Capitolo 22

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ALEXIA

"Papà devo dirti una cosa"
"Dimmi amore"
"Ehm io e Sam ci siamo..."
Vedo mio padre ridere "state insieme per caso?"
Mi getto tra le sue braccia e lo abbraccio"come hai fatto a capirlo?"
"Lo immaginavo da giorni non fate altro che stare insieme. Sono contento per te amore mio"
"Ehm devo chiederti un altra cosa papà"
"Dimmi"
"Ehm mi ha proposto di partire insieme una settimana a Parigi. Lo so che tu e la mamma non volete che parto da sola ma..."
"Ci puoi andare Alexia. Andremo da John e se lui ti da l'ok puoi andarci"
"Grazie grazie. Ma..."
"Devi chiedermi un'altra cosa?"
"Ehm si, è una cosa un po' intima"
"Mi puoi dire tutto no?"
"Riguarda il tuo lavoro papà"
"Forse ho capito, Ale vuoi la pillola?"
"Oh mio Dio che imbarazzo papà"
"Tesoro lo so che...."
"No no papà basta per favore non dire nient'altro"
Mi abbraccia forte e ride "Dai non ti imbarazzare"
"Me le prescrivi?"
"Si vieni, le ho in casa già"
Andiamo nel suo studio in casa e mi passa una scatola di pillole anticoncezionali.
"Una al giorno alla stessa ora ogni giorno, appuntati la sveglia, per ricordarti"
"Grazie papà"
"Hai quasi diciott'anni devo arrendermi all'evidenzia che sei diventata una donna"
"Sarò sempre la tua bambina"
"Ti voglio bene amore mio"

Ritorno con la mente al presente e guardo l'assettica stanza d' ospedale in cui mi trovo da una settimana.
Siamo già a settembre, a quest'ora dovevo essere a scuola invece sono qui in ospedale.
Il mio cuore ha cominciato a giocare.
Ammetto che mi ha permesso di passare delle stupende vacanze estive, ma da una settimana le mie condizioni sono peggiorate, per non dire che mi trovo ad un bivio o trovano un cuore o muoio.
Entra mio padre con Sam.

Sorrido ai due "i due uomini della mia vita"
Sam si avvicina e mi bacia dolcemente.

"Ragazzi ci sono io. Ho accettato la vostra unione ma per favore contenetevi"

Guardiamo mio padre e scoppiamo a ridere

"Che notizie mi porti papà?"

"Sei salita nella lista amore ma devi ancora pazientare"

Annuisco e mi stringo a Sam
"John mi ha spiegato tutto ma se..."

"Alexia ci penso io, tu non affaticarti e stai il più tranquilla possibile. Devi aspettare se le condizioni peggiorano salirai, ma non devi peggiorare o per il trapianto sarà tardi"

"Ok ok voglio vivere. Farò la brava"

"Non ti voglio vedere gironzolare per la clinica. Sopratutto non voglio vederti in pediatria..."

"Come?"

"Me lo hanno detto, da oggi a letto anche perché ti verrà collegata una macchina che ti aiuterà"

"D'accordo"

Mio padre va via e Sam resta con me.
"Hai paura Alexia?"

"Un po"

"Non giocarmi brutti scherzi promettimelo"

"Te lo prometto"

"Ti amo Ale"

"Anch'io ti amo Sam"

GABRIEL

Sono nel mio studio della clinica incollato al telefono sperando di riuscire a far arrivare un cuore per la mia bambina.

Sento bussare "posso entrare?"

"Entra Sam"

Entra e gli faccio un cenno di accomodarsi

Ti amo...ma non posso 3Where stories live. Discover now