sedici.

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sto ancora aspettando una risposta da holden. Deve accettare di farlo sennò cambia l'obbligo per me.
<<mhm.. shalla ok>> dice molto annoiato, cioè, mi baci e poi fai così? ma sai dove te lo ficco lo shalla?
<<ok, è deciso. Ci vediamo tra un ora belli>> dice mew salutandoci con la manina.

Arriviamo nello sgabuzzino e sentiamo qualcuno chiuderci a chiave. Bene, inizia l'ora più imbarazzante della mia vita.

Mi siedo per terra e tutti e due non parliamo, fino a quando holden non prende coraggio.
<<senti, non dovevo baciarti l'altro giorno e non dovevo farmi baciare oggi ok?>> non capisco, sembrava così sincero quando mi diceva le cose dolci prima del primo bacio.
Non posso far altro che annuire ma a lui sembra non bastare. <<senti non ce l'ho con te, ma non posso starti vicino. Non posso avere una relazione, non voglio.>> e il tono con cui lo dice mi fa venire i brividi. La stanza sembra essere scesa di almeno dodici gradi perché la mia pelle d'oca non vuole andar via.

Restiamo per circa venti minuti in silenzio. L'unica cosa che facciamo è tirarci occhiatine, ma niente di più.
<<bel vestito>> dice lui non guardandomi. <<grazie>> rispondo io non guardandolo a mia volta.

Ad una certa vediamo scivolare dentro dei cartoncini con su scritto qualcosa. Li prendo e inizio a leggerli.

<<gira il foglietto e scopri quello che ti tormenta da molto>> leggo ad alta voce. Guardo holden non capendo e lui sembra non saperne nulla. Giro il foglio e per un attimo mi cedono le gambe. Mi accascio sul pavimento e sento gli occhi diventare lucidi. Porcaputtana.
Guardo holden in lacrime e lui non capisce quello che succede non avendo letto il biglietto.
<<Fila indiana. Angelica ft. Holden.>> lo dico con voce tremante, non credendoci.
<<angelica, senti io non->> lo blocco prima ancora di iniziare a sentire altre cazzate.
<<sei stato tu.>> dico con filo di voce reprimendo un singhiozzo. <<sei stato tu. Per tutto questo tempo hai fatto finta di niente, mi hai mentito, mi hai dato della ragazzina del cazzo quando sono venuta a chiederti della canzone..>> non gli do tempo di rispondere che esco dallo sgabuzzino quando sento che ci hanno liberato.

Cerco di andare via ma holden mi richiama. <<Angelica!>> urla venendomi dietro. Io mi blocco. Vedo il resto del gruppo che ci guarda confusi, ma io mi sono rotta il cazzo di nascondermi. <<angelica cosa, ANGELICA COSA HOLDEN!?>> urlo mentre cerco di fermare le lacrime. <TI DISPIACE PER CASO? TI DISPIACE AVER FINITO LA MIA CANZONE? TI DISPIACE AVERMI FATTO CREDERE CHE NON SAPESSI NULLA? TI DISPIACE AVERMI DATO DELLA RAGAZZINA DEL CAZZO?>> gli altri sono impassibili, rimangono tutti a bocca aperta. Nessuno sapeva questa storia. Ma sono stanca di fare la buona con tutti.
<<Cazzo holden, CI SONO QUASI RICASCATA PER COLPA TUA!>> piango come non so cosa, ma la rabbia è più forte della tristezza. <<due anni. DUE ANNI HOLDEN!>> lui sembra capire solo ora di cosa sto parlando. Sapeva che avevo avuto lo stimolo con lui, ma non quando o come.
<<angelica davvero, scusa>> cerca di dirmi con la voce più calma che ha il cantante.
Io mi avvicino a lui, e con tutto il mio disprezzo gli punto un dito contro il petto. <<due anni, due anni holden. Ci sono voluti due anni per smettere di farmi male, e tu ci hai messo un secondo per farmi cedere. Io non ci sto a questo gioco, non più. Non venire più a fare la parte del pentito che viene da me e mi bacia, perché tutto quello che potevo provare con te, è volato via nel momento esatto in cui mi sono decisa di chiudermi in bagno, accedere la piastra e bruciarmi. Dio ti ringrazio che non l'ho fatto.
Ora se vuoi scusarmi, ho da fare>>
mi asciugo le lacrime ed esco dalla casa. Decido di andare agli studi per provare. Sono le nove di sera è vero, ma dovrebbe esserci una sala aperta h24 quindi voglio sfruttarla ora più che mai.

Holden Pov's

Rimango lì, in piedi.
Non mi muovo, non ho provato neanche a fermarla. Non avrebbe avuto senso, non mi avrebbe ascoltato.
<<holden..>> mi richiama petit facendomi girare verso di loro.
<<cosa.. cosa è successo?>> marisol chiede con tutta la confusione che le si legge nel volto. <<non c'è molto da spiegare, avete sentito la conversazione. Non posso aggiungere niente.>> dico andando a rifugiarmi nel giardino sul retro.

Sono seduto sul divano a fumare e mi asciugo una lacrima. La conversazione è stata più tosta di quanto pensassi.
Non volevo rovinarle l'inedito o altro. ho visto il testo, ho sentito che aveva difficoltà, e ho avuto un idea sulle parole.
Non ho detto niente perché non volevo prendermi il merito. Non ho mai voluto farlo, però dovevo parlarle normalmente. Pensare che ci stava per ricascare per colpa mia..
È stata colpa mia. Potevo evitare il tutto. Dovevo solo fare meno lo stronzo.
È che con tutta la pressione che ho qui, non voglio una relazione. Ma quando la guardo.. vedo solo una ragazza dannatamente bella che vorrei solo baciare.
Penso che il mio essere stronzo sia un mix dello sfogarmi con lei così la tengo alla larga da me. Ma ora che è davvero alla larga da me cazzo...
Mi manca.

il giovane holden // amici 23Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora