Chapter 8: The Ballad Of Mona Lisa

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"Oh cazzo!".
Una voce accanto a me mi spinge ad aprire gli occhi, le palpebre ancora pesanti per il sonno, quando scorgo un secondo di biondo.
Biondo?
Poi, all'improvviso, ricordo.
"Luke?" Domando con la voce ancora impastata di sonno, alzandomi a sedere, mentre osservo l'uomo sistemarsi una cravatta al collo.
"Mi dispiace essere rimasto qui Michael, Dio, scusa, ho bevuto troppo" esclama a voce troppo alta, facendomi strizzare gli occhi.
"Tu... Tu ricordi cosa è successo?" Chiedo, sistemandomi la maglietta che di solito uso come pigiama, quando lo vedo annuire.
"Sí, non molto, ma qualcosa ricordo. Soprattutto ricordo quanta tequila abbiamo ingerito" spiega, aggiustandosi una giacca elegante sulle spalle, avvicinandosi un secondo a me con un sorriso.
"Devo andare. Cecilia e Lorelai saranno in pensiero per me" sospira, ed io annuisco quando sento le sue dita sulla mia guancia.
"Hai il segno del cuscino".
"E tu i capelli schiacciati" ribatto, facendolo scoppiare a ridere prima che con un cenno della mano esca a grandi falcati dalla stanza, e dopo pochi secondi sento la porta sbattere.
Sospiro, rigettandomi sul letto a stella marina, portandomi poi le mani sul viso, cercando di cancellare il sonno, quando il mio sguardo cattura qualcosa di nuovo.
"Oh mio Dio" mormoro tra me e me, osservando l'inchiostro sul polso scoperto da bracciali, prima di passare lo sguardo su quello invece coperto.
Non ci posso credere.
Un tatuaggio identico a quello sul polso sinistro è comparso sul polso destro, sprezzante e scritto con una calligrafia rapida, e mi sento quasi sull'orlo delle lacrime.
Ho solo toccato la mano di Luke e...
Oh.
Oh no.
Oh porca miseria.
La ragazza di ieri sera.
Quella che mi ha afferrato per il polso facendo scivolare poi la sua mano nella mia.
Comincio a sudare, sentendo dei brividi scuotere il mio corpo, mentre alcune lacrime minacciano di lasciare i miei occhi.
No, no, no.
Velocemente afferro il cellulare, componendo in fretta e furia il suo numero, e non appena risponde con la voce ancora impastata di sonno, una preghiera lascia le mie labbra.
"Ho bisogno di te, Cal".

Holy || Muke Clemmings Donde viven las historias. Descúbrelo ahora