Queste brutte parti

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Per prima cosa Mickey sbatte con la faccia contro il muro. Vi crolla addosso, ma un momento dopo suo padre lo afferra di nuovo dal davanti della maglia e lo schiaffeggia con forza. Un rivolo di sangue vola fuori dalla bocca di Mickey, quasi uno sputo, prima che atterri su un punto pulito del pavimento. La testa di Mickey crolla. Terry lo scuote con forza.

"Guardami, cazzo, piccolo stronzo!" gli grida Terry in faccia.

Mickey guarda in su, trasalendo. Nell'istante in cui incrocia lo sguardo, il pugno di Terry si libra e lo colpisce sull'occhio. Mickey sente quello che potrebbe letteralmente essere un dolore accecante, poi Terry lo spinge duramente sul suolo. La spalla di Mickey urta contro il tavolino nella caduta. Ulteriore dolore, sempre ulteriore e fottuto dolore.

"Vali fottutamente troppo per la tua stessa dannata famiglia?!" ruggisce Terry.

Mickey riesce a vedere Svetlana con la coda dell'occhio, in piedi accanto alla porta. Probabilmente farebbe meglio a lasciarlo qui a cavarsela da solo. Non è che avere un testimone tratterrà Terry o altro.

Terry piomba con un calcio sul fianco di Mickey, beccandolo esattamente nella parte bassa della cassa toracica. Mickey si raggomitola su se stesso per prepararsi alla botta, ma non riesce molto bene. Lo colpisce come un martello. Un momento dopo, sente un altro calcio in testa, e accidentalmente Mickey si morde l'interno della guancia. Nella bocca si accumula il sangue che Mickey non ha neanche l'energia di sputare fuori. Sbrodola dal lato della bocca e sul suolo sotto la sua testa.

Terry sembra aver finito, comunque. Mickey sente i suoi passi pesanti mentre si dirige in cucina borbottando tra sé qualcosa sui figli di merda con lavori da froci.

Mickey inciampa nei propri piedi, appoggiandosi pesantemente ai mobili e alle pareti mentre va verso la porta. Praticamente spinge Svetlana per la fretta.

"Vattene, cazzo, vattene" dice.

Spinge e va di fretta e non si ferma finché non sono a più di un isolato di distanza. Solo allora si lascia andare contro il recinto a rete metallica della casa di qualcuno e si toglie il sangue dalla faccia.

"Merda" borbotta.

"Ti serve aiuto" dice Svetlana.

"Fanculo" dice lui.

"Tua spalla" insiste lei.

"Fanculo alla mia spalla"

Svetlana lo fulmina, poi lo afferra per il braccio con entrambe le mani – una sull'avambraccio, una sul bicipite. Mickey serra i denti; sa cosa succederà. Ha dovuto farlo qualche volta per i suoi fratelli.

"Al tre" dice Svetlana. "Uno, due!"

Tira forte, e a Mickey si oscura la fottuta vista per un secondo. Ma poi il male diminuisce, e gli rimane un dolore leggero. Rotea la spalla nell'apposita cavità per testarla.

"Grazie" grugnisce.

"Prego. Ora va a casa e pulisciti. Sei coperto di sangue" istruisce Svetlana. "E chiama Pel di carola. Si preoccuperà"

"Fatti i cazzi tuoi, che ne dici?" reolica Mickey.

Svetlana gli dà una botta sul lato della testa. Mickey si sfrega il capo e le chiede che le prende, e si guardano in cagnesco ancora di più.

"Sentito? Potrebbe essere commozione cerebrale, idiota. Hai bisogno di qualcuno che ti osservi stanotte, che si assicuri che non muori" dice Svetlana, enunciando con attenzione ogni parola.

Mickey ha avuto qualche commozione cerebrale prima, ma niente di serio. Starà bene, cazzo. Non gli serve che Ian arrivi a dare di matto, perché causerebbe un problema fottutamente maggiore di quanto non ne valga la pena.

I ragazzi etero non fanno danza classicaWhere stories live. Discover now