Capitolo 21

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INSTAGRAM DELL'AUTRICE: Lilyredstories❄️

K E L S E Y

5 Ottobre 2018
Eureka

<<Piccola Kelsey, devi cantare per te stessa e non per piacere agli altri.Capito?>>chiese mia madre con un tono gentile e pacato.

Lei era sempre così..tranquilla.A volte mi chiedevo da dove avessi ripreso tutta questa esuberanza, probabilmente da papà.

Lei riusciva sempre a tirarmi su di morale, anche nei momenti peggiori.

E la mia vita era un susseguirsi di momenti peggiori e momenti catastrofici.

Sbuffai e scesi dal piccolo palcoscenico costruito da mio padre, una sorta di piattaforma in legno di noce.Mi portai le braccia al petto, incrociandole e battendo un piede a terra contrariata.

Odiavo la mia vita ma lei rendeva tutto migliore.

<<Però se non piaccio agli altri come faccio a diventare una cantante famosa?>>mi imbronciai e andai a sedermi proprio affianco a lei sul letto della mia cameretta.Le lenzuola erano rosa cipria su di esse giacevano dei piccoli pupazzi di pezza e matite colorate.

<<Non è importante piacere agli altri piccola mia>>sorrise e mi prese il viso tra le mani osservandomi con quei suoi occhi color caramello.

Ogni volta che mi guardava in questo modo sembrava come se riuscisse a capirmi.

<<Io non piaccio a nessuno mamma, mi prendono tutti in giro>>i miei occhi si riempirono di lacrime.

A scuola, in città era un continuo di prese in giro e battutine sulla mia famiglia.

"Arriva la figlia della cantante"

Io ero fiera, camminavo a testa alta fregandomi dei giudizi altrui ma in cuor mio soffrivo.Il mio cuore era rotto e mi domandai se..qualcuno lo avrebbe mai aggiustato?

<<Non piangere Kelsey, prima o poi qualcuno ti apprezzerà per quello che sei>>mi poggió una mano sulla spalla per rincuorarmi e inclinó la testa da un lato osservandomi con un viso colmo di dolcezza.

Lei era così: spontanea, altruista, gentile.

<<E quando arriverà questo qualcuno?>>domandai speranzosa con gli occhi che mi brillavano sotto la luce gioca del lampadario appeso al soffitto.

<<Quando meno te lo aspetti>>sussurró scherzosa e mi tiró una leggera gomitata sulla spalla che mi fece ridere soltanto per un'istante.

Quando meno te lo aspetti, cosa significava?

Sarebbe arrivato presto o tra trent'anni?

<<Dovrò aspettare molto?>>chiesi mentre una lacrima, senza volerlo, mi svicolò lungo la guancia cadendo dritta sui miei pantaloni.

Lei riusciva a darmi sempre speranza.

Come una luce abbagliante alla fine di un tunnel.

Be UnstoppableWhere stories live. Discover now