In pieno Inverno

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Penso di non averlo chiesto prima" dice Ian, "Come hai imparato a suonare il piano?"

Ian è uno che parla tanto dopo aver scopato. A volte è troppo stanco dopo una scopata davvero grandiosa, ma non stasera. È anche uno a cui piace molto stare abbracciati 'a cucchiaio'.

"Da solo" dice Mickey.

"Bello. È notevole" dice Ian.

Con la coda dell'occhio, Mickey riesce a vedere Ian che si abbassa sopra la sua spalla leggermente sorridendo apertamente.

"Suppongo di sì" dice Mickey.

"No, sul serio. Non avrei potuto imparare da solo a ballare" insiste Ian.

"Sì, perché che cazzo c'è da imparare?" dice Mickey. "Tiri le punte, saltelli intorno, vai a casa. Che gran cosa, cazzo"

"Sei serio?"

Entrambi hanno quell'espressione negli occhi come se sapessero di voler inasprirsi, come se semplicemente amassero che l'altro faccia la prima mossa. E Ian la fa. Si lancia sopra Mickey in modo da bloccargli le braccia indietro sul letto.

"Non dureresti due secondi alla sbarra" dice Ian.

"Sì, perché ho queste cose che si chiamano testicoli" dice Mickey.

Cerca di rotolare così da stare sopra, ma Ian lo afferra durante il movimento. Improvvisamente si stanno entrambi spingendo contro le braccia dell'altro per cercare di bloccarsi giù a vicenda, ma la situazione è piuttosto equa. Forse Ian ha muscoli più definiti, ma Mickey è stato coinvolto in risse da quando è nato. Inoltre, è disposto a giocare sporco. Un pizzicotto ben assestato, e Ian è giù. Mickey afferma la propria vittoria sedendosi sullo stomaco di Ian e tenendo le sue braccia sul cuscino sopra la testa.

"Hai barato, cazzo" dice Ian.

"E?"

"Dovresti subire una qualche punizione" dice Ian. C'è un luccichio nei suoi occhi ora. Spinge via le mani di Mickey, lo afferra dalla maglietta, e lo attira in basso per baciarlo bruscamente.



Tornare al lavoro dopo due settimane libere è fottutamente orribile. Se in precedenza Mickey aveva pensato che fosse dura, non era niente paragonato a quant'è difficile forzarsi ad uscire dal letto dopo due settimane di dormite. Si ferma per strada per prendere il più enorme e dannato caffé che quei pretenziosi baristi hipster possano fare, e persino quello non sta facendo un cazzo per renderlo dell'umore per interagire con le persone durante tutta la giornata.

E, siccome la vita si diverte a fotterlo, la prima persona che vede al lavoro è Svetlana. La vede nel piccolo parcheggio fuori dalla scuola, in piedi vicino a una bella macchina. Sorprendentemente bella, visto che è una segretaria. Forse il nepotismo paga.

"Bell'affare" dice Mickey.

Svetlana volta la testa improvvisamente, così come si muovono bruscamente i suoi capelli ricci. Guarda Mickey con occhi piccoli e sospetti. È un'espressione trita e ritrita per lei, praticamente predefinita.

"Mi hai colto di sorpresa" dice lei.

"Stavo camminando, cazzo" dice Mickey. "Non c'è bisogno di farla sembrare come se fossi un dannato serpente. Stavo solo dicendo che hai una bella macchina"

"Se è tutto qui, vai dentro allora" dice Svetlana.

Sta tenendo una mano di fianco così che Mickey non possa vedere cosa sta stringendo. È impercettibile, ma lui conosce quel genere di cose. E conosce abbastanza bene i motori da essere piuttosto certo che lei non possa permettersi questa quattro ruote, anche se Lillian fosse la zia più gradevole del mondo.

I ragazzi etero non fanno danza classicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora