Lettera.

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L'appartamento dei gemelli Weasley era piccolo, ma confortevole. Esso era composto solo dalla cucina, una camera da letto e il bagno. C'era qualche scatolone abbandonato in qualche angolo e dei vestiti erano buttati alla rinfusa sui letti e sulle sedie. I mobili in legno conferivano alla casa un aspetto antico e familiare, il tutto agevolato dal piacevole profumo di cannella che, scoprì Alex, proveniva da dei biscotti sul tavolo. Accanto al piano da cucina era stata posta una brandina con una coperta, dove avrebbe dormito Alexandra. Si era opposta ad ogni tentativo di Fred e George di offrirsi come volontari per dormire lì: era stata irremovibile e alla fine i due si erano rassegnati. Accettò, però, di sistemare le sue cose nell'armadio dei ragazzi. 
"Come sei venuta?" 
Fred e George erano seduti sul letto di quest'ultimo, mentre Alexandra toglieva i suoi vestiti dal baule per riporli in un cassetto libero. 
"Mi sono Materializzata. Prima sono andata da Ollivander a comprare una nuova bacchetta, sono passata da Madame Malkin per una nuova divisa, ho mangiato qualcosa al Paiolo Magico, ho comprato delle cose per Hogwarts e poi sono venuta qui"
"La bacchetta di tuo cugino non andava più bene?"
"Non ero la sua vera padrona. È stata utile, sì, ma avevo bisogno di una bacchetta che fosse davvero mia." Estrasse la bacchetta nuova di zecca dalla tasca e la porse ai due ragazzi, che la afferrarono per osservarla. "Legno di Noce, Corda di cuore di Drago, 12 pollici. Ollivander non sembrava troppo contento di questa bacchetta, né di vendermela"
"perché?" chiese George.
Alexandra non rispose subito. Fissò la gonna che aveva appena tirato fuori dal baule, poi scosse la testa, rispondendo semplicemente "non lo so." Ed era vero. Non lo sapeva. Ma qualche sospetto lo aveva. 

"Adesso potete spiegarmi perché Alexandra ha i capelli biondi e Fred non sembra sorpreso di questa cosa?" 
La diretta interessata guardò Fred. Non per cercare conferme -aveva già preso la sua decisione-, ma per cercare manforte e sostegno. Così, seduta sulla sedia di fronte al letto su cui erano seduti i fratelli Weasley, prese a raccontare la sua storia, sfamando la curiosità di George. 
George non reagì diversamente da Fred, e questo rincuorò Alexandra. Non sembrava arrabbiato, schifato o spaventato. Solo.. affascinato e sorpreso. Fece molte domande -sui Malfoy, sull'Obscurus, su Sirius-, e quando non ebbe più niente da chiedere rivolse alla ragazza un grande e sincero sorriso, prima di abbracciarla. 
"È vero che è molto bella con i capelli e gli occhi così?" 
"È una domanda a trabocchetto Freddie?" Rise George, sciogliendo l'abbraccio. "Se dico no ti incazzi e se dico si ti ingelosisci?"
"Troppo tardi. Avete entrambi insinuato che con i capelli scuri sono brutta"
I due gemelli la guardarono sbigottiti. "Fai sul serio?" chiesero in coro.
"vorreste dire che mi sto sbagliando?"
"è un tranello"
"Decisamente" annuì Fred. "meglio non rispondere se vogliamo sopravvivere"
Alexandra li guardò, le braccia incrociate al petto con fare accusatorio. "Vi state scavando la fossa da soli"
"possiamo mangiare prima di morire almeno?" propose George, prima che tutti e tre scoppiassero a ridere. In effetti le otto erano passate da un po' e non avevano ancora cenato.

Due ore più tardi, con lo stomaco pieno e l'animo allegro, il trio si era separato per andare a dormire. La brandina riservata ad Alexandra si rivelò più comoda di quanto apparisse, e non appena ne toccò il morbido materasso si addormentò, rendendosi conto solo in quel momento di quanto fosse stanca. Geordie dormiva a terra accanto a lei, nella sua gabbietta che Alex aveva accuratamente pulito prima di partire, quella mattina.
Ma se Alexandra e Geordie stavano già dormendo, d'altro canto, Fred e George erano ancora svegli.
"quindi siamo gli unici a saperlo?"
Fred annuì, mentre si cambiava per infilare il pigiama.
"Grazie per non averla presa male"
"ancora non so come l'ho presa, in realtà" confessò George. "è che.. è tutto assurdo. Come hai fatto tu?"
Fred scrollò le spalle, spostando le lenzuola per mettersi a letto. "Lei si era aperta totalmente con me. Mi aveva dato fiducia. È stato naturale accettarlo."
Anche George si mise a letto. Si stese su un fianco, tenendosi sul gomito e poggiando la testa sul palmo della mano per guardare il fratello nel letto accanto al suo. La stanza era illuminata solo dalla luce della luna e delle stelle che penetrava dalla finestra dietro il letto di George, così che quest'ultimo riuscisse a vedere solo il profilo di suo fratello sdraiato sulla schiena. "Sei completamente cotto di lei, non è vero?"
Fred rise e piegò le braccia, portandosele sotto la testa. "si.. immagino di sì"
George sorrise. "Fidati, è così. Non sai come ti illumini quando la vedi."
"Sul serio?"
"Oh Freddie, non hai idea." 
Fred non replicò, ma sorrideva. 

La prima notte in un letto completamente sconosciuto, Alexandra si sarebbe aspettata di non riuscire a chiudere occhio. Invece, quando la mattina si svegliò, l'orologio puntava le 10:31. Aveva dormito decisamente troppo. Si tirò a sedere e si guardò intorno. I gemelli avevano chiuso le tende della finestra per impedire alla luce della sole di svegliarla. Geordie saltellava sul tavolo, fermandosi ogni tanto a mangiare i resti di qualunque cosa i gemelli le avessero dato da mangiare. Notò, sullo stesso tavolo, un foglietto. Dunque si alzò e lo lesse.

Buongiorno Principessa,

noi siamo giù a lavoro, ti abbiamo lasciato caffè e biscotti nella credenza (Geordie non ti avrebbe fatto trovare nulla). Fai come se fossi a casa tua


Sorrise e ripiegò il foglietto. Aprì la credenza e vi trovò una tazza di caffè fumante- sulla quale evidentemente avevano fatto un incantesimo per lasciarla calda- e dei biscotti. Afferrò la colazione e la sistemò sul tavolo, poi estrasse una lettera dalla tasca e si sedette, rileggendola. Mangiò lentamente e alla fine stabilì che la lettera andava bene e che se non l'avesse spedita subito, non l'avrebbe più fatto. Pertanto la chiuse, scrisse velocemente l'indirizzo di Villa Malfoy sul retro di essa e andò in bagno per prepararsi. Venti minuti più tardi salutò Geordie con delle carezze che furono ricambiate da fusa, prese la lettera e scese nel negozio dei fratelli Weasley. Era notevolmente più pieno rispetto a quando era arrivata la sera prima, e le ci vollero dei minuti prima di trovare George. 
"Buongiorno" le sorrise "dormigliona?"
"ogni tanto" sorrise Alexandra. "Fred?"
"Credo sia in magazzino. Oggi abbiamo tanto da fare. Ehi, tu! Se lo assaggi lo paghi!"
"D'accordo. Io devo spedire una lettera. Ci vediamo dopo" Gli baciò velocemente la guancia e si fece strada tra la gente per uscire dal negozio. 

The dark side 2. //Fred WeasleyWhere stories live. Discover now