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É strano come una persona come Luke, che non mi conosce, mi capisca al volo. cammino pensando a quello che dovrò affrontare. Sono forte, lo sono sempre stata.
Arrivo a casa e Peeta mi guarda con la faccia sorpresa mentre  Sae La zozza non dice niente continua a prepararare. Il ragazzo dagli occhi azzurri mi si avvicina e mi dice -Pensavo che fossi in camera tua a dormire.- ero in imbarazzo cosa gli dovevo dire?! "Scusami Peeta sono scesa dalla finestra perché ho fatto un incubo che era un ricordo in cui tu dicevi cose su di me che tuttora mi fanno soffrire, per il resto tutto bene."

Sae la zozza risponde -É andata a fare una commissione per me Peeta.- le sue labbra presero la forma di un o. Mi tocca il braccio e mi dice -Sei congelata, tieni la mia felpa.- la prendo ma mi accorgo che i suoi occhi si sono scuriti. Un flashback, tutte le volte che gli capita me ne vado perché me lo ha ordinato lui, ma questa volta voglio rimanere con lui. So che per tornare alla realtà prova dolore cioè si stringe la pelle con le unghie oppure si lega i polsi. -Katniss! Vai via!- -Non me ne andrò- Mi prende una spalla e mi spinge contro il muro provocandomi un dolore al busto.

Mi avvicino. Forse non funzionerà, forse mi ucciderà e forse me ne pentirò per le mie paure ma lo faccio. Prendo le sue guancie rosee e avvicino le mie labbra alle sue cosicché si uniscano in un bacio. Queste scene negli Hunger Games le ho ripetute un sacco di volte ma questa volta era diverso non si trattava di vita o di morte, ma di superare la mia paura e di aiutarlo. Il bacio più magico di sempre. Appena unite le labbra, Peeta non ha risposto ma dopo poco i suoi occhi sono tornati cristallini e ne ha approfittato delle circostanze per baciarmi. I suoi baci mi fanno venire brividi per tutto il corpo. è strana come sensazione ma piacevole.

 Ci stacchiamo e mi dice -Come hai fatto?- -Ti ho baciato.- dissi ironica. -No. Dico a farmi passare il flashback... Non era mai successo che passasse così in fretta.- la verità é che sentivo che lasciandolo solo avrebbe fatto più fatica a passare, che si sarebbe fatto del male o peggio. -Io. Volevo solo rimanerti accanto anche in quel momento e ti ho baciato- -Era da tanto che non lo facevi- disse con sguardo triste. -Se vuoi non lo faccio più.- dico allontanandomi. Voglio vedere cosa fa. -No, no. Puoi farlo altre mille volte per me.- dice facendomi avvicinare di nuovo a lui. -Non prenderci l'abitudine caro.- mi fa il broncio -Come?! Ma io ne volevo un altro.- questa volta mi avvicina lui e mi bacia.

Ma questa volta le nostre lingue inziano a giocare in armonia, acchiappandosi e rincorrendosi, finché ci stacchiamo per mancanza di fiato. -Andiamo don giovanni se no si raffredda il pranzo.- dico tirando la mano intrecciata con la mia. Sae la zozza aveva lasciato tutto a tavola e se ne era andata come solito. Ci sediamo e mangiamo. Non so perché ma mi sento in imbarazzo. Non sono abituata a queste dimostrazioni di affetto, non da parte mia. Però da quel che vedo anche lui prova imbarazzo. Tiene gli occhi bassi sul piatto e quando li alza e guarda i miei li gira subito. Finisco di sparecchiare e lui se ne va.

