Capitolo 14

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ALEXIA

Zio domenico ha deciso di tenermi in ospedale sotto la sua supervisione, per non parlare di mio padre che ogni cinque minuti manda qualcuno a controllarmi e mia madre che non fa altro che starmi accanto.

"Mamma sto bene. Voglio solo vedere Sam"

"Prima tuo zio verrà a controllarti la mano e poi ti porterò io da Sam."

Sbuffo e vedo entrare mio zio,seguito credo da una specializzanda.
Mia madre va via raccomandandomi di stare tranquilla.

"Allora principessa me la fai vedere questa mano"

Gli porgo la mano e mi toglie la benda, ma quando la toglie vedo che è ridotta proprio male, sembra un pallone che sta per scoppiare.

"Questa va operata ho aspettato qualche giorno ma non vedo miglioramenti. Stringi lentamente la mia mano vediamo se riesci"

Lo faccio ma fa male, e non stringo la sua mano.

"Lo sospettavo Alexia. Domani mattina ti opero. Tra un po' ti mando l'anestesista"

"Aspetta zio"

"Dimmi"

"Ma poi sarà di nuovo normale vero?"

"Certo tesoro farai un po' di riabilitazione ma alla fine andrà tutto bene"

"Zio io suono il pianoforte, vado a cavallo lo sai. Non posso perdere l'uso della mano. Voglio studiare medicina diventare medico, lo sai no"

"Ehi ehi calmati, ti ho detto che andrà tutto bene. Fidati di me eh?"

"Me lo prometti che tornerà come prima?"

"Te lo prometto, ora pranza che questa sera non mangerai nulla per domani mattina. Alle otto domani sarò da te. Sei la prima"

Dopo un po' vedo arrivare mio padre.

"Alexia"

"Cosa vuoi?"

"Non devi avere paura zio è il migliore su questi interventi"

"Si come no. Non hai visto la mia mano in che condizioni è ridotta. Ah e perché dall'incidente non mi permette di vedere Sam, sono passati cinque giorni e io ancora non sono andata da lui a dirlo grazie.Perché ?"

"Oggi lo vedrai e finiscila di comportarti da bambina viziata. Mi stai stufando Alexia"

"Tu non sai nulla. Nulla, non sai papa"

"Cosa diavolo dovrei sapere?"

Non faccio in tempo a rispondere che vedo entrare nella mia stanza Sebastian e Kathryn.
Ora mi hanno stufato!
Non voglio vedere nessuno ma ancora non l'hanno capito, e da giorni che vado dicendo di non far entrare nessuno nella mia stanza.
Inizio ad urlare

"Andatevene tutti. Andatevene"

Inizio ad agitarmi e mio padre porta fuori Sebastian e la sua ragazza, ma ecco che lui rientra.
Si avvicina con una faccia che non promette nulla di buono, mi alza il viso con le mani e mi stringe il mento.
"Che diavolo ti prende eh? La vuoi finire di comportarti così? Che diavolo succede?"

Ed io scoppio, involontariamente scoppio in un pianto liberatorio e singhiozzando guardo mio padre
"Sono innamorata di Sebastian papà"

Mio padre mi lascia di scatto, e come scottato da questo parole si allontana da me.
"Cazzo"

Sorrido amaramente "lo puoi dire bene papà"

Riapre i suoi occhi e mi sorride dolcemente.
"Tesoro è lui il problema dei tuoi cambi di umore? La tua rabbia?"

"Si"

Ti amo...ma non posso 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora