thirtysix

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[Happier — Ed Sheeran]

Le braccia di Zayn sono avvolte intorno al mio corpo e mi tiene stretta a sé nonostante quello che è appena successo.

Il modo in cui riesce a non cercare di conoscermi come dovrebbe, a non spingermi a parlare se non voglio è esattamente ciò di cui ho bisogno, ma non sono sicura sia più giusto.

Mi ha detto di amarmi, eppure sento che lui non sa praticamente niente di me. Conosce di me solo la Ariel che io ho voluto mostrargli, ma non gliene faccio neanche una colpa, perchè quella che sta sbagliando ogni cosa sono soltanto io.

Io non gli ho mai permesso di entrarmi dentro, di combattere contro le mie difese neanche quando lui non voleva altro che provarci.

Non voglio che tenti ancora, eppure se non lo fa mi confonde e mi fa pensare che invece dovrebbe.

In ogni caso, se qualcuno ha delle colpe che gli appartengono, sono le mie. Sono sempre stata io e sempre lo sarò. E sono anche egoista, perché voglio che le sue braccia mi confortino anche se adesso non sono più sicura di ciò che provo per lui.

Mi volto sul fianco e lo osservo. Le sue labbra sono leggermente dischiuse mentre il petto si muove seguendo il suo respiro tranquillo.

Per tutta la notte non ha fatto altro che tenermi stretta a sé, mentre io pensavo al casino in cui mi sono messa e che ho continuato a costruirmi intorno.

Un sospiro lascia le labbra di Zayn, mentre le sue mani si spostano dai miei fianchi alla vita, attirandomi più vicina a lui.

«Buongiorno», dice senza ancora aprire gli occhi.

«Ciao», mormoro abbozzando un sorriso e sfiorandogli la leggera peluria sulla mascella.

La luce del mattino che oltrepassa le tende illumina l'intera stanza, e potrei prendere in considerazione l'idea di restare in questo modo per tutto il giorno.

«Come ti senti?», mi domanda quando il suo sguardo incrocia il mio. La sua voce è più roca e bassa, ma non è come quella di Harry.

La sua lo è anche nel pieno del giorno, quindi non riesco neanche ad immaginare quanto possa esserlo al mattino. Non posso farlo.

«Sto bene», rispondo a Zayn sollevandomi e mettendomi a sedere.

In realtà non so come sto. Non lo so quasi mai in questo periodo, e non riuscire a capirlo grava anche sulle persone che mi stanno vicino.

«Ariel», mi richiama e si solleva anche lui.

«È la verità, sto bene», sostengo non guardandolo e spostando le lenzuola dal mio corpo.

Prima che però possa allontanarmi lui mi afferra gentilmente il polso, facendomi poi voltare verso di lui.

«Credo che dovremmo parlare», afferma, pronunciando le stesse parole che mi disse Jake quando mi spezzò il cuore.

Quelle parole non portano mai a nulla di positivo, io lo so. È una costante che mi portò dietro da troppo tempo e che non riesco più a trascinare da sola. Qualsiasi sia la persona che le pronuncia qualcosa in te e nella tua vita cambierà. E io odio i cambiamenti. Sono stanca di cambiare.

Zayn prende il mio volto tra le sue mani spingendomi ad incrociare i suoi occhi della più profonda e chiara sfumatura di dorato.

«Voglio che tu sappia che io sono innamorato di te, okay? Sempre e comunque», dice. Io annuisco soltanto, con il cuore che quasi pesa per non riuscire a ricambiare i suoi sentimenti.

«Ma ho anche bisogno che tu mi parli, Ariel», continua, e il suo tono non è più deciso, ma vacilla.

«Zayn», inizio, ma lui mi interrompe.

𝐅𝐈𝐗 𝐀 𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓 [𝐇𝐀𝐑𝐑𝐘 𝐒𝐓𝐘𝐋𝐄𝐒 𝐀𝐔]Место, где живут истории. Откройте их для себя