CAPITOLO 3

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I due ragazzi camminarono ore e ore ma il paesaggio che li circondava era sempre lo stessso, non riuscivano ad orientarsi.
"Clarke fermiamoci, ormai è quasi buio" disse Bellamy mettendole una mano sulla spalla, gesto che la ragazza rifiutò spingendolo "Sei voluto rimanere e ora ti adegui" ribatte senza battere ciglio, il ragazzo
sbuffò e la fermò con la forza "Stai cercando di farmi pentire di non essere partito?"
Clarke gli lanciò un'occhiataccia e alzò le spalle, forse era così,  non voleva accettare il fatto che fosse rimasto.
"Dobbiamo rimanere da soli per 6 lunghissimi anni, mi adegueró velocemente" Bellamy ricambiò l'occhiata e la lasciò continuare a camminare.
"Non vieni?" Chiese la ragazza a ormai una decina di metri da lui
"Ti devi adeguare anche te principessa" esclamò lui con tono di sfida. Stavano davvero per litigare anche in quel momento?
"Bell andiamo, non abbiamo cibo! Mor-" provò a dire lei ma il ragazzo  la precedette "Moriremo bla bla bla, Clarke andiamo! Quante volte lo abbiamo sentito da quando siamo qui? Al cibo ci pensaremo domani e la cosa non mi preoccupa ora e smettila di avere paura di morire"
La ragazza ritornò in dietro e gli si mise davanti a pochi centimetri "siamo gli unici fottuti umani rimasti in superficie" Clarke gli e lo urlò in faccia, voleva fare la dura, far credere al ragazzo che stava bene,che non aveva paura, ma si era dimenticata che davanti a lei c'era Bellamy Blake, la persona che con un solo sguardo la capiva all'istante.
"Senti anche se non vuoi ma ti prego ascoltami" Bellamy mise entrambe le mani sulle sue spalle  e le accarezzò "Domani cerchiamo cibo e anche il bunker, riposiamoci" la supplicó un'ultima volta e con gran sorpresa Clarke annuì "ok mi arrendo" continuó sdragliandosi per terra e appoggiando la testa sulla sabbia.
Una posizione orribile per dormire.
Bellamy si mise a pancia in su e con le mani dietro alla testa, con gli occhi cercò l'arca.
"Secondo te sono vivi?" Clarke aprì bocca e attirò l'attenzione del ragazzo che distolse lo sguardo dal cielo per puntarlo sui suoi occhi, rimase qualche secondo in silenzio, rimasero entrambi fermi a guardarsi, quella sensazione sebbene strana era piacevole.
"Li hai salvati principessa" disse con tono di voce basso e poi ritornò con lo sguardo verso il cielo.
Continuó a guardarlo ma la ragazza gli si mise completamente davanti coprendogli la visuale.
"Io volevo salvare anche te" Clarke sta volta fu lei a parlare a cuore aperto e a differenza sua Bellamy ricambiò con un sorriso "mi hai già salvato" disse solo questo poi chiuse gli occhi.
La ragazza si sdraglió e prima di dormire non fece altro che pensare alla frase che aveva appena sentito, come poteva averlo salvato se proprio lei era stata la causa della fine della sua unica possibilità di ricominciare?

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