Senza un saluto ne niente se ne va. Non so che gli sia preso ma non mi piace. Se le persone ti trattano così quando mostri il tuo affetto cosa fanno se non gli parli ?! Ti uccidono? Mi preparo per uscire sopra ai miei vesti metto la felpa di Peeta è calda e profuma di lui. Apro la porta e me lo ritrovo davanti. Mi guarda e dice -Katniss, scusa. Non so che mi sia preso... Bhe forse si, è strano capito. Sentirti vicina. Come se il mio sogno più grande si fosse avverato.-

-Peeta rimani con me?- mi guarda con la faccia stranita. Possibile che sia così scemo?!  -Voglio dire questa notte. Sai che quando dormo insieme a te non ho incubi.- Nel suo volto comparve un sorriso. -Vado a prendere delle cose in casa mia poi vengo promesso.- disse gurdandomi negli occhi. -No. Vengo con te. Tanto stavo per andare a fare una passeggiata.- mi prende la mano e mi avvicina al suo petto. -Okay andiamo.-

VERSO SERA

Siamo appena ritornati. Pensavo che dovesse prendere poche cose da casa sua e invece ha praticamente fatto la valigia. Sembra che si sia trasferito quì. Adesso è in bagno. Abbiamo finito di mangiare e io sono sul divano con la coperta azzurra che mi ha regalato Effie, che leggo un libro. Si intitola "strategie di caccia"... No scherzo. Sto leggendo il libro che abbiamo scritto io, Peeta e Haimitch sugli Hunger Games. Mi piace vedere l'immagine di Rue che cammina tra i rami con le braccia aperte come una ghiandaia imitatrice.

