CAPITOLO 27

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Raggiunsero entrambi la mensa, Murphy fece un segno ad Emori, erano tutti seduti allo stesso tavolo.
"Sedetevi"  indicó Raven e i due si sedettero, Clarke davanti a Bellamy.
"6 anni in un bunker probabilmente è meglio di stare 6 anni in un anello nello spazio" disse Emori prendendo un bicchiere d'acqua, Raven sbuffó divertita, le sarebbe piaciuto continuare a fare passeggiate nello spazio ma andiamo! La Terra è la Terra.
"Ti ricordo che sei stata tu a iniettarli il sangue nero" esclamò Bellamy, continuava a non guardarla, forse di sfuggita, intanto Clarke prese anche lei un goccio d'acqua.
"Abbiamo interrotto una splendida luna di miele" ribadì Raven, a quella frase la ragazza sputò tutta l'acqua davanti a se, gli schizzi finirono su Bellamy che le lanciò un occhiataccia.
"Scusa" disse sotto voce, Raven l'aveva decisamente colta di sorpresa
"Madi ci ha detto che Luna era viva, non è così?" Chiese di nuovo Raven, il ragazzo scuotendo le mani per asciugarsi annuì.
In quel momento arrivò Madi, aveva passato tutto il giorno con i bambini nel bunker, si intromise nella chiaccherata "Luna voleva uccidere Clarke e Bellamy la ha salvata " disse la bambina fiera guardandolo, Bellamy ricambiò sorridendole poi tornò di nuovo serio.
"L'amore non ha limiti" sospirò Emori guardando Murphy che a sua volta annuì. Clarke lo guardò e finalmente i loro sguardi si incrociarono.
"Eh si non ha proprio limiti" sbuffò il ragazzo appoggiandosi alla sedia "Questo amore è così forte che lei" schiarì la voce, tutti lo guardarono curiosi, Clarke decisamente di più "lo avrebbe abbandonato" concluse con una voce strozzata, non ci poteva ancora credere.
Madi guardò tutti poi il suo sguardo cadde su Clarke, continuava la guardarlo.
"Non mi guardare così che è peggio" Bellamy se ne accorse e si alzò velocemente, ando via.
La ragazza gettò a  terra il suo bicchiere, si doveva sfogare in qualche modo, anche se sinceramente la colpa era solamente sua, ma i motivi erano più che ovvi.
"Clarke non so cosa sia successo ma gli passerà" disse Raven mettendole una mano sulla spalla, lei annuì poco convinta "Me ne stavo andando" Clarke abbassò la voce, quasi si vergognava a dirlo.
"Voglio sistemare le cose" aggiunse per poi alzarsi, Murphy le indicò l'uscita "è andato sicuramente da Octavia"
Clarke annuì e dopo aver salutato temporaneamente gli amici si diresse allo studio.
Appena arrivata busso ripetutamente alla porta, dopo poco Octavia rispose.
"Scusa ma pensavo che Bellamy fosse qui" disse grattandosi dietro la nuca, Octavia le mostrò una mappa del bunker "era qui pochi minuti fa" sospirò indicando il terzo piano  "mi ha chiesto che lavoro potessi assegnargli perché voleva distrarsi" alzò le spalle e notando l'espressione della ragazza davanti a lei capì subito.
"Avete litigato non è cosi? Ecco perché vuole distrarsi" disse e Clarke annuì sbuffando "è colpa mia, lui voleva sol-" provò a dire ma Octavia la interruppe "deve sbollire un po' la rabbia, gli passerà" sospirò abbozzando un piccolo sorriso e contagió anche lei "è così innamorato di te che domani sarà tornato tutto come prima"
Clarke l'abbracció, era proprio quello che voleva sentire, però dire e fare sono due cose diverse.
"Se non fosse stato per voi-"  provò di nuovo a dire ma una voce dietro di lei la interruppe "te ne saresti andata e avresti abbandonato tutti"
Bellamy.







Spazio autrice
Ehi! Mancano pochi capitoli alla fine e preparatevi che il finale sarà.....

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