Reazioni a catena

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Mickey si sveglia sudato freddo, quasi fuori dal bordo del letto. Stava sognando Terry e l'essere stato picchiato di qualche giorno fa. Ha sempre questi incubi dopo questo tipo di cose con suo padre. Tenta di dire a se stesso che non è niente, perché se è solo un sogno, può lasciarselo alle spalle quando si sveglia. Ma si sente stranamente fragile, dentro e fuori, e ha la sensazione che tutte le sue ferite siano nuovamente fresche.

Va in bagno e si guarda allo specchio. Ha ancora l'aspetto di chi è rimasto invischiato in una brutta rissa da bar. Il suo stomaco è contrito, inquieto. Mickey apre il rubinetto e beve un po' di acqua fredda, e se ne spruzza anche un po' in faccia. Non fa nulla. Spinge tutto in basso meglio che può, come fa sempre.

Torna in camera e vede Ian stiracchiarsi dal suo sonno. Mickey traffica nel cassetto per trovare una maglia pulita da indossare. La maggior parte dei suoi vestiti è sparsa sul pavimento della stanza. Probabilmente dovrebbe fare la lavatrice al più presto, ma non ne ha mai l'energia.

Mickey sente il letto che scricchiola mentre Ian si alza. Poi sente Ian che gli avvolge intorno le braccia da dietro. Un braccio si stringe attorno allo stomaco di Mickey; con l'altro, fa scorrere la mano su e giù per il suo petto nudo. Mickey lo percepisce mentre gli posa dei baci dietro il collo.

"Giorno" dice Mickey, la sua testa è ancora altrove.

"Giorno" dice Ian. "Hai tempo?"

Mickey deglutisce con forza e contrae la mascella. Si arena nella sensazione delle braccia di Ian attorno a sé. Ian è qui; Terry non c'è. I mostri nella sua mente dovrebbero essere più facili da battere, o almeno da ignorare.

Ian fa voltare bruscamente Mickey fra le sue braccia e lo manovra fino al più vicino pezzo di muro vuoto. Ian vi blocca Mickey tenendolo per i fianchi e lo bacia. Il corpo di Mickey si lascia andare quando sente la lingua di Ian sulle labbra. Le sue ginocchia cedono, cazzo, e potrebbe addirittura crollare per terra se non fosse per il corpo di Ian pressato con forza contro il proprio.

Si scosta dal bacio per fare una domanda, ma vola via dalla sua testa quando vede Ian con i capelli di chi è uscito dal letto e un po' di barba e quello stupido sorriso sexy. Fissa scioccamente Ian per un minuto. È piuttosto certo che la sua bocca sia ancora aperta.

"Vuoi dire qualcosa?" chiede infine Ian.

Mickey scuote il capo. Non riesce a distogliere gli occhi dalla bocca di Ian. Quindi si alza per baciarlo di nuovo. Sente Ian sorridere contro le proprie labbra. Ian attira Mickey con sé mentre cammina all'indietro verso il letto, e vi cadono sopra senza eleganza. C'è un rumoroso, rugginoso stridio. Mickey si ghiaccia e trattiene il fiato.

In parte sta aspettando che il letto collassi sotto di loro. Dio sa se non ha subito abusi a sufficienza, e non è esattamente il letto più resistente del mondo. Mickey è meravigliato che abbia già resistito così a lungo.

"Stai bene?" dice Ian.

Mickey annuisce. Poi si ricorda del treno di pensieri di un minuto fa.

"Doccia?" chiede.

Ian guarda in direzione del comodino dove Mickey tiene un orologio. Sono le sette appena passate, quindi hanno un po' di tempo. Non tanto quanto piacerebbe a Mickey, ma quando troveranno una mattina come questa in quarant'anni?

"Sì, perché no?" dice Ian.

Mickey si scosta da Ian, notando mentre lo fa che Ian è già mezzo eccitato. Mickey si dirige verso il bagno, strettamente seguito da Ian. Avvia la doccia e aspetta che si scaldi. Entrambi entrano.

Immediatamente Ian avvolge le braccia con forza intorno al corpo di Mickey, e si inclina per mordere rapidamente il suo collo.

"Come lo vuoi?" chiede Ian.

I ragazzi etero non fanno danza classicaWhere stories live. Discover now