𝑰𝑵 𝑪𝑯𝑬 𝑺𝑬𝑵𝑺𝑶 𝑺𝑶𝑵𝑶 𝑸𝑼𝑰??

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𝑷𝒖𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒗𝒊𝒔𝒕𝒂 𝑨𝒕𝒆𝒏𝒂

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𝑷𝒖𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒗𝒊𝒔𝒕𝒂 𝑨𝒕𝒆𝒏𝒂

Mi svegliai di soprassalto, una voce mi stava chiamando e fortunatamente era solo isabella <<Tesoro, tuo padre e tuo fratello sono qui, preparati e tra cinque minuti esci dalla porta>> 
<<IN CHE SENSO LORO SONO QUI?>> Isa non mi rispose e se ne andò, che bastarda,andai in bagno mi guardai allo specchio e vidi che un po del correttore che avevo sul viso per coprire le mie ferite era svanito quindi ne misi una quantità davvero piccolissima anche perchè stava per finire e non so quando avrei avuto ancora l'occasione di comprarlo, chissà forse loro due saranno peggio di Lucas, non dovrò nemmeno preoccuparmi di nascondere i miei lividi che me ne formeranno altri, sto morendo dall'ansia ,saranno peggio o meglio di lui? mi guardai allo specchio per l'ultima volta e decisi di andare a incontrare la mia "new family", uscì dalla porta e mi ritrovai letteralmente due cazzo di giganti davanti, erano due uomini uno con una barba un po' più folta e con gli occhi azzurri, molto più vecchio del secondo che sicuramente è mio fratello, gesù mio dammi la forza questi sono grandi come degli armadi, hanno dei muscoli enormi, potrebbero schiacciarmi con un mignolo; io continuavo a guardarli fin quando mio padre mi disse<< Ciao principessa, io sono tuo padre , Henry Torres, ti abbiamo cercato per moltissimi anni con scarsi risultati, lui è tuo fratello maggiore>> e mi portò in una sorta di abbraccio? Lucas non l' avrebbe mai fatto, non avevo ricambiato l'abbraccio, mi ero irrigidita sul posto quando si era avvicinato e quando ho capito che non mi avrebbe fatto male o almeno per ora, assunsi un'espressione imbarazzata. L'altro ragazzo anzi uomo si presentò dicendo che il suo nome è Alexander e ha 27 anni ed è il più grande, il loro sguardo era morbido non duro e non conteneva odio, conteneva dolcezza, Alexander capendo il  mio disagio nel contatto fisico visto che con ogni persona che passava accanto a me io mi spostavo terrorizzata, capì che abbracciarmi non era la cosa ideale. <<Andiamo a casa bambina>>disse Henry ci dirigemmo verso una macchina nera dove c'era una persona, calva con gli occhiali, con l'auricolare, probabilmente è una guardia, ma  a cosa  gli servono le guardie non saranno mica persone importanti, anche se dall'atmosfera rigida che si era creata nella caserma penso che lo siano. comunque salì in macchina e dall'altro lato salì Alexander e chiesi dove fossimo diretti, mi guardò fece un micro sorriso, penso si stesse sforzando, e mi disse <<stiamo andando all'aeroporto e poi a new york,la tua nuova casa e lì incontrerai i tuoi fratelli, adesso però riposa sarai sicuramente stanca. poi parlò "mio padre"ti piace il Canada Atena? >>decisi di essere sincera e dissi <<no odio il canada sono felice di andarmene>> anche se non sono felice di venire con voi volevo aggiungere ma mi stetti zitta . Non parlò più nessuno e avevo una voglia  disperata di dormire ma pensai che mi avrebbero potuto fare del male e che dovevo ricordarmi la strada in caso sarei fuggita.Le costole pulsavano, l'antidolorifico aveva smesso di fare effetto, la testa martellava, il taglio sulla coscia bruciava così come la schiena, un dolore acuto comparve in tutto il mio corpo in meno di 5 minuti, volvo gridare e le lacrime mi ricoprirono gli occhi, la bile mi stava salendo ma poi e anzi per fortuna iniziai a perdere coscienza e mi misi in una posizione tale che sembrasse stessi dormendo.

Dopo un ora

Mi ritrovai su un sedile di un jet, quanto cazzo sono ricchi, e davanti a me trovai "mio padre" che mi stava sorridendo e Alexander che mi fissava e basta, realizzai che qualcuno mi avesse portato e come se Alexander mi avesse letto nel pensiero( mi spaventa questo ragazzo) mi disse che lui mi aveva portato, mi presi di coraggio e chiesi <<Ma quanti fratelli ho?>> mio padre mi guardò sorridendo e disse <<In tutto hai 7 fratelli>>  <<COSA 7 FRATELLI? TUTTI MASCHI?>> <<Si tutti maschi>> mi rispose Alexander, spalancai la bocca scioccata e i due scienziati si misero a ridere guardandomi, io mi feci prendere dal panico come cazzo sopravviverò con 8 uomini se già con uno ogni giorno rischiavo di morire. Tremavo non riuscivo a respirare Alexander mi vide e si diresse verso di me, pensai mi volesse punire e le lacrime mi ricoprirono gli occhi, cercai di allontanarmi ma non ci riuscì<< Non ti farò e nessuno ti farà del male, calmati Atena>> disse accovacciandosi al sedile mentre mi teneva con la mano la testa in modo che lo guardassi in faccia <<Su respira dentro e fuori,con calma brava bambina>> mi calmai e guardai Henry che aveva uno sguardo triste e dissi<<M-mi dispiace non sono mai stata su un aereo e mi ero presa di panico>> ovviamente nessuno dei due mi credette ma lasciarono stare e Henry disse<<dovresti riposare un po' Atena sembri stanca>> oh eccome se ero stanca decisi di dormire per non prendere medicine.Mi svegliai in una macchina ed eravamo vicini ad un'immensa villa.

MY NEW FAMILY Where stories live. Discover now