𝑰𝒍 𝒎𝒊𝒐 𝒎𝒆𝒄𝒄𝒂𝒏𝒊𝒔𝒎𝒐 𝒅𝒊 𝒅𝒊𝒇𝒆𝒔𝒂

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𝑷𝒖𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒗𝒊𝒔𝒕𝒂 𝑯𝒆𝒏𝒓𝒚

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𝑷𝒖𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒗𝒊𝒔𝒕𝒂 𝑯𝒆𝒏𝒓𝒚

Leonardo uscì frettolosamente dalla sala operatoria dirigendosi verso di me, stavamo aspettando da 2 ore, da quando era entrato in quella maledetta stanza, aveva uno di quelle cartelline che hanno i medici e aveva gli occhi rossi e gonfi dal pianto ci guardò e disse<<il suo corpo era ferito da tanto tempo, ha cicatrici vecchie e nuove, ha un' emorragia interna,3 costole rotte, un taglio sulla gamba ed è molto profondo, altri tagli infetti, ematomi in ogni posto e di ogni tipo, nuovi, vecchi, in formazione, ha dei segni di bruciatura fatti dalla sigaretta su tutta la schiena...Eros penso che fuori al centro commerciale tu involontariamente le hai innescato un ricordo... ed è fuggita, ha vissuto un inferno, ragazzi...>> e scoppiò a piangere, il mondo mi cadde addosso come si poteva ferire una ragazzina in quel modo? come? la mia bambina ha sofferto così tanto, come ho fatto a non trovarla prima, guardai i miei figli e una lacrima sfuggì al mio controllo, dovevo resistere per loro e per lei, ma in questo momento non ne avevo la forza, mi sedetti e fissai il vuoto sentendomi profondamente in colpa come il resto dei miei figli<<Entro domani si sveglierà tra poche ore potrete vederla>> disse Leonardo e se ne andò, per le successive ore nessuno aveva aperto bocca,Ares a volte andava da uno dei suoi fratelli per farsi abbracciare, scena mai vista, Cassian ha distrutto la stanza e soprattutto il muro, Enea ha tirato un pugno ad Eros e per il resto del tempo non ha fatto altro che piangere,Matthew è andato al magazzino a uccidere e torturare qualcuno,Alexander cercava di consolare Ares ed Enea ma aveva il fuoco dentro alle pupille, Leonardo era sparito e io ero un pessimo padre, mi alzai mi diressi verso Ares e lo abbracciai<< mi dispiace figliolo, mi dispiace così tanto non essere riusciti a trovarla prima, sono un padre orrendo>> << no papà smettila non è colpa tua o di nessuno di noi, le daremo la vita che merita e anche se sarà difficile andremo avanti, come sempre >> disse Matthew spuntato dal nulla, tutti accordarono con quello che disse e dopo circa 45 minuti eravamo nella stanza della mia piccola guerriera che dormiva pacificamente, anche se fuori c'era troppo caos, era bianca come queste maledette pareti e mi faceva così male il cuore ed era troppo straziante pensare a ciò che aveva passato, così mi feci portare una bottiglia di Rum lo presi e versai un bicchiere a tutti e poi calò il buio e piano piano tutti ci addormentammo.

>> e scoppiò a piangere, il mondo mi cadde addosso come si poteva ferire una ragazzina in quel modo? come? la mia bambina ha sofferto così tanto, come ho fatto a non trovarla prima, guardai i miei figli e una lacrima sfuggì al mio controllo, dovev...

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𝑷𝒖𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒗𝒊𝒔𝒕𝒂 𝑨𝒕𝒆𝒏𝒂

Mi svegliai in un letto non mio, in una camera molto strana e vidi figure sparse per la camera, in letteralmente 2 secondi capì chi fossero quelle figure e dove mi trovassi, erano i miei fratelli e mi trovavo in una stanza di ospedale,lo capì guardando il colore dalle pareti completamente vuote e bianche ma soprattutto dall' apparecchiatura medica e dai fili attaccati a me, cosa ci faccio qua io e soprattutto loro, in poco tempo la mia mente produsse dei flashback dell'ultima sera cosciente e mi ricordai tutto, per filo e per segno, il centro commerciale, l'attacco di panico, Eros, Cassian,la paura, l'ansia, le pasticche e poi? e poi... buio,Resterò qui? Con sto grandissimo cazzo, ovviamente scapperò se voglio vivere per almeno altri 3 mesi prima di morire per le costole che mi perforeranno i polmoni, ok adesso il problema è come scappare... allora non posso farlo dalla finestra perchè siamo al secondo piano poi devo fare attenzione a non farmi beccare dai miei fratelli e mio padre e ovviamente dalle infermiere e dai medici, potrei prima di tutto alzarmi senza svegliare nessuno, mettermi i miei vestiti che sono su quella sedia blu in fondo alla stanza e uscire come se niente fosse e se per caso dovessi incontrare qualcuno io mi ero casualmente persa o mi ero addormentata durante l'orario delle visite non accorgendomi che me ne dovessi andare e una volta fuori cosa farò? si vedrà tempo al tempo.
Attuai il mio piano iniziai a scendere lentamente dal letto, non penso che riuscirò a svegliarli visto che la maggior parte di loro russa come fottutissimi rinoceronti, ma evitando questo piccolo particolare mi vestii e uscii in religioso silenzio dalla camera, per ora non avevo ancora incontrato nessuno presi un ascensore e mi diressi verso il primo piano dove sicuramente si trovava un uscita di emergenza, dimenticavo ho preso delle stampelle perchè veramente mi era troppo difficile camminare,ma volevo scappare a tutti i costi non so con quale fortuna ma mi ritrovai fuori dall' ospedale con un fresco venticello che mi accarezzava ma mi fece venire i brividi pur essendo leggero e mille pensieri mi bombardavano la mente, cosa faranno quando sapranno che non sono nel letto dell'ospedale? e dove andrò ora io? Per il momento posso andare nel posto più lontano da questo ospedale o comunque dal lato opposto dal punto in cui si trovano i mie fratelli, devo trovare abbastanza soldi per prendere un biglietto e scappare in un qualsiasi posto a caso nel frattempo iniziamo a camminare con queste dannate stampelle, improvvisamente per magia ebbi un'illuminazione,un colpo di fulmine, sicuramente non mi avranno portato a piedi e se non ricordo male ho visto da un giubbotto fuoriuscire una chiave,non sarà difficile riconoscere una delle loro super costose auto, meglio muoversi... dopo 20 minuti anche se con la tachicardia riuscì a trovare delle maledette chiavi di una Porsche e subito dopo realizzai che il colore era bbianco e la macchina poteva appartenere solo a una persona...Eros, non avevo tempo per risalire tra meno di un'ora sarebbe sorto il sole e dovevo muovermi con la paura e il senso di colpa trovai la sua macchina mi fiondai sopra e tutti quei sentimenti contrastanti e negativi vennero annullati e respinti dal motore appena acceso, da quanto tempo che non guidavo, mamma come mi era mancato, e poi senza ripensarci partì mentre il sole sorgeva e l'angoscia tornava a scalpitare nel mio cuore, anche se la mia coscienza e il mio cuore mi dicevano di restare perchè non mi avrebbero mai fatto male,il mio cervello aveva paura di dover soffrire ancora e come meccanismo di difesa la fuga e l'allontanamento sono la scelta migliore, avevo paura di restare ferita ancora, pur non essendo guarita...
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Non vi dimenticate di lasciare un voto se avete voglia anche nei capitoli precedenti, mi farebbe moltissimo piacere e anche sapere se la storia vi piace o meno, se avete qualche dubbio o volete qualche spoiler scrivetemi e io sarò a vostra disposizione ❤️

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