Io l'ho capito chi sei, che non ti piace spogliarti
Che vuoi gridare ai concerti e vuoi uscire di casa per non tornarci
E l'ho capito chi sei, troppo sveglia per sognare
E quando penso che sei mia, mia, mia
Quando penso che sei mia, mia, mia, che gr...
La terza serata si era conclusa nel migliore dei modi, "La Noia" di Angelina si era conquistata il primo posto rendendo estremamente orgogliosa l'intera famiglia che ogni sera la guardava dal loro divano a Milano. Marta d'altro canto per quella giornata si era occupata completamente di sua sorella e di tutte le campagne promozionali che avrebbe dovuto rifinire per l'imminente annuncio del tour nei palazzetti di tutt'Italia. Quel giovedì non era riuscita a vedere nessuno dei ragazzi del collettivo, Dario le aveva scritto molto spesso durante quella giornata aggiornandola su ogni loro spostamento e intervista, mentre Ginevra aveva aggiunto la stylist e la cantante ad un gruppo Instagram così da rimanere in contatto anche una volta finito il Festival di Sanremo. Tornò tardissimo quella sera in hotel, accompagnata da Gianmarco che non le avrebbe mai fatto prendere un taxi da sola a quella tarda ora, Angelina era rimasta a festeggiare insieme ad altri Big di Sanremo mentre lei non vedeva l'ora di toccare il materasso confortevole del suo letto.
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Non vieni all'after-party stasera? 03:00
No sono stanchissima Darietto, dovrai aspettare domani per vedermi 03:00
Hai cenato, almeno stasera? So che sei stressata e ciò comporta un tuo saltare i pasti 03:00
Non sono riuscita a cenare con gli altri, Angelina era ad una cena promozionale con il team ed io sono rimasta in hotel a finire di firmare le ultime scartoffie 03:02
Fra dieci minuti vieni ad aprirmi il portone dell'hotel? 03:02
Darietto che vuoi fare? 03:03
Non ti preoccupare papavero, tu devi solo venirmi ad aprire 03:03 visualizzato.
Quella sera Marta scese le scale in marmo dell'hotel in pigiama, struccata, con i capelli legati sopra la nuca e munita dei suoi occhiali da vista che solitamente preferiva non indossare trovandosi meglio con le lenti a contatto. Fuori dalla porta vetrata dell'hotel, precedentemente chiusa con l'allarme, vi era Dario accompagnato da Marco, Duccio e Ginevra. I quattro le sorrisero mostrandole delle buste in cartone, lei cercò di rivolgere a tutti un sorriso ma la sua espressione assonnava la tradiva. <<Buona sera raggio di sole!>> La salutò Marco lasciandole un piccolo bacio sulla guancia, Marta ricambiò il gesto indicando l'enorme sala da pranzo a tutti, così che vi potessero posare le buste. "Raggio di sole" era il nomignolo che la sera precedente, da ubriaco, Marco aveva affibbiato alla stylist a causa dei suoi capelli biondi, a Marta non dispiaceva, infondo le ricordava il padre. I tre amici del ragazzo dai capelli violetti lasciarono soli i due, Dario percepì la stanchezza nel corpo della ragazza così la prese tra le sue braccia stringendola contro il suo corpo, Marta si lasciò cullare dal dolce tocco del ragazzo poggiando il suo volto nell'incavo del collo del cantante ispirando il suo delicato profumo alla lavanda rimanendo lì per qualche secondo. <<Te l'ho già detto che sei sempre bella.>> Sussurrò lui sentendo il sorriso della ragazza premere sulla pelle sensibile del suo collo. Pochi secondi dopo i due sciolsero l'abbraccio raggiungendo gli altri per "cenare" tutti insieme, Marta propose ai quattro di rimanere lì per la notte non volendo farli tornare in hotel da soli ma Duccio la tranquillizzò assicurandole che sarebbero passati Pietro, Andrea e Jacopo con il loro van nero a recuperarli.
