CAPITOLO 1

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<<Un omicidio è stato commesso a Londra, unica sospettata una ragazza presente sul luogo dell'omicidio>>,

<<Ci sono stati molti avvistamenti, molte chiamate alla polizia, ma arrivati sul luogo, quest'ultima era sparita>>,

<<Ultime notizie, sembra che il suo nome sia Audrey Johnson, sono stati trovati i suoi documenti sul luogo del delitto>>

Ecco di cosa parlano i giornali e i telegiornali. Dell'omicidio che ho commesso, ma di cui nessuno vuole ascoltare la mia versione.

Si sono Audrey Johnson, la ragazza che ha ucciso quell'uomo.

<<Sicura di voler lasciare il tuo vero nome e cambiare solo cognome?>> chiede Connie, la mia migliore amica.

<<Allora metti Audrey Rose Williams. Per una volta voglio mantenere il mio nome>> rispondo sedendomi sul divano nel nostro nuovo salotto <<Dopo mi puoi mettere le lenti a contatto? Sai si notano molto i miei occhi>> aggiungo prendendo una ciocca di capelli <<Questo quale sará? Il millesimo colore cambiato?>> abbasso lo sguardo.

<<Finché non dimostriamo la tua innocenza, non posso lasciarti andare in giro con i capelli neri, ti riconoscerebbero tutti>> Connie ha ragione, devo pensare a questo e non a lamentarmi.

<<Hai ragione scusa, solo, sono stressata e nervosa per domani, sai iniziamo la scuola>> siamo a Manhattan da una settimana, e in quella settimana Connie è andata subito a iscriverci a scuola.

<<Andrà tutto bene, tranquilla, saremo due normali studentesse, due ragazze che si sono trasferite a Manhattan. Ricordi? I nostri genitori ci hanno dato il permesso di venire a vivere da sole. Questo é ciò che devi dire>> ovvero un'altra stupida e banale scusa <<Piccola>> Connie sospira non vedendo nessun segno da parte mia <<Lo so, é difficile, ma cosa possiamo fare? Ti stanno cercando tutti fuori, anche qui a New York, purtroppo sono nascosti, sono mescolati insieme ad altre persone, ma la polizia gira per trovarti. Ti prego di darmi una mano anche tu>> non rispondo e la vado ad abbracciare.

<<Non so come tu possa essere mia amica>> dico sinceramente.

<<Perché so che non sei un'assassina, ma una dolce ragazza ferita. Hai fatto uno sbaglio, ma tu sai il perché, e lo dimostreremo, te lo prometto riavrai la tua vita>> sciolgo l'abbraccio <<Ora vai a farti una doccia, io preparo la cena>> continuo.

<<Non so come farei senza te>> rispondo e lei sorride.

Ricambio e vado di sopra. Sospiro e prendo il cambio per farmi la doccia. Chissà se sarà la mia occasione per dimostrare che non sono un'assassina come tutti credono.


L'ASSASSINA INNOCENTEWhere stories live. Discover now