Accarezzo la pagina come per sentire la sua presenza. -Da quanto Katniss Everdeen legge?- lo guardo con uno sguardo omicida. -Ehy scusa. Non ti volevo offendere, dico solo che é strano vederti fare una cosa così... normale.- ora lo ammazzo. Non gli rispondo. Mi abbraccia da dietro e mi da un bacio sulla guancia. -Peeta ma sei sicuro che tutta la roba che hai portato ti serva solo per dormire oggi?- chiedo. -Bhe... Ehm... Insomma io pensavo che... sarei potuto rimanere anche di più che una notte.- dice parecchio titubante. -Certo perché no?- dico sorridendo. Andiamo insieme a letto e ci accoccoliamo l'una nelle braccia dell'altro. La mattina mi sveglio e lo vedo li accanto a me. É meraviglioso. Gli accarezzo i capelli e dopo poco inizio ad alzarmi. -Ti prego rimani con me.- mi chiede mezzo addormentato, e mi ritorna in mente un ricordo simile così gli rispondo. -Sempre.- mi coccolo e stranamente riesco a riaddormentarmi. Il mio risveglio é fantastico. Peeta che mi guardava mentre dormivo. -Buon giorno dormigliona. - mi sorride. -Buon giorno- -Niente incubi?- -No e tu?- -Niente- Ci alziamo e facciamo colazione poi mi ricordo che devo incontrere Luke al negozio così mi preparo e mentre sto per uscire dico a Peeta -Io esco.- lui mi si avvicina -Dove vai?- non so che mi sia preso ma non gli dico la verità, cioè che sto andando dal mio amico Luke così rispondo -Vado a fare un giro.- rimango sul vago. -Allora ti va di accompagnarmi in panetteria?- mi chiede Peeta. Fregata Katniss. -No, scusa ho voglia di passeggiare da sola, ci vediamo dopo.- così gli do un bacio sulla guancia ed esco. Mi avvicino al negozio e trovo Luke lì seduto. -Ciao!- gli dico. -Ciao Katniss.- mi avvicino e iniziamo a camminare. -Allora hai pensato a quello che ti ho detto?- -Si e ho capito che é stato Gale a dirlo. Un'altra colpa che ha.- mi sale la rabbia a pensare che lui ha ucciso mia sorella o che perlomeno ha inventato la bomba che ha ucciso mia sorella. -Luke ma tu non avevi un fratello?- -Si bhe é morto durante l'esplosione del dodici.- disse triste. Un'altra cosa in comune con questo ragazzo.-Mia sorella Prim. Anche lei é morta.- -Ehy cambiamo argomento. Dove abiti?- -Nella casa dei vincitori.  Mi hanno lasciato lì dopo che ho ucciso la Coin.- -Posso farti una domanda?- mi chiede. -Certo.- -Perché l'hai uccisa? Insomma lei e il tredici ci avevano aiutato.- -La verità é che se lei fosse andata al potere sarebbe tornato tutto com'era prima. Lei ha fatto lanciare le bombe contro Prim per tenermi a bada. Perché secondo lei quando Snow moriva doveva salire al potere qualcun'altro e se io non ero dalla sua parte avrebbe potuto perdere. Ed io questo non lo posso perdonare.- le lacrime iniziano ad uscire. No Katniss non piangere, non davanti a lui. -Ehy, perché piangi?- dice mentre mi abbraccia. -É colpa mia se Prim é morta.- -No. Non é colpa tua e non pensare più a queste sciocchezze. Anche io pensavo così. Prima del bombardamento mio fratello voleva uscire con me ma io gli ho detto di no e che arrivavo presto. E poi hanno bombardato la casa, davanti ai miei occhi. Io mi sentivo in colpa e tuttora mi sento così. Ma la vera colpa é di chi ha dato l'ordine di sganciare le bombe. Quella persona era consapevole che avrebbe ucciso persone innocenti e perlopiù bambini. Queste persone non devi perdonare non te stessa.- -Grazie Luke. E mi dispiace che tu abbia sofferto così tanto.- lui ha gli occhi un po lucidi. -Vedi Katniss, il dolore esige di essere vissuto. Non puoi cambiare quello che fù ma puoi cambiare quello che sarà, tutto quì.-    -Mi piace parlare con te, magari potremmo farlo tutti i giorni che ne dici?- chiedo. Mi chiarisce le idee questo ragazzo cosa che poche persone sanno fare. -Si va bene. A domani allora.- mi saluta con la mano. Vado a casa di Haymitch e scopro che Effie é venuta a sapere che io e Peeta siamo tornati insieme (non ho idea di come abbia fatto ) e aspettano tutti il nostro matrimonio-COSA?! Spero che tu stia scherzando...- dico incrociando le braccia. -No bellezza. Effie sparlotta in giro che prossimamente vi sposerete.- -Ma io dico che cos'ha nella testa Effie? Cosa si aspetta che ci sposiamo e puf viviamo tutti felici e contenti?!- Haymitch mi guarda con la sua faccia da schiaffi. -Perché ti scaldi tanto, dolcezza? Infondo sai che Peeta lo farà se continuate a stare insieme.-  Dio quanto mi fa arrabbiare. -Non mi piace che parlino in giro di queste cose. Sono private e poi siamo ancora molto giovani.- dico sicura di me. Non ho mai pensato al matrimonio e ad avere una famiglia, in verità non ho mai pensato minimamente di fidanzarmi. Immaginavo di vivere con mia sorella e mia madre. -Ragazza per caso hai paura del matrimonio?- -No insomma... Si però la verità é che non lo so. E spero che Peeta aspetterà tanto tanto tempo.- dico -Katniss la ragazza di fuoco che ha paura del matrimonio?! Ha ha ha questa me la devo scrivere.- me ne vado via sbattendo la porta. Non possono pretendere che appena ritorniamo insieme, cosa non ancora del tutto vera e  ufficiale, ci sposiamo. Robe da tirarsi i capelli. Voglio solo vivere la mia vita da normale 18enne. Vado nel bosco. Li sto bene. Lì nessuno si aspetta niente da me. Vado nella casetta vicino al lago dove trovo la carne. La cuocio e mangio. Non voglio tornare a casa. Haymitch mi ha detto che anche Peeta la sapeva questa cosa e non mi ha detto niente... Mi appoggio alla sedia e mi appisolo. Quando mi sveglio sono  le 18:30 e ho una gran fame, Ma sono nel mio letto?

Lo amo vero o falso? IIEverlark storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora