𝑷𝒐𝒔𝒔𝒐 𝒎𝒐𝒓𝒊𝒓𝒆?

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𝑷𝒖𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒗𝒊𝒔𝒕𝒂 𝒅𝒊 𝑨𝒕𝒆𝒏𝒂

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𝑷𝒖𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒗𝒊𝒔𝒕𝒂 𝒅𝒊 𝑨𝒕𝒆𝒏𝒂

Mi risvegliai sul pavimento inerme, distrutta fisicamente e psicologicamente, le costole e la testa pulsavano e dolevano, la schiena bruciava... dovevo fare qualcosa. Mi alzai facendo molta fatica e appena guardai l'orologio, per poco non ebbi un colpo,erano le 10 passate, tra due ore se non prima sarebbe tornato a casa quel mostro. Avevo circa un'ora e mezza per disinfettare le ferite, pulire casa, cucinare e andarmene nella mia camera prima che tornasse Lucas se non volevo essere punita.

Per prima cosa andai nel seminterrato alias cantina e presi il mio kit d'emergenza ormai utilizzato all'ordine del giorno, mi diressi verso il bagno e con cura iniziai a disinfettare il taglio profondo che avevo sulla coscia, era una piccolissima punizione perché avevo messo troppo poco sale nel piatto, poi passai alle ferite di ieri e alla fine a quelle di stanotte. Per tutto il processo cercai di non guardarmi allo specchio, ma non era assolutamente fattibile; salì le scale scricchiolanti in legno ormai quasi marcio e iniziai a pulire come al solito, poi iniziai a cucinare e alla fine uscii di corsa per andare a comprare gli antidolorifici, vi starete chiedendo dove e come ho preso i soldi bhe... Diciamo che ho diversi lavori, faccio corse illegali con veicoli, a volte sfide, nei bar, nei ristoranti; faccio di tutto pur di avere un po' di soldi...

Con la mia solita fortuna, ovviamente la farmacia era chiusa e quindi dovetti tornare a casa consapevole che avrei dovuto utilizzare i farmaci di Lucas.

Tornai a casa e scesi nella "mia camera" e mi stesi sul sudicio materasso, la fame iniziava a farsi avanti, ma dovevo resistere, Lucas dice che se mangio diventerò un pallone, ingrasserò troppo e i suoi amici non mi vorranno più e allora mi punirà e io non voglio essere punita, ho paura dei suoi amici e soprattutto ho paura di lui; per opprimere la fame iniziai a guardare questo posto freddo sudicio, pieno di muffa, vermi, a volte topi, ragni, puzza , ovviamente io, poca illuminazione, il mio materasso , i pochi libri che possiedo, soldi nascosti e un piccolo armadietto.

Stavo osservando la stanza quando sentì il rumore di due auto che stavano parcheggiando proprio nel giardino, mi resi subito conto chi fossero, Lucas e un suo amico, stavo per avere un cazzo di attacco di panico il suo amico era qui per me , per il mio corpo l'ultima volta è stato 3 mesi fa.

Sto tremando, decisi di nascondermi ed entrai in quel piccolo armadietto situato infondo alla parete. Stavo per svenire, sibillavo.

Sentì la porta di casa aprirsi, Lucas mi chiamò ma non risposi, potevo percepire la sua rabbia da qui sotto, pensai di essere morta e che adesso mi avrebbe trovato e punito, invece sentì silenzio per una quindicina di minuti a parte lievi rumori di piatti sedie,posate e bicchieri, stavano mangiando. Mi misi l'anima in pace pensando si fossero dimenticati di me, quando improvvisamente sentì un silenzio tombale e iniziai a preoccuparmi, passarono 10 minuti e sentì la porta del seminterrato emettere uno scricchiolo, mi salì l'ansia, la testa mi martellava, la schiena bruciava, stavo sudando e sentivo solamente il mio cuore rimbombare all'impazzata dentro la cassa toracica...<<Dove sei bambolina? >> Appena sentì la sua fredda voce e rauca mi venne la pelle d'oca e mille brividi percorsero il mio corpo<<vogliamo giocare a nascondino eh? Bhe allora giocheremo, ma sappi che vincerò io , perché io vinco sempre>> ero fottutamente terrorizzata, sentì un silenzio assordante e le orecchie iniziarono a fischiarmi, c'era troppo rumore chiusi gli occhi e mi tappai le orecchie con le mani, ma tutto quel casino era dentro la mia testa. Aprì gli occhi e gridai per lo spavento... Mi aveva trovato
...
potevo sentire il suo alito sul mio corpo e i suoi occhi pieni di odio e rabbia.

Mi prese dai capelli e mi buttò fuori dall'armadio e lì vidi il suo amico, Albert, che aveva una faccia compiaciuta e un rigonfiamento al cavallo dei pantaloni, che schifo. Lucas iniziò a spogliarmi mentre io cercavo di scappare, poi uno schiaffo colpì la mia guancia e capì che non c'era niente che potessi fare, se non pregare e sperare che non faccia troppo male, desideravo morire in questo istante, posso morire? Posso? Lo sperai, Lucas iniziò a colpirmi con la cintura su tutto il corpo, vidi la sua bocca muoversi e poi a un tratto Albert si slacciò i pantaloni e mi fu davanti e potete immaginare quello che mi fece...Per fortuna iniziai a perdere conoscenza e improvvisamente buio totale...
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Autrice: Salve a tutti, questo è il mio primo libro, non ho la più pallida idea se sia effettivamente decente o meno. Spero vi piaccia in questo libro ci saranno molti colpi di scena e fatemi sapere se vi sta piacendo o meno, tramite i commenti.

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