twenty

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[Dancing on my own — Calum Scott]

Non appena il suo sguardo incrocia il mio è come se il tempo si fermasse, come ogni, singola volta. Perchè il suo è uno di quegli sguardi che ti scavano fin dentro l'anima, che non si limitano allo strato superficiale e che potrebbero farti crollare, sgretolare, nel momento in cui poi ti lasciano andare.

La leggera stretta che Zayn esercita intorno alla mia mano si intensifica, lasciando così che il tempo possa riprendere a scorrere.

«Tutto okay?» Mi domanda; sussurra le parole accanto al mio orecchio. Ormai credevo di esserne abituata, di riuscire a sostenere quell'intenso verde dei suoi occhi, la curva delle sue labbra rosee, il modo in cui i suoi capelli sono portati disordinatamente all'indietro. Ma forse mi sbagliavo. Forse non riuscirò mai ad abituarmi a Harry.

«Sì, scusami» rassicuro Zayn con un sorriso e insieme, con la sua mano intrecciata alla mia raggiungiamo Harry e Tara.

«Ci state aspettando da molto?» Gli chiede Zayn mentre fa scorrere un braccio intorno alla mia vita e mi attira a sé. Riesco a sentire lo sguardo di Harry bruciare su di me, ma so che non posso cedere. Non stasera, non davanti a Tara e a Zayn. Andrà bene.

«No, siamo appena arrivati» risponde Tara, sorridente e bellissima come sempre. «Entriamo?»

Zayn sposta il suo braccio, avvolgendolo ora intorno alle mie spalle. «Entriamo.»

Seguiamo Harry e Tara all'interno del locale e prendiamo posto al tavolo per quattro che ci viene indicato da uno dei camerieri, dopo aver dato il nostro nominativo. Sfilo il cappotto aiutata da Zayn, ed è in questo momento che Harry riesce a stabilire un contatto visivo con me. I suoi occhi percorrono interamente il mio corpo ricoperto da un abito viola fino a metà coscia. Lui indossa una camicia nera con dei piccoli puntini bianchi che lascia appena intravedere alcuni dei suoi tatuaggi, come le due rondini sulle clavicole. I soliti pantaloni neri gli fasciano le lunghe gambe aderendo su di esse; lo strappo presente sul ginocchio destro alleggerisce il tono formale conferitogli dall'elegante giacca scura. Prende posto esattamente di fronte a me, insieme a Tara che siede alla sua sinistra, quindi di fronte a Zayn.

«Ti piace il posto, Ariel?» Mi chiede Tara scuotendo i lunghi capelli biondi che le ricadono in larghe onde sul petto e dietro la schiena.

Mi guardo intorno e presto più attenzione al luogo, non avendolo fatto precedentemente date le distrazioni. Devo ammettere che è un bel locale, c'è una bella atmosfera. «Sì, mi piace molto.»

Pochi minuti più tardi lo stesso cameriere che ci ha accolti torna al nostro tavolo prendendo le ordinazioni.

«Sono davvero felice che siamo qui insieme.» È sempre Tara a parlare mentre prende la mano di Harry nella sua, poggiata sul tavolo.

Harry si volta nella sua direzione e si avvicina a lei per darle il veloce bacio sulle labbra che la sua ragazza stava aspettando. Le stesse labbra che hanno sfiorato anche le mie e che aspettavo da così tanto. Quelle labbra che cinque giorni fa non avrei mai più voluto lasciar andare per il modo in cui mi hanno fatto sentire desiderata. Quelle labbra che non potranno più essere mie.

«La settimana prossima Harry suonerà in una clinica, potremmo rivederci tutti lì» propone Tara nello stesso momento in cui ci vengono serviti i nostri ordini. I miei occhi saettano verso Harry quando le parole lasciano la bocca della mia amica. Ha accennato alla clinica, quindi anche lei sa. È la sua ragazza, era ovvio che lo sapesse.

«Non credo che il prossimo fine settimana sarò a Nottingham» dice Zayn voltandosi verso di me.

«Ti fermerai a Londra?» Gli domando ricambiando il suo sguardo.

𝐅𝐈𝐗 𝐀 𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓 [𝐇𝐀𝐑𝐑𝐘 𝐒𝐓𝐘𝐋𝐄𝐒 𝐀𝐔]Where stories live. Discover now