✰ 𝑆𝑡𝑒𝑙𝑙𝑎𝑟𝑒 ✰

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Un raggio di sole mi colpisce in pieno e mi sveglio all’improvviso.
Soltanto dopo qualche secondo apro gli occhi; non è esso a provocare questa reazione, ma bensì una ciocca di capelli scuri che mi sfiora il naso. Ci metto un pò a capire cosa stia succedendo e a ricordare la sera prima, ma quando ci riesco un calore familiare ma allo stesso tempo inaspettato mi riempie il cuore.
Alexandre Chavez si è addormentato accanto a me.
Questo è il primo pensiero che ho quando sollevandomi seduta sul letto lo vedo con il viso grazioso dai lineamenti leggermente femminili seppellito nel cuscino bianco su cui ha la testa appoggiata.

Mi guardo intorno, notando soltanto adesso che è stata proprio sua sorella ad aver scostato la tenda. Grazie alla sua espressione facciale realizzo che ha completamente frainteso la situazione.
<<Artemis>> il suo sguardo rimbalza velocemente da me al ragazzo, e poi di nuovo il contrario <<ti do esattamente dieci secondi per spiegare…tutto questo>>.
<<Io…>> trattengo la risata imbarazzata, perchè mi farà sembrare ancora più bugiarda <<noi…non è come pensi>>.
Lei sembra credermi ancora meno di prima; devo inventarmi qualcosa al più presto, oppure dirle la verità.
Forse dirglielo sarebbe molto più semplice, perché sono sicura che capirebbe. Quando però provo a spiegarmi tutt’altre parole escono dalle mie labbra.
<<Non riuscivo ad addormentarmi sul pavimento, e quindi mi ha proposto di stare qui con lui. Dopotutto siamo due adulti capacissimi di condividere un letto senza imbarazzo, no?>>.

Non è completamente una bugia, ho semplicemente omesso il vero motivo per cui non riuscivo a dormire. Mentire è una delle poche cose in cui faccio veramente pena, quindi non sarebbe servito a nulla comunque.
<<Va bene, farò finta di crederti se entro mezz’ora sarete pronti per andare in spiaggia. Lo dico per il tuo bene, perchè con noi verrà anche Esme>>.
Alla lista infinita di domande si aggiunge anche “chi è Esme, e che ci fa qui?”.
Da come Isabel pronuncia il suo nome con naturalezza però deduco che è qualcuno di presente quotidianamente nelle loro vite, e quindi devo dare la migliore impressione possibile.
<<Alexandre non te ne ha parlato, vero?>> sgrana gli occhi, come se dovessi già sapere qualunque cosa lei sta per dire <<al piano di sopra dormono due nostri amici, Esmeralda Mendes e Tòmas Ribeiro. Tòmas è il mio migliore amico, mentre Esmeralda è la ex ragazza e amica cara di mio fratello>>.

Ci metto qualche secondo a realizzare che non siamo gli unici presenti in questa casa e che a soltanto una scalinata di distanza si trovano due completi sconosciuti che potrebbero tranquillamente fotografarmi o registrarmi in qualsiasi momento. Un tipo di ansia fin troppo familiare mi riempie le vene; la paura di essere esposti pubblicamente. Da quando la fama mi raggiunse questo capita fin troppo spesso, cosa che mi ha portato a sviluppare un sistema di autodifesa; chiudermi in me stessa fino a non interagire quasi con nessuno.
<<Non mi era stato accennato nemmeno dai miei genitori>> sorrido, speranzosa di poter ironizzare sulle mie paure, o almeno coprirle << ma penso che per questa volta eviterò di obbligarli a firmare l’accordo di non divulgazione>>.

Una risata genuina rompe il silenzio, facendo muovere anche il ragazzo accanto a me.
<<Isabel, è ancora presto>> si lagna <<torna a dormire>>.
<<In realtà sono già le sette del mattino, ma fai come vuoi>> alza gli occhi al cielo lei.
Dopo aver scoperto il vero orario con un balzo Alexandre si trova in piedi con gli occhi scuri sgranati, come se avesse appena visto un fantasma.
È forse così preoccupato per l’incontro con questa ragazza?
Dovrei esserlo anch’io?
<<Artemis, dobbiamo veramente sbrigarci>> si gira verso di me poi, probabilmente ancora mezzo addormentato ed ignaro del motivo della mia presenza.
<<Il bagno è mio, quindi ti conviene correre a cambiarti in camera mia>> grida la sorella. Chissà, forse sarà più divertente del previsto vivere per un periodo con questi due fratelli, una più imbranata, confusionaria e allo stesso tempo tenera dell’altro.
A differenza di me e Apollo, loro sono la copia l’uno dell’altra. Tutti e due dotati di una bellezza dolce e di un sorriso furbo. La cosa però più sorprendente è come le loro anime siano affini; i
probabilmente il motivo è che per la maggior parte della sua vita Isabel è stata cresciuta proprio dal fratello. Sono entrambi fin troppo intelligenti, ma allo stesso tempo impacciati. Sarebbero in grado di vincere un torneo di spelling anche ad occhi chiusi ma quando si tratta di chiedere a qualcuno di uscire o anche solo di ritirare il proprio ordine al bancone di un caffè puoi scommettere che esiteranno e si confonderanno persino riguardo il proprio nome.

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⏰ Last updated: Apr 08 ⏰

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