ancora bisogno di tempo o ti sei deciso?.

Ridacchiai.

Sami: è da un bordello che mi sono deciso bro, appena esci ti racconto.

Simba annuì.

Sami: domani torniamo, dobbiamo fare una cosa.

Tutti lo guardammo interrogativi, non mi aveva detto niente.

Sami notò tutti questi sguardi interrogativi verso di lui ma evidentemente decise di ignorare tutti.

Sami: possiamo passare da Esco?.

Simba: non potete, è in un'altro piano con quelli più "pericolosi".
Fece le virgolette con le mani e quando disse la parola "pericolosi" fece una piccola risata, per Simba niente era pericoloso.

Gaia: va bene, allora stiamo andando. Ci vediamo domani.

Tutti ci salutammo e abbracciammo per poi prendere le nostre strade, Sofia e Gaia nelle loro macchine ed io con Sami.

Io: allora, mi vuoi spiegare che ti sta passando in testa?.

Chiesi, ingenuamente.

𝒜 𝒫𝓇𝒾𝓂𝒶 𝒱𝒾𝓈𝓉𝒶 - SackyWhere stories live. Discover now