Capitolo 3.

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Cesare guardava fuori dal finestrino, annoiato.
Quelle due settimane erano state infinite ed erano già al primo di Agosto.
Avevano appena finito le riprese, ora sarebbe iniziato il difficile: avrebbero dovuto costruire da zero il nuovo set dei salotti, impresa che li avrebbe impegnati per tutto il mese di Agosto, lasciandogli solo una settimana di vacanza agli inizi di Settembre.

Era davvero felice, nonostante gli si parava davanti un mese di caldo torrido e lavoro duro, tra costruzione vera e propria del set e ricerche di oggetti per arredarlo nei vari mercatini dell'usato.

C'erano solo due cose che intaccavano la sua felicità: Chiara e la sconosciuta.

In quelle due settimane era passato più volte al pub, per controllare se ci fosse, o in piazza delle sette chiese, dove l'aveva vista la prima volta.
Voleva rincontrarla a tutti i costi: non stava così bene con una ragazza da secoli.

Voleva buttarsi, provarci, tentare, eppure sembrava che il destino fosse contro di lui.
Aveva anche provato a cercarla tra gli account di Instagram che seguivano lui o Space Valley, ma, si rese conto da subito, tante ragazze avevano lo stesso nome.

Le scorse tutte, una ad una, ma non la trovò.
Le opzioni, si disse, erano tre: o non aveva un account, o l'aveva privato, o aveva un nome differente su quel social.

Comunque, tutte e tre le alternative portavano ad un'unica verità: non era riuscito a trovarla.

Se negli ultimi mesi, ad una giornata di sconforto seguiva una rilettura delle lettere ricevute dalla sconosciuta, per ritrovare la carica, per riflettere, per sentirsi capito, ora non ci riusciva nemmeno più; gli facevano male.

Anche lei era sparita, dissolta nel nulla dopo il suo annuncio pubblico.
Non era arrivato più un pacco, ne una lettera.

Che avesse avuto paura?

Probabilmente era così, eppure lui ci sperava davvero.
Amava quelle lettere, adorava la mente di quella ragazza misteriosa.

Appoggiò la testa al finestrino, sbuffando.

Tonno, alla sua sinistra, guidava sereno, fischiettando una canzone a lui sconosciuta.

Stavano andando in centro, dal loro barbiere, per darsi una rinfrescata, un taglio più fresco e corto in vista del caldo torrido che li aspettava: sarebbe stato un mese impegnativo.

Proprio mentre Tonno, concentrato, si accingeva a fare un parcheggio ad S, il telefono di Cesare vibrò.

Lo tirò fuori dalla tasca posteriore dei pantaloni e, non appena lesse la notifica, per poco non gli venne un colpo.

"Tonno mi ha scritto" Urló, felice.

Il ragazzo, spaventandosi, lasciò il volante, finendo quasi contro la macchina davanti.

"Sóccia Cesare, a momenti facciamo un incidente, stai calmo"
Disse, riprendendo il controllo dell'auto.

Ma a Cesare non importava: sull'account mail di Space Valley era appena arrivato un luogo messaggio da "lasconosciutadellelettere@gmail.com".

Trattenne il respiro e cercò di essere razionale: poteva essere qualcuno che, visto il suo video, si spacciava per lei per poterlo contattare.

Aprì la mail e si mise a leggere e gli scappò subito un sorriso.
La ragazza era sicuramente lei: la mail era composta da una sintesi delle lettere da lei mandate, con alla fine il classico saluto.

"Un abbraccio,
Una sconosciuta fiera di te".

Le rispose subito, con la sua mail personale questa volta.
Era davvero felice di quella piacevole sorpresa: gli aveva illuminato la giornata.

Lettere quasi mancateWhere stories live. Discover now