1. ombrello giallo

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All'interno del locale erano tutti ben vestiti, chi con delle stampe stravaganti, chi con un look semplice ma efficace, ed erano tutti estremamente impegnati ad appuntarsi le ultime correzioni prima della serata di apertura del giorno successivo.
I camerieri vestiti di tutto punto si stavano aggirando fra i vari tavoli rotondi per servire le prelibate pietanze che, quella sera, la cucina offriva ai Big in gara al festival della canzone italiana. Il primo, delle tagliatelle al pesto, era appena stato servito quando il capo sala intimò a tutti i presenti di uscire, fuori dal locale, a causa di un emergenza avvenuta all'interno del prestigioso ristorante sanremese.
Marta raccolse i vari fascicoli, che stava precedentemente discutendo con il team di sua sorella, infilò nella borsa tutti i loro averi sparsi sopra alla tovaglia color crema e si infilò il cappotto. Insieme a sua sorella ed al team che lavorava per la ragazza si mise in fila aspettando il loro turno per uscire. Marta insieme a sua sorella notò che fuori la pioggia inondava le strade di Sanremo, per loro senza ombrelli a ripararle era impossibile uscire senza inzupparsi completamente.
Angelina si allontanò dalla sorella, mentre lei era distratta, trovando riparo sotto qualche piccolo portico insieme alla maggior parte del suo team, lasciando Marta da sola sulla soglia del ristorante.
La stylist si guardò intorno notando che tutti gli artisti presenti, con i loro team annessi, avevano già trovato riparo il più lontano possibile dall'entrata della struttura. Gli ombrelli offerti dal ristorante erano finiti e nessuno parve aver posto per la ragazza sotto il proprio. Marta allora cercò di portarsi il cappotto di pelle fin sopra la testa così da poter uscire e liberare il passaggio, dato che sarebbe dovuta arrivare una pattuglia di poliziotti di lì a poco, e in modo tale che tutti si voltassero verso qualche altro punto dato che in quel momento tutti stavano guardando lei.

Marta scese qualche scalino uscendo dalla piccola entrate del ristorante immaginando di venir investita dalla pioggia, che quella sera scendeva più voracemente del solito, ma così non fu. Gli occhi di Marta, prima rivolti verso la punta dei suoi stivaletti neri, si spostarono verso ciò che aveva sopra la testa che la riparava, ovvero un grande ombrello giallo sorretto da un ragazzo che le offrì una mano per spostarsi dall'entrata, sviando in un angolo più appartato sopra il ciglio del marciapiede. 
Il ragazzo, del quale ancora non sapeva il nome, si assicurò di ripararla al meglio sorridendo per poi fare un cenno con la mano ad un gruppo di ragazzi poco distanti da loro, probabilmente suoi amici, che gli alzarono un pollice in su, In quel momento Marta si rese conto di aver perso di vista sua sorella Angelina in mezzo al caos di celebrità, ma prima che riuscisse a scrivere un messaggio alla sorella i suoi occhi vennero catturati dall'aspetto poco conforme agli altri del ragazzo, il quale non parve voler parlare ma a Marta quel silenzio non dispiacque. 
Il ragazzo era snello e slanciato, i capelli non erano completamente rasati ma quei tre/quattro centimetri erano tinti di un leggero color lavanda, due occhi scuri erano nascosti da due lenti trasparenti. Lo stile e i capi scelti dalla costumista del ragazzo piacquero molto a Marta, anche se semplici pensava che rispecchiassero bene l'anima che ancora non conosceva. Sotto al cappotto di pelle del ragazzo poté intravedere una camicia decorata con qualche pizzo bianca e sotto da essa portava un paio di baggy jeans che gli coprivano interamente le gambe.

I due rimasero in silenzio per tutto il tempo successivo, aspettando notizie dall'interno del ristorante. Una volta che i poliziotti furono usciti dal locale annullando lo stato di emergenza il ragazzo si incamminò verso il suo gruppo, anche se Marta non accennava a muoversi, avrebbe dovuto trovarsi con sua sorella in quel momento ed invece era sotto ad un ombrello giallo con un completo sconosciuto.
Se le lenti a contatto che portava non la tradivano, le parve di intravedere in lontananza la pelliccia di Angelina accompagnata dai suoi pantaloni con stampa stravagante, che Marta aveva scelto con accuratezza per il green carpet di quella sera, era appoggiata ad un lampione insieme al suo team e sembrava alla ricerca della sorella.
<<Ti volevo ringraziare, se non fosse stato per te sarei completamente fradicia.>> Parlò per prima Marta mentre il ragazzo, che non sembrava voler accennare parole, si fermava lasciando il suo gruppo di amici confuso pochi passi più in là. 
<<Tienilo tu, i miei amici ne hanno a sufficienza per tutti.>> Il ragazzo le allungò l'ombrello in modo che lei lo afferrasse. Marta afferrò la canna fredda tra le sue dita calde, lasciando che le sue potessero sfiorarsi con quelle del ragazzo al quale era riconoscente, lei e sua sorella si erano completamente dimenticate di portare due ombrelli a Sanremo.
<<Grazie mille->> Le parole morirono in gola alla ragazza che ancora non sapeva minimamente chi aveva davanti, dato che lei e il ragazzo non si erano ancora presentati formalmente. Lui annuì leggermente accennando un mezzo sorriso, a causa della reazione impacciata di lei.
<<Dario.>> Si limitò a dire lui rivelandole il suo nome, in modo che lei potesse ringraziarlo come voleva e così Marta fece, lo ringraziò iniziando ad accompagnarlo dai suoi amici impazienti di rientrare. Arrivarono a pochi passi dal gruppo del ragazzo, nessuno dei due voleva presentare o presentarsi ai ragazzi quindi di comune accordo, seppur silenzioso, si fermarono.

Marta sorrise non sapendo bene cosa dire o fare in presenza di così tante persone a lei estranee.
<<Io invece a chi devo dire grazie?>> Le chiese Dario accennando un mezzo sorriso, curioso di sapere il nome della giovane ragazza con la quale aveva passato metà della sua serata. Marta rimase confusa dalla domanda del ragazzo, perché mai lui avrebbe dovuto chiedere grazie a lei che invece lo stava solamente importunando? Non trovò una risposta a questa domanda, ma in quel momento non sembrò importarle più di tanto.
<<Marta.>> Sorrise lei aspettando che lui dicesse qualcosa, intimorita dagli sguardi indagatori e accusatori degli amici del ragazzo, che dietro di lui la scrutavano alla ricerca di qualcosa che neanche lei capiva. Dario sorrise accarezzandole il braccio per poi salutarla girandosi verso il suo gruppo, Marta in quel momento non seppe bene cosa fare ma dopo qualche secondo si voltò verso sua sorella che allungava le braccia per farsi vedere dalla giovane stylist, che iniziò a correre verso il suo team non rendendosi conto dei sei ragazzi che continuavano ad osservarla da lontano.

space for me 

finalmente i bnkr44 stanno ricevendo l'attenzione che meritano, 
quindi quale miglior momento se non questo per far uscire la storia su uno dei componenti?
Diciamo che sono fuori dal mio solito mondo chiamato "Amici" 
ma il mio amore per questo collettivo è sproporzionato quindi eccoci qua.
Non siate lettori silenziosi, vi prego, detto questo baci baci.
sofi<3




GRAN FINALE// Erin bnkr44Where stories live. Discover now