Capitolo IV

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« Allora cosa faremo? »

« L'amore »

« Davvero ? »

« Si. »

« Perfetto, allora mi spoglio »

«E perché ti togli i vestisti ? »

«Per fare l'amore »

« E chi ti ha detto che devi spogliarti per fare l'amore ? »

«Che io sappia si fa così »

«No quello non è amore , quello è possesso »

«Non capisco , e come si fa ? »

«Lasciati addosso i vestiti e parliamo fino a stancarci, fino a provare a decifrarti, fino a conoscere tutto a memoria, fino a scoprire i nostri segreti più profondi, fino a scioglierci solo guardandoci, fino a quando questi occhi si stanchino e mi obblighino a dormire. »

« E proverai a tenerli ancora aperti ? »

« Si, solo per vederti » dissi in un sussurro posando il libro sul comodino di fianco al letto. Amavo quel libro e ogni singola strofa mi riportava al pensiero di 𝑙𝑒𝑖.
Non la vedevo da 4 giorni ormai , stavo impazzendo , volevo rivederla , ma non sapevo altro se non il suo nome.
Dio come mi piaceva la sua voce , la sentii per la prima volta e subito persi completamente la ragione, ma ahimè dovevo incontrarmi con Nico fra 30 minuti , quindi se non volevo fare tardi , dovevo fare in fretta.
Mi preparai , sistemai le ultime cose e sentii un suono provenire dalla porta , probabilmente era lui.  Corsi per aprirla e dietro quest'ultima vidi Nicolò con affianco una ragazza , spalancai gli occhi , non potevo crederci che fosse lì. Sbattei le palpebre e sussurrai quasi con paura soltanto un

« Ciao » se ne accorse subito , abbozzò immediatamente una piccola risata , nascondendosi dietro la figura del ragazzo che continuava a fissarmi.
Mi svegliai da quel piccolo momento , non volevo che trapelasse la notizia del mio interesse , così rivolsi la parola a Nicolò.

«Oh andiamo amico , ti sei incantato ? Capisco di essere bello , ma su risvegliati , o la tua ragazza potrebbe farmi una scenata di gelosia » subito scoppiò a ridere spintonandomi leggermente. Indietreggiò un po' con il corpo , fino a ritrovarsi di fianco a 𝑙𝑒𝑖, rivolgendomi finalmente la parola

«Ti sto affidando un compito importante, vedi di non deludermi amico. » si girò verso la ragazza dandole un ultimo sguardo , ripotando in seguito lo sguardo sul mio , aspettando che continuasse il suo discorso.

«Lei è mia sorella , non posso lasciarla sola a casa , mancherò fino a domani , io e la mia ragazza abbiamo deciso di prende un po' d'aria fresca insieme , e tu sei uno dei miei più cari amici , se per te non è un problema , potrebbe rimanere un giorno qui con te ?
Prometto che domani mattina sarò qui , non voglio crearti nessuno disturbo, se non potrai ospitarla capirò » Cazzo era la sorella di Nicolò? Quella ragazza , che tanto mi incuriosiva era sua sorella ? Non sapevo cosa fare , cosa rispondere , ero entrato in panico, mi limitai soltanto ad annuire e dicendo soltanto 

« sta tranquillo , sarà la benvenuta » vidi un piccolo sorriso spuntare sul suo volto, era la mia occasione per conoscerla meglio. Così Nico , si limitò a ringraziarmi e dopo averci salutati , salì in macchina e sfrecciò lungo le via di Torino. Non sapevo come comportarmi , deglutii e aprii la porta facendole cenno di entrare in casa. Si avvicinò a me alzandosi in punta di piedi sussurrandomi un

«Grazie » socchiusi gli occhi e quando li riaprii vidi che fosse già entrare in casa , abbozzando una piccola risata che mi permise di capire che fosse divertita da quella mia piccola reazione. Chiusi la porta e avvicinandomi a lei le chiesi

«Cos'è che scatena questa tua risata? » dissi incrociando lo sguardo con il suo , volevo essere il ragazzo sicuro di sé , il ragazzo duro , ma la verità è che riuscivo ad addolcirmi soltanto guardandola

«Oh nulla , allora dove dormirò  questa notte ? »
cambiò subito discorso , così roteai gli occhi e le presi ingenuamente la mano conducendola fino alla mia stanza. Notavo un po' di rossore sulle sue guance e questa volta fui io a ridere , se ne accorse probabilmente e mi fulminò con lo sguardo. Arrivammo in stanza e le dissi che poteva sistemarsi comodamente , come se fosse casa sua, feci per andare ma fu la sua voce a fermarmi

«Dove dormirai tu ? »

«Oh non preoccuparti, il divano è comodo , posso fare a meno del mio letto per una notte » dal suo sguardo percepii soltanto del dispiacere , ma volevo che me lo dicesse lei di restare, ma la risposta che volevo non arrivò mai, così le rivolsi un ultimo sguardo uscendo dalla stanza. Giù in salotto , nei cassetti , avevo sempre delle coperte di scorta , così le presi e le sistemai per bene nel divano, in modo da non sentire freddo.
Erano le 2:00 di notte , ormai avevi chiuso gli occhi da un paio di ore ,quando sentii dei passi avvicinarsi a me , mi svegliai e mi alzai di colpo , spingendo la figura leggermente al muro bloccandogli i polsi.
Sussultò leggermente , cercai di vederla , ma fu tutto inutile, fece per liberarsi ma non glielo permisi. Sentii il suo respiro e i suoi battiti cardiaci accelerare

«Puoi lasciarmi ? Mi fai male » disse in un piccolo sussurrò, capii che fosse lei e tirai un sospiro di sollievo , così la lasciai immediatamente correndo ad aprire la luce

«Cazzo , mi hai fatto prendere un colpo , credevo fosse entrato qualcuno » mi guardò e abbassò lo sguardo sui suoi piedi scalzi , giocando nervosamente con le dita delle mani. Mi avvicinai a lei poggiando due dita sotto il mento , sollevandole la testa per guardarmi.

«È tutto okay ? »

«Ho solo fatto un incubo , non preoccuparti, torno in camera » riabbassò lo sguardo salendo nuovamente in camera. Decisi così di abbandonare il salotto seguendola in camera. Una volta arrivato , aprii la porta e mi avvicinai al letto , infilandomi sotto le coperte. Riuscivo comunque a vederla , grazie a quella luce che entrava dallo un piccolo spiraglio della finestra. Si giró verso di me , non appena mi sentí sussurrandomi

«Non sei obbligato a rimanere qui »

«lasciami rimanere , ma se vuoi che vada via , dimmelo e lo farò » non disse nulla, si avvicinò a me , appoggiando la testa sul petto , istintivamente misi una mano fra i capelli , accarezzandoli. Non volevo essere invadente , così non le chiesi nulla , finimmo entrambi in un casto sonno, rimanendo abbracciati come due bambini

Sfumature di nero || Matías SouléWhere stories live. Discover now