28.02

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Era la mia abitudine
Il suo messaggio la mattina,  quello alla sera , quando non collassava sulla nostra chat . Il messaggio quando tornava da ballare e mi raccontava come era andata , quando gli raccontavo che avevo finito allenamento .. Ero abituata a sentirmi dire " mi manchi" ma mai " ti vengo a prendere " . Mi ero abituata ai suoi complimenti quando gli inviavo le mie foto , e mi ero abituata ai miei sorrisi involontari per qualsiasi cosa in cui c'entrasse lui . Ero abituata ad essere legata a lui , a ciò che faceva , in qualsiasi modo . Come quando pronunciavano il suo nome ed io , involontariamente mi giravo . Come se fosse un richiamo , come se non volessi che si sentisse quello che era mio . Ero abituata a quel bacio prima che partisse il treno , alle corse sui binari e agli sguardi di sfuggita , come per ricordarmi che si , tu mi volevi come il tuo ultimo ricordo . In effetti quel giorno non mi hai guardato , mi avevi dato il tuo ultimo bacio , che era ogni volta più bello , ed eri scappato verso il treno , ed io ti guardavo sperando che il mio sguardo potesse farti voltare , ma te no, te hai tirato dritto e forse non avevi proprio il coraggio di classificarmi come il tuo ultimo ricordo . Ero abituata a vivere la mia felicità con te , ed è forse proprio questo il problema , che io mi ero abituata , ma tu ci avevi fatto l'abitudine . E comunque , quando pronunciano il tuo nome , mi giro ancora .

Pezzi di meWhere stories live. Discover now