il giovane holden // amici 23

dodici.

Sarah mi sta trascinando nel giardino sul retro e io sto pregando Dio di non inciampare da qualche parte visto che stiamo praticamente correndo.

Arriviamo di fuori e dopo che ha chiuso la porta urla.
<<ANGELICA!>> e mi abbraccia, <<eh, sarah ok, mi dici cosa succede?>> chiedo ormai ridendo della scena che sta facendo.
<<So chi ha scritto i bigliettini per te>> dice a bassa voce, quasi sussurrando.
Rimango un attimo pietrificata,
come fa a saperlo?
<<stai scherzando? chi sono?>> là me pettegola viene sempre fuori quando si tratta di queste cose.
<<allora il primo l'ha scritto simone>> e fin qui ok, anche all'altra volta mi aveva fatto i complimenti  quindi non ho nessuna reazione.
<< il terzo invece>> mi fa cenno di avvicinarmi a lei, io lo faccio e mi sussurra <<holden!>>.
Eh? ma è scema? impossibile.
<<No baby, è impossibile, siamo sempre in guerra, io e lui non ci piacciamo e mai lo faremo>>
<<Se se. vabbè io vado a farmi da mangiare che non ho pranzato, tu vieni?>>
<<tra cinque minuti, fumo al volo e arrivo>> mi siedo sulla sedia e preparo l'iqos.
Penso un po' a quello che c'era scritto nei bigliettini ed effettivamente non fa una piega, quando sono svenuta e holden mi ha aiutato mi aveva detto di non saltare più i pasti, ma il "ho bisogno di vederti" mi incasina tutto.
È impossibile sia stato holden, noi due ci respingiamo a vicenda, non siamo compatibili. Boh, sarah avrà sentito male.

Passo la giornata a giocare a carte con kumo e Mew fino a quando non arriva una lettera per me.
Vado a prenderla e leggo il contenuto "Dirigiti allo studio 4 per la prova oreo alle 19:30" ah ok, è la sfida giusto?

Decido di mettere qualcosa di carino, voglio fare buona impressione lo stesso

Arrivo alle 19:25, sempre un po' in anticipo per sicurezza.
Apro la porta e mi trovo davanti una tavola con due pizze, patatine e supplì.
Non capisco, qualcuno mi ha voluto per l'experience?
Non ho il tempo di pensare che sento arrivare qualcuno.
<<ti piace?>>
<< holden?>> dire che sono scioccata è dir poco.
<<holden, che->> ma non mi fa dire niente, inizia a parlare lui,
<<senti, non è per chissà quale motivo, solo che oggi hai fatto la sfida e pensavo ti servisse una serata di svago per riprenderti. Ho fatto male?>>
<<mhm no, anzi. Grazie ma potevi scegliere un tuo amico, noi due non è andiamo d'amore e d'accordo>> dico con assoluta sincerità.
<< È vero, ma ho scelto lo stesso  te perché penso davvero che te lo meriti dopo lo spavento di oggi...>>
guardo in basso e sto zitta, ha ragione, ho avuto una paura fottuta oggi.
<<vabbè vuoi restare lì o possiamo andare a mangiare?>> indica le pizze davanti a noi.
Non me lo faccio ripete due volte che mi vado a sedere davanti alla mia bellissima margherita che taglio subito per poterla assaporare.
<<o mio dio>> quasi gemo per la bontà di questa pizza.
<<finalmente un pasto vero e non la merda che cucina nicholas>> dico mentre guardo la mia fetta di pizza come se fosse il mio più grande amore. Holden guardandomi scoppia a ridere e io con lui, <<sai che sei proprio scema a volte?>>
<<qualcuno me l'ha detto>> sorrido perché è vero, sono un imbranata vera e faccio figuracce sempre, più scema di così non esiste.
<<Vabbe insomma raccontami qualcosa di te>> dice il cantante addentando una patatina.
<<allora, sono nata il 19 dicembre a LA. La mia vita è stata molto "intensa" se posso definirla cosi>>
lui mi guarda curioso
<<come mai? se posso chiedere ovviamente>>
a quel punto decido di sputare il sacco, tanto prima o poi uscirà.
<<all'età di 14 anni mi vengono diagnosticati gli attacchi di panico, inizio a prendere farmaci su farmaci ma non fanno effetto, passano due annetti circa e trovo una persona che sembra buona. Spoiler non lo era>>
faccio uno sbuffo divertito per non iniziare a piangere a dirotto.
<<entro in una relazione tossica, il mio ex mi diceva come vestirmi, truccarmi e comportarmi. Non potevo parlare in presenza di amici e cose del genere. Ero in un periodo buio della mia vita e pensavo che lui fosse la persona che mi avrebbe risollevato dal buio.
Passavo le giornate a subire e sopportare, poi quando tornavo a casa..>> ingoio un nodo in gola, è più difficile del previsto dirlo a qualcuno senza piangere.
<<.. a casa, prendevo la piastra, l'accendevo, aspettavo che si riscaldasse e l'appoggiavo sull'interno coscia per 3 secondi circa. Era il mio modo di far andare via lo stress.
L'ho fatto così tante volte che ho le cicatrici anche dopo anni, sono li a ricordarmi di non farmi condizionare da nessuno. E si, in questi anni ho avuto molte tentazioni, ma non l'ho più fatto.>> mi asciugo una lacrima e holden mi guarda sorpreso, ma non dice niente.
<<angelica..>> io rialzo lo sguardo verso di lui.
<<È.. è capitato anche qui>> chiede quasi spaventato.
Annuisco, <<chi?>> sembra pietrificato.
Lo guardo e non serve dire altro, il mio sguardo gli fa capire che la persona in questione è quella che sto guardando.
<< angel->> lo interrompo, è troppo per me.
<<grazie della bella serata, davvero.>> corro di fuori dalla porta e mi precipito nel bagno delle ragazze.
Non respiro, inizio a sentire un nodo alla gola e stomaco si stringe.

Mi accascio sul pavimento slacciandomi il top per respirare meglio. Non me ne rendo conto in tempo che inizio a tremare e qualche lacrima si fa spazio sul mio viso, penso di star avendo un attacco di panico.
ok, calma. <<inhale>> dico inspirando <<exhale>> ed espiro. Ripeto la cosa per circa cinque minuti e quando vedo che riprendo coscienza di chi sono, dove sono e perché sono, mi alzo e mi vado a sciacquare.

Esco dal bagno un po' traballante e mi trovo davanti Gaia.
<<Amore, tutto bene?>> a quella domanda crollo, <<no>>
e mi butto nelle sue braccia.

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lacrimuccia 😭

premetto che non può piacere a tutti, ma non volevo il solito romanzo rosa con il triangolo amoroso, volevo qualcosa di forte. Spero vi sia arrivato un minimo🩷

Alla prossima, lasciate stellineee

G🩵