19. Vieni Al Ballo Con Me Rose

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La storia si ripete.

Noi uomini tendiamo a compiere gli stessi errori già commessi pur sapendo le orribili conseguenze.

A volte penso che sbagliare sia proprio degli uomini e che come tali non possiamo non farlo.

E questo pensiero si fa spazio periodicamente nella mia mente.

Più precisamente ogni volta che i miei cugini fanno esplodere una libreria all'interno della sala comune dei griffondoro.

È la quarta nelle ultime due settimane.

Da Weasley comprendo il bisogno di far esplodere qualcosa.

C'è sempre una voce nella mia testa, che stranamente assomiglia a quella di Fred, che mi suggerisce di fare esplodere qualcosa.

Però come Granger non comprendo il bisogno di prendersela con dei poveri libri.

Soprattutto se a disposizione abbiamo persone fastidiose come Malfoy.

È già passata una settimana e al momento mi sto dirigendo in biblioteca per le ripetizioni.

Una settimana nella quale lui non mi ha di certo lasciata in pace come promesso.

Non ha mai provato a parlarmi, ma ha sempre cercato di attirare la mia attenzione nei modi più infantili.

Si è seduto tutti i giorni al mio tavolo, al posto di Rox che di norma è quello davanti al mio solo per potermi guardare negli occhi.

Così ho cambiato tavolo e mi sono seduta a quello di Steve finché ho potuto, due giorni, poi la mia famiglia ha iniziato a odiarmi davvero così sono dovuta tornare al mio tavolo, ma cambiando posto con Hugo che sta sempre il più lontano possibile da noi cugini.

Convincerlo è stata un'enorme spesa di energie e cioccorane.

Ad ogni lezione insieme si è sempre seduto nei banchi adiacenti al mio.

Così mi sono seduta in prima fila per una settimana, esperienza magica.

I professori, pensando che stessi male, mi hanno mandata più volte in infermeria.

Ogni volta che ero in biblioteca guarda caso c'era pure lui, con la camicia sbottonata e la cravatta allentata.

Devo ammettere che la sua figura trasandata ha fatto il suo effetto.

Così, troppo sconcentrata per studiare ho smesso persino di andare in biblioteca, fino ad oggi.

Mi fermo davanti alla porta della biblioteca sforzandomi di fare una faccia neutra prima di entrare.

Non voglio fargli vedere che ha potere sul mio umore.

Finalmente apro la porta ed entro a passi decisi, o almeno spero, dirigendomi verso il tavolo in cui mi sta aspettando con i libri aperti.

Ovviamente con tanto di camicia sbottonata e cravatta allentata.

Appena sente il rumore della porta richiudersi alza lo sguardo e mi fissa.

E devo fare uno sforzo enorme per non far crollare la mia maschera di indifferenza.

Mi siedo davanti a lui senza dire una parola.

Il suo ghigno si spegne sembrando preoccupato dalla mia assenza di emozioni.

-Dovresti guardare i libri Malfoy, non me-

-E tu dovresti aprire il quaderno degli appunti invece che fissare la mia camicia-

Sbuffo.

-Stavo solo notando che hai cambiato stile, non ti vesti più da mister perfettino?-

Insane - ScoroseWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu